Che cos'è l'intavolatura

In questa nuova lezione di teoria spieghiamo in cosa consiste l’intavolatura, il sistema di notazione utilizzato per strumenti a corde e tasti.

intavolatura musica

Il termine intavolatura individua il sistema di notazione per strumenti a corde e a tastiera (organo, liuto, cembali e strumenti simili), adottato in Europa nel ‘500 e nel ‘600 con cui si solevano trascrivere (intavolare), ad uso di uno solo, composizioni destinate in origine a più esecutori. Si ebbero vari tipi di intavolatura a seconda dell’epoca e del paese e a seconda che lo strumento fosse a tastiera (intavolatura detta d’organo) o a corde (intavolatura detta di liuto).

Nelle intavolature d’organo le singole voci di una composizione polifonica venivano scritte parallelamente, una sotta l’altra, ora mediante note su due righi musicali per la mano destra e la mano sinistra,  in modo analogo alla moderna scrittura per pianoforte (Italia, Francia, Inghilterra), ora per mezzo di semplici numeri, corrispondenti a determinati suoni (Spagna), ora mediante note su rigo musicale per la voce superiore, e semplici lettere dell’alfabeto per le voci sottostanti, o addirittura (dopo il 1570) mediante solo lettere alfabetiche per tutte le voci (intavolatura d’organo tedesca). Per le intavolature di liuto, in Italia, Spagna e Francia si adotto un sistema di linee parallele orizzontali, ciascuna rappresentante una corda, , sopra le quali venivano segnati i gradi progressivamente più acuti a partire da quello della corda senza applicazione di dito (corda vuota): in Italia e Spagna con le serie successive dei numeri (o, corda vuota, 1, 2, 3, ecc.); in Francia, mediante al serie ordinata dalle lettere alfabetiche (a corrispondente a corda vuota, b, c, d, corrispondenti ai gradi superiori).

Più complicata di tutte, la intavolatura di liuto tedesca prescindeva dalla indicazione della raffigurazione delle corde, valendosi di una quantità di segni particolari, fra lettere, numeri e altri simboli, ciascuna indicante una determinata nota dello strumento.

In tutte le intavolature le indicazioni di altezza erano accompagnate da quelle dei volari ritmici, ora rappresentate da normali segni musicali, ora da segni speciali.

 

Intavolatura italiana di liuto (Franciscus Bussinensis: “Tenori e contrabassi intavulati col soprano in canto figurato per cantar e suonar col lauto”, Milano, Petrucci, 1511):

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Intavolatura tedesca di liuto (H. Judenkunig: “Ain shone kunstiliche Underweisung”, Vienna, 1523):

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Intavolatura tedesca per organo (B. Schmid: “Tabulatur Buch von allerhand… Paeludiis, Toccaten, Motteten, Canzonetten, Madrigalien und Fugen”, Strasburgo, 1607):

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Intavolatura spagnola (A. de Cabezòn: “Obras de mùsica para tecla, arpa e vihuela”, Madrid, 1578):

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