Ricorre oggi l’anniversario della morte di Elvis Presley, colui che per primo ha introdotto nella musica leggera bianca i modi ritmici e i contorsionismi del rhythm and blues propri della cultura nera fondendoli con una vocalità di matrice country, un mix che ha lasciato un segno profondo nella cultura pop del Novecento. Elvis Presley rappresenta la prima vera popstar della storia, il punto di origine da cui prende avvio il genere musicale che più di tutti ha raccontato la cultura contemporanea: il rock. Ne ripercorriamo la carriera attraverso cinque successi che sono diventato dei classici senza tempo.
Scritta da Tommy Durden e Mae Boren Axton, Heartbreak Hotel rappresenta uno dei primi successi di Presley. La canzone, pubblicata il 27 gennaio del 1956, prende spunto da un fatto di cronaca che raccontava il suicidio di un ragazzo che sentendosi solo e abbandonato si lasciò cadere dalla finestra di un hotel. Inciso per l’etichetta la RCA Records fece il suo debutto in classifica entrando alla posizione numero 68 della classifica "pop" e alla posizione numero 9 della classifica "country". In meno di due mesi raggiunse la vetta di entrambe le classifiche. Inoltre si posizionò anche alla posizione numero 5 nella classifica R&B.
Love Me Tender è sicuramente la ballata più celebre del grande interprete statunitense. La melodia della canzone deriva da un adattamento del brano tradizionale Aura Lee (o Aura Lea), una ballata sentimentale dell’epoca della Guerra di Secessione scritta da George R. Poulton e W.W. Fosdick. Aura Lee era stata pubblicata nel 1861 ed era diventata in seguito molto popolare. Eseguita per la prima volta nel 1956 all’Ed Sullivan Show divenne un successo di vendite prima ancora dell’uscita ottenendo un disco d’oro.
Jailhouse Rock è un brano musicale composto da Jerry Leiber e Mike Stoller, portato al successo da Elvis Presley nel 1957. Tuttora molto popolare è una delle canzoni più famose interpretate dal re del rock, è stata inclusa al 67º posto della lista delle 500 migliori canzoni di ogni tempo compilata dalla rivista Rolling Stone.
Suspicious Minds fu scritta nel 1968 da Mark James (alias Francis Zambon) e registrata da Presley nel 1969. Su una musica modellata sul sound tipico degli anni Sessanta il testo racconta di una storia d’amore tormentata dai sospetti. Il singolo è l'ultimo della strepitoso carriera di Elvis Presley ad aver raggiunto la prima posizione negli Stati Uniti, una sorta di canto del cigno per una parabola discendente che inizia negli anni Settanta.
Way Down è l’ultimo singolo inciso da Elvis Presley prima della morte avvenuta il 16 agosto del 1977. E lo inseriamo in questo elenco per il suo valore di ultima testimonianza artistica di questo straordinario interprete che come pochi ha segnato il corso della musica pop contemporanea. Nella canzone c'è la partecipazione della leggenda del Gospel J.D. Sumner che canta le parole "Way on down" alla fine di ogni ritornello, raggiungendo il Do situato tre ottave sotto il Do centrale. Secondo il Guinness dei primati la sua fu la nota più bassa mai registrata prodotta da voce umana.