È un giovane musicista romano il chitarrista più veloce della storia secondo la prestigiosa rivista Rolling Stones. Utilizzando la tecnica dello sweep picking, è in grado di suonare ben 129 note al secondo.
Talento, bravura, qualità, carisma: sono questi alcuni degli elementi che consentono ad un chitarrista di distinguersi ed emergere dalla massa dei tanti bravi musicisti, diventando uno degli assi con il suo strumento. In una performance chitarristica una delle capacità più visibili e che da sempre ha affascinato il pubblico è senza dubbio la velocità. Parlando dei chitarristi più veloci si potrebbero fare tanti nomi prestigiosi, da Steve Vai ad Eddie Van Halen, da Les Paul a Joe Satriani, grandi musicisti che hanno scritto la storia di questo strumento. Ad aggiornare l’elenco dei chitarristi più veloci della storia ci ha pensato un giovane chitarrista italiano di appena 23 anni, Davide Lo Surdo, che è stato riconosciuto come il chitarrista più veloce della storia dalla prestigiosa rivista Rolling Stone, grazie alla sua capacità di suonare 129 note al secondo.
Ispirato da Michael Angelo Batio, il suo stile è lo shredding, uno stile virtuosistico da chitarrista solista, basato su varie tecniche avanzate e complesse, in particolare passaggi e fraseggi di alto livello di difficoltà, tecnica e velocità. In particolare, Davide, per raggiungere il ragguardevole primato delle 129 note al secondo, utilizza la tecnica dello sweep picking, eseguendo una sequenza di cinque arpeggi sulle prime tre corde della chitarra.
Anche la rivista messicana GuitarraMX ha avuto modo di apprezzare le gradi doti di esecuzione del giovane musicista italiano. In occasione del tour latino-americano di Lo Surdo, questa rivista gli ha dedicato la copertina del numero di luglio 2021 e conferito anche il titolo di chitarrista più veloce della storia. Su invito di Rolling Stone, nel novembre dello stesso anno, Lo Surdo si è esibito come ospite speciale al concerto celebrativo del quindicesimo anniversario della rivista, presso l’arena Sambódromo do Anhembi di San Paolo, in Brasile davanti a 15.000 persone ed è stato intervistato negli studi di Rolling Stone Magazine. La sua velocità con la chitarra gli ha anche permesso di vincere il Sanremo Music Awards all’Hilton Hotel di Venezia.
Sebbene giovanissimo, Lo Surdo ha avuto la possibilità di essere presente sui palchi di tutto il mondo con concerti in Bolivia, India, Messico, Brasile, Stati Uniti (a Hollywood, nel locale Whisky a go go, e al Namm show 2019 a Los Angeles), Germania, Svizzera, Londra, Regno Unito e Italia. Numerose e di prestigio anche le collaborazioni con artisti come Jeff Loomis, Steve Vai, Mike Stern, Angel Vivaldi, Joel Hoekstra, Doogie White, Mark Boals, Edu Falaschi, Neil Zaza. Ricopre anche il ruolo di testimonial e global artist per diversi brand del settore, come Boss Pedals, Victory amps, Echo Fix, Buso audio.
La sua discografia ha al suo attivo la pubblicazione dell’album Destiny (Sanremo Music Awards Compilation) (2020), e dei singoli Resilience (2022), e Full Emersion (2022).