In questa lezione introduciamo in maniera essenziale e sintetica il concetto di plettrata continua, a partire da una comparazione con le regole base della più nota e utilizzata plettrata alternata.
Siamo tutti ben consapevoli dell’importanza della mano sinistra per la realizzazione di una buona esecuzione alla chitarra, meno immediata è la considerazione della mano destra, che, invece, può essere considerata, per certi versi, il vero motore dell’esecuzione chitarristica: essa determina l’attacco, il suono, il timbro. Proprio in virtù si questa minore considerazione, non è raro che proprio la mano destra sia quella che causa maggiori problemi ai chitarristi, soprattutto nel momento in cui non si possiede un modo preciso di plettrare, ovvero si è indecisi sulla pennata da utilizzare.
Vi sono diversi sistemi di plettrata che si possono utilizzare, il più comune dei quali è rappresentato dalla plettrata alternata, ma esiste anche un tipo di plettrata chiamata consecutiva. Vediamo velocemente le differenze tra queste due tipologie.
Per realizzare la plettrata alternata bisogna attenersi ad alcune regole essenziali che sono:
quando si devono eseguire più note sulla stessa corda bisogna alternare le plettrate verso il basso e verso l’alto;
quando si deve cambiare corda la pennata che bisogne eseguire sulla corda di destinazione deve essere in direzione opposta all’ultima pennata eseguita.
Per dirla in termini pratici, la mano alterna continuamente pennate verso il basso e verso l’alto.
Per realizzare la plettrata continuata bisogna attenersi, invece, alle seguenti regole essenziali che sono:
quando si devono eseguire più note sulla stessa corda bisogna alternare le plettrate verso il basso e verso l’alto (proprio come nel caso della plettrata alternata);
quando si deve cambiare corda la pennata deve essere nella direzione in cui ci si sposta.
Traducendo in termini pratici quanto appena detto, possiamo dire che, se si sta suonando sulla sesta corda e bisogna spostarsi sulla quinta, (che si trova fisicamente collocata sotto la sesta, e quindi verso il basso) la pennata che bisogna dare sulla quinta corda sarà verso il basso. Al contrario, se si sta suonando sulla quinta corda e ci si deve spostare sulla sesta (che si trova fisicamente collocata sopra la quinta corda, e quindi verso l’alto) la plettrata che bisogna darà è verso l’alto. In modo semplice si può ribadire che al cambio di corda la pennata che si deve dare sarà sempre nella direzione in cui ci si sta spostando.
Questa modalità di esecuzione rende molto più fluido e agile il movimento della mano che può spostarsi pennando nella direzione dello spostamento.
Se non si è mai utilizzata questa seconda modalità di esecuzione della pennata, bisogna aver pazienza e non scoraggiarsi, poiché è del tutto normale che in una prima fase non venga naturale realizzarla, soprattutto per chi ha injziato a suonare con la plettrata alternata. Sempre per chi muove i primi passi con questo secondo sistema, un altro consiglio è di non inserirlo subito nel proprio modo di suonare, ma dedicare ad esso alcuni esercizi e inserirlo gradualmente.