Lo studio della chitarra, come di qualsiasi altro strumento, richiede tempo, costanza e pazienza, ma anche organizzazione e un metodo di studio. In questa lezione vi proponiamo una routine di studio che permette di ottimizzare al meglio il tempo di studio che permette di avere risultati soddisfacenti, in soli 32 minuti al giorno.
Se si vuole crescere e studiare con profitto la chitarra, come un qualsiasi altro strumento, bisogna partire da tre cardini irrinunciabili: tempo, costanza e pazienza. È con l’allenamento, infatti, che si migliora, elemento questo che deve poi essere condito con tanta pazienza, motore principale della costanza, appunto. Bisogna riuscire a riservarsi del tempo da dedicare allo studio quotidianamente, anche perché studiare sei ore un giorno e fermarsi nei sette successivi è poco produttivo. Esistono dei meccanismi, anche muscolari, che possono essere opportunamente acquisititi solo attraverso un esercizio ripetuto, prima di poter essere inseriti nel proprio playing. Soprattutto nel caso, che è poi quasi la regola, che lo studio musicale non sia l’unica attività cui ci si dedica è importante ottimizzare il proprio tempo da dedicare allo strumento. Detto altrimenti, è necessario acquisire un metodo e organizzare al meglio le proprie sessioni di studio alla chitarra, anche perché, se ben condotte, possono essere svolte in tempi piuttosto contenuti: bastano 32 minuti.
Cronometro alla mano, ecco come organizzare il proprio studio:
Riscaldamento: 2 minuti. La preparazione dei muscoli delle dita e del corpo ali esercizi che si andranno ad eseguire è un aspetto fondamentale, che non va mai trascurato. Dedicarsi ad un po’ di stretching e a qualche massaggio sulle dita di entrambe le mani è una pratica che aiuta a sciogliere le tensioni muscolari che si vengono a creare e ad affrontare meglio il carico muscolare che l’esercizio allo strumento comporta
Tecnica: 10 minuti. Si può iniziare con delle diteggiature semplici, procedendo molto lentamente. Soprattutto in una fase iniziale ci si può far aiutare dall’utilizzo di un metronomo. Si può partire con una velocità di 65bpm per poi aumentare progressivamente nel corso della settimana.
Scale e accordi per chitarra: 10 minuti. Più volte abbiamo sottolineato l’importanza delle scale e degli accordi, che rappresentano la base dell’accompagnamento e dell’improvvisazione. È fondamentale memorizzare le diteggiature delle scale principali. Per riuscire ad esercitarsi su almeno una scala con tutti i suoi modi in dieci minuti è possibile alternarle durante la settimana (per esempio: lunedì modi scala maggiore, martedì modi scala pentatonica, mercoledì modi scala minore armonica, giovedì modi scala minore melodica, venerdì – triadi magg e min e scale diminuite, sabato – triadi dim e aumentate e scale simmetriche, domenica riposo )
Canzone o improvvisazione: 10 minuti. Il modo più efficace per mettere in pratica l’esercizio su triadi, accordi, scale ed altri elementi di tecnica consiste nel lavorare su una canzone o un’improvvisazione a proprio piacimento. Bisognerebbe cerare di applicare quello che si sta studiando anche quando si sta suonando con la propria band, senza paura di sbagliare. Il vecchio adagio secondo il quale sbagliando si impara, resta valido anche nel caso dello studio musicale.
Questa scheda essenziale è utile per un primo approccio e per incominciare ad orientarsi, andando avanti e con più tempo a disposizione, si possono integrare lo studio della teoria musicale ed esercizi di lettura a prima vista.