In questa lezione ci concentriamo su alcune indicazioni di massima per guidare lo studio dei cambi di accordo. Si tratta ancora una volta di una abilità che va esercitata con la pratica nel corso del tempo, ma che va impostata correttamente, tenendo presente alcuni principi informatori di base.
Una volta che si è cominciato a prendere confidenza con i singoli accordi di chitarra eseguiti utilizzando le diteggiature corrette, si è pronti per effettuare il passo successivo nel percorso di apprendimento, cioè si può iniziare a esercitarsi per spostarsi in maniera efficiente da un accordo all’altro. Come sempre, quando si tratta dell’acquisizione di una nuova abilità, l’approccio dovrà essere graduale e paziente, ma con l’esercizio si potrà diventare sempre più bravi e sciolti.
Quello che bisogna perseguire e ricercare, ai fini della realizzazione rapida del passaggio da un accordo all’altro, è l'economia nei movimenti. Di conseguenza, quello che bisognerà cercare di evitare, passando da un accordo ad un altro, è di effettuare tutta una serie di movimenti non necessari, che rischiano di rendere più macchinose e lente le singole movenze. Ad esempio, se non è necessario, si può evitare di sollevare tutta la mano dalla tastiera, preferendo muovere e spostare solo le dita interessate alle nuove posizioni. Se alcune dita, tra “l’accordo in uscita” e “l’accordo in entrata”, hanno in comune le stesse posizioni, ovviamente, proprio in ottemperanza alla regola aurea di cui sopra, non bisognerebbe spostarle affatto.
Un espediente utile consiste nel pensare alle dita non come entità singole, ma a gruppi. In altre parole, ci si può esercitare a muovere due o tre dita in un gruppo e ad abbassarle contemporaneamente. Si tratta di un esercizio molto semplice, ma che sviluppa una tipologia di motilità di fondamentale importanza, per poter passare velocemente da un accordo all'altro.
Un altro aspetto che va curato e che facilita il perseguimento della necessaria agilità di passaggio tra gli accordi è l’utilizzo di diteggiature giuste, tenendo presente che, a seconda delle sequenze di accordi, la diteggiatura può spostarsi. Sempre in considerazione dell’efficacia del movimento, bisogna sottolineare che le diteggiature ideali sono quelle che rendono il passaggio all'accordo successivo il più economico e semplice possibile.
Anche nel caso degli accordi mobili, come gli accordi con il barrè, bisogna cercare si perseguire il minor numero possibile di movimenti. Per ottenere ciò potrebbe essere necessario imparare due diverse forme di accordi, che consentono di utilizzare più di una corda per la nota di basso dell'accordo.
In alcuni casi il tempo è talmente sostenuto che risulta difficile spostare gli accordi in maniera adeguata. In questo caso è meglio sollevare tutte le dita e suonare solo sulle corde aperte tra gli accordi invece di suonare una posizione dell'accordo non adeguatamente pronta. Quindi, se il tempo è eccessivamente sostenuto per poter passare da un accordo all’altro in maniera adeguata, può essere utile fare colpo intermedio sulle corde aperte per poi avere il tempo di passare all’accordo successivo con tutte le dita. Questo espediente non è universalmente valido in tutte le occasioni, specialmente se le corde aperte non funzionano musicalmente con gli accordi, ma spesso lo sarà.
Molto utile è esercitarsi anche nell’ascolto. Riuscire a percepire quando l'accordo cambia in una canzone può essere difficile, e ancora più difficile è sentire quali accordi esatti sono coinvolti. Per capire gli accordi in una canzone è necessario avere un buon orecchio musicale e questo è qualcosa che richiede tempo per svilupparsi. Il modo migliore per allenarsi è ascoltare attentamente le canzoni e cercare di imitare ciò che si sente.
Sul piano dei consigli di massima non c’è da aggiungere altro, considerando che si tratta, come già detto in apertura, di una abilità che va esercitata e affinata con la sana pratica. Provando e riprovando diversi cambi di accordo, i diversi movimenti diventano sempre più sciolti e automatici.