Notazione per chitarra: significato e regole di scrittura

In questa lezione forniamo la traduzione di tutta una serie di abbreviazioni e sigle che accompagnano gli schemi e le indicazioni relative agli accordi spesso con riferimento alla notazione internazionale che possono presentare difficoltà e incertezza di interpretazione.

Molto spesso leggendo le indicazioni e gli schemi riassuntivi relativi agli accordi di chitarra ci si imbatte in tutta una serie di sigle e abbreviazioni che fanno riferimento spesso anche alla notazione internazionale e che hanno un significato preciso, ma non sempre, per non dire quasi mai, comprensibile, soprattutto per chi si trova a leggere tali indicazioni per la prima volta. In questo senso, diventa utile fornire una piccola guida che permetta a chiunque, anche al neofita, di orientarsi e decrittare il senso di queste diciture.

E' bene sapere che lo schema che viene proposto qua sotto non indica la "verità assoluta", spesso infatti tale notazione si presta a molteplici interpretazioni, qui abbiamo semplicemente cercato di rispettare le definizioni più comunemente accettate.

Quali regole stanno dietro a queste sigle?
 

• Il nome, ad esempio DO, ci indica la fondamentale dell'accordo, quando non ci sono ulteriori specifiche si sottintende che con la fondamentale è presente la terza maggiore e la quinta giusta.
• Una "m" subito dopo ci indica che è minore, ad esempio DOm.
• Un "7" indica che è presente la settima minore.
• Un "maj7" o "maj" indica che è presente la settima maggiore.
• Un "9" indica che è presente la settima minore e la nona.
• Un "11" indica che è presente la settima minore la nona e la undicesima.
• Un "13" indica che è presente la settima minore la nona la undicesima e la tredicesima.
• Un "add" indica che bisogna aggiungere una nota. Ad esempio "DOadd9" designa l'accordo di DO (DO-MI-SOL) più la nona (= DO-MI-SOL-RE). In questo caso l'aggiunta della nona non implica l'aggiunta della settima minore. Lo stesso discorso vale per "add11" "add13" etc.
• Un "sus" indica che l'accordo è sospeso e di solito al posto della terza vi è la 2a o la 4a. Ad esempio "DOsus4" indica l'accordo di DO privato della terza (MI) con in più la nota indicata, in questo caso a un intervallo di quarta da DO troviamo il FA (= DO-FA-SOL).
• Un "b" indica che tale intervallo va abbassato di mezzo tono. Ad esempio un "DO b9" indica DO-MI-SOL-RE bemolle. Nota che in questo caso "DO b9" = "DOaddb9" e per specificare una eventuale settima minore si deve ricorrere alla notazione "DO7/b9".
• Un "#" indica che tale intervallo va alzato di mezzo tono. Ad esempio un "DO #11" indica DO-MI-SOL-FA diesis. Nota che anche in questo caso "DO #11" = "DOadd#11" e per specificare una eventuale settima minore e nona inclusa nell'accordo si deve ricorrere alla notazione "DO9/#11".
• Un "+" indica che la quinta è eccedente. Ad esempio DO+ non significa DO maggore ma DO5+ o DO#5 (= DO-MI-SOL#), nota che la quinta giusta (qui SOL) viene omessa.
• Un "-5" o "5-" o "b5" indica che la quinta è diminuita. Ad esempio DO (-5) significa DO-MI-SOLb. Nota ancora che la quinta giusta (qui SOL) viene omessa.
• Un "°" indica un accordo di 7a diminuita. Ad es. DO° = DO-MIb-SOLb-SIbb(La), ma a volte viene inteso anche come DO-MIb-SOLb.
  Qui useremo "°" per indicare l'accordo diminuito con settima diminuita e "dim" per indicare la triade diminuita.