Le scale pentatoniche, maggiore e minore, sono alla base del blues e del rock e, quindi, della cultura musicale di massa, in questo articolo vi proponiamo alcuni conigli per combinare insieme queste due scale dalla sonorità differenti.
strumento riguarda la modalità per combinare le due forme quella maggiore e quella minore.
Ricordiamo che si definisce scala pentatonica (dal greco πέντα, penta, "cinque" e τόνος, tonos, "tensione", derivato dal verbo τείνω ovvero teinō, "tendere, allungare", che ha originato anche il termine tono), una scala formata da cinque suoni. Tale scala, priva di semitoni (sono scale anemitoniche), è caratterizzata da intervalli di seconda maggiore e terza minore fra i suoni contigui.
Una scala pentatonica maggiore, presenta i seguenti intervalli musicali:
Tonica
Seconda maggiore
Terza maggiore
Quinta giusta
Sesta maggiore
La scala pentatonica minore, invece, questi altri intervalli:
Tonica
Terza minore
Quarta giusta
Quinta giusta
Settima minore
In generale, la scala minore pentatonica presenta una sonorità più scura e profonda, mentre la pentatonica maggiore più aperta e chiara.
Queste diverse caratteristiche di suono rendono le die scale adatte all’utilizzo in situazioni e contesti diversi. Per fare degli esempi presi dalla storia della musica, notoriamente Stevie Ray Vaughan amava utilizzare in modo particolare la scala minore pentatonica e basta un suo brano per rendersi conto del tipo di sonorità che essa può produrre, così come la scala maggiore pentatonica, spesso anche sul minore, era utilizzata di preferenza dal re del blues B. B. King,
Questa puntualizzazione sulle diverse sonorità costituisce già un buon punto di partenza utile per scegliere come e quale delle due scale usare. Se, tuttavia, si vuole fare u suo, per così dire più moderno, dobbiamo prendere in considerazione gli intervalli che abbiamo riportato più sopra. Suonando tutte le note delle due scale si otterrebbe un’altra scala, ovvero la scala misolidia.
Ora vediamo alcuni semplici consigli per produrre la stessa sonorità senza ricorrere ad una nuova scala per intero:
Provare ad alternate terza minore e terza maggiore.
Aggiungere nei fraseggi la seta maggiore e settima minore
Combinare terza minore, terza maggiore e sesta maggiore, ma anche la nona.