L’influenza della musica sul corpo umano non è certo una novità, ora, uno studio commissionato da Kia e condotto dal Dott. Duncan Williams dell'Università di Salford, ha voluto studiare i diversi effetti di differenti brani musicali sul comportamento alla guida.
La musica, si sa, è un potente strumento capace di agire a più livelli sul nostro benessere e sulle nostre capacità, sappiamo da diversi studi, ad esempio, che risulta efficacissima per ridurre gli stati di ansia, per rinforzare il sistema immunitario, che ha effetti antistress e migliora la concentrazione e le performance fisiche, ma sappiamo anche che, quello dei poteri della musica, è un territorio ancora da sondare che pieno di sorprese. Oggi, infatti, si è scoperto che, tra gli innumerevoli poteri delle sette note, vi è pure quello di rendere le persone dei piloti più efficienti alla guida.
Questo nuovo studio è stato condotto da Kia, che ha voluto dimostrare una correlazione tra i brani ascoltati durante la guida e l’autonomia del veicolo. Testando il suo ultimo modello elettrico, l'EV6, Kia ha fatto ascoltare ai conducenti una playlist eclettica, che spaziava da Beethoven a Kanye West, lungo un percorso di 29 chilometri, che riproponeva un possibile tragitto da routine quotidiana, con zone urbane, residenziali e qualche tratto extra-urbano.
Nel corso del viaggio, gli automobilisti indossavano un dispositivo per tenere traccia delle loro misure biometriche. Cosa è stato scoperto? Che ascoltare, ad esempio, Beethoven portava la frequenza cardiaca a 111 battiti al minuto, mentre The Weekend l’alzava a 171 battiti al minuto. Sulla base di tali rilevamenti, la casa automobilistica ha potuto concludere:
“Le playlist con brani classici e composizioni famose di artisti del calibro di Beethoven possono aiutare gli automobilisti a mantenere la carica della batteria molto meglio di altri generi musicali o artisti, tra cui The Weekend, Kanye West e Adele. Si è scoperto che l'hip-hop e persino le soul ballad pop hanno un impatto sull’autonomia delle auto elettriche, perché questi generi influenzano il comportamento e lo stile di guida di chi è al volante”.
Dalle misurazioni, è emerso, infatti, che durante l’ascolto di Beethoven, il comportamento di guida dei partecipanti è stato fino a 4 volte più efficiente, mentre quanto passava il brano Blinding Lights di The Weeknd la guida peggiorava sensibilmente, diventando meno efficiente del doppio, con un uso più generoso dell’acceleratore, che ovviamente scaricava maggiormente la batteria.
Lo studio è stato condotto dal Dott. Duncan Williams, docente presso la School of Science, Engineering and Environment dell'Università di Salford ed esperto di acustica, rumore, psicoacustica e scienze del suono, che al termine dei rilevamenti ha concluso: “Quello che abbiamo scoperto in soli due giorni di test è che la musica può davvero avere un'influenza significativa sull'autonomia di un veicolo elettrico nel mondo reale. Canzoni diverse hanno comportato una variazione dell'attività elettrodermica e un aumento del volume del sangue per ciascuno dei partecipanti. Ciò ha avuto un effetto a catena sullo stile di guida e alla fine ha influenzato l'autonomia di guida del mondo reale dell'EV6. In breve: se vuoi andare lontano, ascolta brani come Beethoven e altra musica classica rilassante. Se non sei preoccupato che l’autonomia si riduca un po' più rapidamente, metti su alcune tracce con un ritmo più alto”.
In media, i conducenti hanno speso 22,48 miglia dall'autonomia totale dell'auto che arriva fino a 328 miglia. Sebbene il secondo movimento della Sinfonia corale n. 9 di Beethoven occupasse, in termii di tempo, la percentuale più ampia della playlist (32,5%), era anche legata alla percentuale più piccola di consumo totale dell'autonomia durante il viaggio (7,7%).
La playlist completa utilizzata nello studio è la seguente:
Tycho – ‘Awake’
Adele – ‘Hello’
The Weeknd – ‘Blinding Lights’
Anna Meredith – ‘Nautilus’
Kanye West – ‘Fade’
Beethoven - Sinfonia n. 9 in Re minore ("Corale"), 2° movimento (Molto vivace)