Una rapida guida alle epoche musicali

In questo articolo forniamo una guida rapida ai quattro periodi chiave della storia della musica: barocco, classico, romantico, 20° secolo e oltre.

epoche musica classica

L'era barocca (1600–1750 circa)

L' era barocca va dal 1600 al 1750 circa e comprende artisti del calibro di Bach, Vivaldi, Francesca Caccini, Handel e Purcell.

Quello baracco è stata un periodo intenso per lo sviluppo musicale. Compositori e musicisti sperimentavano nuovi stili musicali e modi diversi di scrivere la loro musica. In quest’epoca i musicisti cominciarono anche a concordare un sistema per l'accordatura degli strumenti per rendere più facile suonare insieme.

Uno degli elementi più distintivi della musica barocca è il clavicembalo, uno dei primi strumenti a tastiera che pizzicava le corde per produrre il suo suono distintivo.

L'era barocca diede origine anche a nuovi stili musicali, introducendo il concerto, la sonata e l'opera. Le suite da ballo erano in voga, ispirate alla musica per ballare, erano, in realtà, destinate all'ascolto.

L'improvvisazione era comune nella musica di quest’epoca. I compositori spesso non specificavano le direzioni dell'esecuzione, consentendo all'esecutore di ideare le proprie dinamiche, fraseggi e ornamenti al momento.

Parte della musica barocca aveva un impianto piuttosto complesso con più di una melodia suonata contemporaneamente, fu l’epoca della polifonia. Quest’ultima la si ritrova in gran parte della musica per tastiera del periodo e si trova in molte delle opere più popolari di Bach.

Gli strumenti iniziarono ad essere raggruppati in modi più standard, creando le prime versioni dell'orchestra moderna. Strumenti a fiato e ottoni avevano gamme limitate e potevano suonare solo in determinate chiavi.

L'era classica (1750-1830)

L'era classica si riferisce specificamente alla musica composta tra il 1750 e il 1830.

La musica in questo periodo viene talvolta definita anche "classicismo viennese". La città, infatti, era un vivace centro di attività musicale all'epoca, in cui operavano musicisti come Gluck, Haydn, Salieri, Mozart, Beethoven e Schubert.

Durante il periodo classico furono compiuti passi da gigante nello sviluppo degli strumenti musicali. Il clavicembalo fu sostituito dal pianoforte come strumento a tastiera più diffuso. Le orchestre cominciarono ad assomigliare molto di più a quelle che conosciamo e amiamo oggi, con clarinetti, oboi, flauti, corni e trombe che si univano alle corde per creare un suono molto più ricco.

Con strumenti più avanzati in grado di assumere linee soliste migliori, fu data maggiore enfasi alla melodia. I compositori cominciarono a fornire indicazioni più precise su come dovessero essere eseguiti i loro brani, attraverso la scrittura di istruzioni per la dinamica e gli ornamenti.

Fiorirono le forme della sonata e della sinfonia, insieme alla nuova forma del quartetto d'archi. I concerti strumentali da solista diventarono popolari al venir meno della diffusione dei i concerti grossi (concerti per più di un solista). La forma sinfonica concertante rimase tuttavia popolare, sostenuta da Joseph Bologne, Chevalier de Saint-Georges e Mozart.

Verso la fine dell'era classica, gli stili musicali iniziarono a cambiare. Beethoven fu uno dei precursori della nuova era del Romanticismo, sfidando le tradizioni tramandate dal suo maestro, Haydn, e diventando più ambizioso e creativo.

L'era romantica (1830-1900 circa)

I compositori di quest'epoca scrissero musica sempre più emotiva e intensa ispirata alla natura, alla letteratura e alla poesia. Accanto a Beethoven, una miriade di altri compositori tedeschi erano in prima linea nel genere, come, ad esempio, Brahms, Felix e Fanny Mendelssohn, Carl Maria von Weber e Robert e Clara Schumann.

Mentre erano ancora saldamente radicati nella tonalità, per la maggior parte, i compositori iniziarono a sperimentare una scrittura più cromatica, prendendo in prestito note da altre chiavi per creare armonie più interessanti e coinvolgenti.

Ulteriori sviluppi tecnici nella realizzazione degli strumenti consentirono un maggiore virtuosismo e frasi più lunghe e complesse. Ii compositori iniziarono a scrivere forme musicali nuove, come poemi sinfonici, cicli di canti, notturni e arabeschi.

Le orchestre fiorirono durante quest'epoca, espandendosi notevolmente in termini di dimensioni fino a raggiungere organici da 120 musicisti, come nel caso di Wagner. Il suono prodotto dalle orchestre sinfoniche era più ricco che mai, con scrittura virtuosistica e gamme estese per strumenti a entrambe le estremità della scala, grazie all'aggiunta di ottavini e clarinetti in mi bemolle nel registro acuto, e ottoni bassi come tromboni e tube all'estremità inferiore.

I compositori romantici trassero ispirazione da qualsiasi luogo potessero trovarla e molti iniziarono a scrivere "musica programmatica" - descrizioni musicali di una storia o di un'ambientazione, come la Sinfonia "Pastorale" n. 6 di Beethoven che descrive scene di campagna. Molti sono stati anche ispirati nella scrittura musicali dai ricordi tratti dalla propria terra d'origine, come la Finlandia di Sibelius o il set di sei poemi sinfonici programmatici di Smetana, "La mia patria".

Verso la fine del periodo romantico, i compositori continuarono a sperimentare e ad allargare i propri confini. La loro musica divenne sempre più una sfida al genere, fino all'inizio del secolo, quando la musica classica andò incontro ad un radicale mutamento.

20° secolo e oltre (dal 1900 in poi)

Intorno alla fine del secolo, gli stili musicali riconducibili alla definizione di musica classica iniziarono a diversificarsi e a frammentarsi in sottogeneri più di quanto non avessero mai fatto prima. Il clima politico dominato da grandi divisioni e gli enormi progressi tecnologici spinsero i compositori a creare nuovi stili musicali. Il XX secolo ha visto la nascita del modernismo, dell'impressionismo, del serialismo e del minimalismo, ulteriori influenze da stili non classici come il jazz e persino esperimenti con il suono registrato.

La politica globale del 20° secolo, in particolare quella europea, ebbe un grande impatto sulla produzione musicale dei compositori classici occidentali. I regimi sovietico e nazista ponevano rigide aspettative sui propri compositori. Compositori come Hindemith e Shostakovich scrissero musica piena di sottotesti politici, essendo stati costretti a scrivere in stili ritenuti "accettabili" dai loro governi per evitare persecuzioni.

Il 20 ° secolo ha visto una rivoluzione nel modo di concepire la tonalità nelle opere di alcuni compositori, come nel caso di Schoenberg che ha sviluppato il suo sistema di composizione a 12 toni. Un sistema che ha trovato prosecuzione in due dei suoi allievi, Berg e Webern.

I compositori come John Cage, Karlheinz Stockhausen, Philip Glass e Steve Reich cominciano a introdurre nella loro produzione musicale elementi matematici e dettati dal caso per decidere su note e ritmi.

Mahler, Strauss e Sibelius hanno segnato il passaggio dall'era romantica al XX secolo, sperimentando le forme sinfoniche popolari e spingendo i confini. Nel frattempo, Debussy era in Francia a coltivare l'inizio del movimento impressionista, sebbene rifiutasse il termine.

Verso la fine del secolo e nel 21esimo, la musica per film e videogiochi ha guadagnato popolarità, con compositori come John Williams, Hans Zimmer e Nobuo Uematsu che annunciano una nuova era per la musica orchestrale e corale.

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