Iván Fischer riscrive la canzoncina più famosa del mondo. In un video pubblicato su YouTube il direttore della Budapest Festival Orchestra propone la sua nuova e migliorata versione di Happy Birthday.
Secondo il Guinness World Records, Happy Birthday to You è la canzone più riconosciuta in lingua inglese. I testi di base della canzone sono stati tradotti in almeno 18 lingue. La melodia è tratta dalla canzone Good Morning to All, tradizionalmente attribuita alle sorelle americane Patty e Mildred J. Hill, che l’avrebbero composta nel 1893, sebbene tale attribuzione sia stata contestata. Ebbene, questa canzone così familiare e da sempre presente nelle nostre vite, per il direttore d'orchestra ungherese Iván Fischer presenta "una melodia molto povera" è meriterebbe ormai una riscrittura.
Seduto al pianoforte durante il Festival di Verbier, il fondatore e direttore musicale della Budapest Festival Orchestra ha elaborato una versione "migliorata" del noto brano.
"Voglio fare qualcosa per questa melodia, Happy Birthday", dice il grande maestro. "Tutti la cantano in tutto il mondo, è forse la melodia più conosciuta."
Ma, sostiene Fischer, gli accenti melodici sono tutti nel posto sbagliato. Invece di porre l'enfasi sulla parola "te", il destinatario degli auguri di compleanno, il modo in cui la canzone è scritta sposta l'accento sulla preposizione “a” che precede il pronome.
E poi, chiede Fischer, perché nella terza riga la melodia sale? “Nessuno sa nemmeno cantarla, è sempre stonata. Non c'è motivo di salire”
E quindi propone una sua personale versione e riscrittura di Happy Brirthday che, a suo modo di vedere "Sarebbe molto più cantabile". E aggiunge: “la melodia è migliore, fa giri migliori. Andrebbe tutto meglio. Quindi, spero che si possa modificarla in tutto il mondo e fare in modo che le persone la cantino in modo diverso”.
Happy Birthday è di pubblico dominio negli Stati Uniti e nell'Unione Europea. La Warner Chappell Music aveva precedentemente rivendicato il copyright sulla canzone negli Stati Uniti e riscosso i costi di licenza per il suo utilizzo; nel 2015 la rivendicazione del copyright è stata dichiarata non valida e la Warner Chappell ha accettato di rimborsare 14 milioni di dollari di diritti di licenza.