Grazie alla soundtrack scritta per Il re leone, Hans Zimmer ha potuto affermarsi come uno dei compositori per il cinema più famosi e apprezzati. Una colonna sonora potente, commovente e memorabile, che nasconde al suo interno la citazione cupa e inquietante di un canto medievale. Scopriamo in questo articolo di cosa si tratta.
La musica di Hans Zimmer per Il re Leone occupa un posto speciale nel cuore di molti, si tratta del lavoro che ha trasformato il musicista tedesco da rispettato compositore cinematografico a nome familiare per i più. Pubblicata nel 1994, la colonna sonora vinse due Academy Awards (Miglior canzone originale e Miglior colonna sonora originale), 4 Grammys e due Golden Globes e un Oscar. È stata al 1mo posto della Billboard 200 per 10 settimane non consecutive ed ha ottenuto la certificazione di Diamante dalla RIAA per le oltre 10 milioni di copie vendute.
Diventata riconoscibilissima nel corso degli anni, la colonna sonora di Zimmer è potente, commovente e memorabile, ma nasconde al suo interno delle e un riferimento davvero insospettabile. Si tratta di una minacciosa melodia di otto note chiamat Dies Irae.
L'antica melodia di otto note conosciuta come Dies irae, o Giorno dell'ira, è diventata uno dei temi musicali più spesso citati della storia. Si ritiene che abbia avuto origine nel 1200, anche se alcuni studiosi lo datano addirittura al VI secolo, il testo deriva da una sequenza latina ed è utilizzato soprattutto nella Messa cattolica.
Fu messo in musica per la prima volta per mezzo del canto gregoriano, come ascoltato sopra, e da allora la sua sinistra melodia di apertura è stata utilizzata con grande effetto da artisti del calibro di Berlioz, Brahms, Haydn e Holst, per rappresentare temi di morte e lutto.
In tempi più recenti, la sequenza di note è stata utilizzata frequentemente anche da molti grandi compositori cinematografici: Bernard Herrmann, Ennio Morricone, Wendy Carlos, John Williams.
Dal Gladiatore e Pirati dei Caraibi a La strada per El Dorado e No Time To Die, le colonne sonore di Zimmer sono costellate di citazioni dirette e sottili riferimenti al Dies irae.
Ne Il re Leone, la citazione al brano campare nello spunto musicale intitolato King of Pride Rock, dopo circa due minuti e mezzo. Si possono riconoscere le note acute, brevi e lancinanti, suonate da archi sintetizzati, in una citazione letterale del tema medievale.
Ma il Dies irae si nasconde anche in un altro dei temi musicali di Zimmer per il film, il tema di Mufasa, uno dei più riconoscibili e iconici della colonna sonora.
Zimmer maschera il Dies irae facendolo precedere da due note che portano al tema e allungando la seconda nota della melodia. Inoltre, interrompe la melodia a metà, con una nota di abbellimento – ma togliendo quella nota, avremo una citazione completa e chiara del Dies irae.
Forse l'uso più appropriato della melodia gregoriana nella colonna sonora del film Disney arriva quando Scar ordina ai suoi scagnozzi iena, Shenzi, Banzai ed Ed, di inseguire il giovane Simba attraverso il canyon e di "ucciderlo".
Con la paura imminente della morte alle calcagna, Simba corre via mentre una partitura completamente orchestrata suona le quattro note del Dies irae, punteggiate da bassi colpi di ottone tra ciascuna nota.
Come già detto, il Re Leone è solo uno dei tanti esempi dell'uso del Dies irae da parte di Zimmer, e Zimmer stesso non è il primo (o l'ultimo) a usarlo. Quindi la prossima volta che guarderete il vostro film preferito, tenete le orecchie aperte e potreste cogliere voi stesso il tema...