Una serie di esercizi dedicati all’apprendimento della tecnica chitarristica dello swep-picking, una tecnica che consente l'esecuzione con il plettro di sequenze di note singolarmente disposte su corde diverse.
In una precedente lezione abbiamo visto quegli che sono gli elementi di base dello sweep-picking dal punto di vista teorico, in questa nuova lezione cominciamo praticamente a familiarizzare con questa tecnica che, come abbiamo visto, permette di suonare un elevato numero di note in una breve unità di tempo.
Riprendendo gli elementi essenziali da tenere presenti a proposito dello sweep-picking possiamo dire:
le singole note devono essere suonate una alla volta;
per suonare due note sullo stesso tasto, ma su corde diverse, si utilizza lo stesso dito, usando il Rolling, intendendo con questa tecnica. Il leggero movimento rotatorio che il dito deve compiere per suonare una corda e ammutolire l’altra;
Le corde possono essere ammutolite anche con il Palm Muting;
lungo le corde il movimento del plettro deve risultare fluido e privo di scatti.
Di seguito proponiamo una serie di esercizi pensati appositamente per cominciare a prendere confidenza con lo sweep.
Soprattutto all’inizio, è utile concentrarsi separatamente sui due aspetti della tecnica, quindi prima focalizzarsi solo sulla precisione nelle singole note, in modo particolare per quanto riguarda il Rolling, e poi sulla fluidità della pletrata.
Altro aspetto importante consiste nel cercare di acquisire una routine di esercizio quotidiano, facendo attenzione, però, a non forzare facendosi male alle articolazioni e lasciando che queste ultime si adattino gradualmente e in modo naturale a questi nuovi movimenti.
Gli esercizi proposti vanno eseguiti sia in avanti che indietro e, per quanto possano sembrare numerosi, in realtà, sono piuttosto ripetitivi, inoltre, alcune diteggiature dovrebbero risultare già familiari, per chi si è esercitato sulle triadi, in quanto non sono altro che frammenti di queste.
Gli esercizi sono presentati come tablature accompagnati da uno schema come quello qua sotto che riassume la posizione delle dita usate, quando a un dito sono assegnate due o più corde basta sapere che occorre fare un piccolo barrè e usare la tecnica del Rolling. La lettera "T" indica che in quella posizione troviamo la tonica della triade.
Da fare prima con il dito indice poi con il medio e poi con l'anulare l'esercizio arriva al 10° tasto ma se vuoi puoi farlo arrivare anche fino al 24! Quando hai preso confidenza con la diteggiatura potresti cambiare dita mentre sali o scendi.
Riprende l’esercizio precedente prendendo in considerazione un gruppo diverso. Anche in questo caso occorre procedere prima con l'indice, poi col medio e poi con l'anulare.
Molto simile agli esercizi precedenti, ma con una diteggiatura leggermente diversa.
Ancora molto simile agli esercizi precedenti ma cambia leggermente la diteggiatura. In questo caso utilizzare una volta la coppia indice/medio e un'altra la coppia medio/anulare.
La diteggiatura è quasi identica al precedente ma su corde diverse. Ormai credo che si sia capito la filosofia di questi esercizi, quindi, da qui in avanti li vedrai "compattati".
Anche qui utilizzare le coppie di dita indice/medio e poi medio/anulare ma in piu è utile che allenare anche la coppia anulare/mignolo.
Questa è una diteggiatura molto importante e non troppo difficile, come si può notare non ci sono Rolling da fare.
Quella che segue è una diteggiatura che si riconoscerà facilmente, trattandosi di una triade maggiore.
Altra diteggiatura riconoscibile quella della triade minore relativa a quella vista sopra.
I seguenti esercizi fanno un uso maggiore del mignolo.
Simile al precedente ma con diteggiatura leggermente diversa. Anche qui la diteggiatura da usare è una sola.
Questo esercizio va eseguito a terzine (o sestine) ed è basato su una triade maggiore. E' presente anche un piccolo legato, il movimento del plettro all'inizio ti sembrerà innaturale ma col tempo diventerà un punto di forza. Questo esercizio è più impegnativo degli altri ma anche più divertente.
Uguale all'esercizio visto sopra ma basato su una triade minore ed è un po' più difficile del precedente. Anche questo va eseguito a terzine (o sestine). Attenzione a rispettare le indicazioni del plettro.
I seguenti due esercizi riprendono l'idea dei due precedenti ma su diteggiature di triadi diverse. Questo esercizio è basato su una triade maggiore.
Analogo al precedente ma su triade minore.