Nuova lezione dedicata ai principali accordi di chitarra, nell'articolo di qusta settimana ci soffermiamo sul Sol diesis maggiore, fornendo, come sempre, qualche pillola di teoria musicale e una puntuale descrizione della corretta diteggiatura, accompagnata da un’immagine illustrativa e uno schema riassuntivo dell’accordo.
Come nostra abitudine, prima di fornire una guida pratica provvista di corretta diteggiatura che guidi l’esecuzione del Sol diesis (o La bemolle) sulla chitarra, ci soffermiamo su alcuni concetti di ordine torico generale che chiariscano il senso musicale di termini e delle indicazioni fornite.
Per diesis si intende un accidente musicale che, posto davanti ad una nota scritta, la altera di un semitono ascendente. Detto in termini pratici, utilizzando il diesis la nota cresce di un semitono. Questo tipo di accordo, che sul pentagramma viene individuato dal simbolo del cancelletto (#), viene applicato nelle note cosiddette intermedie.
Sappiamo infatti che ogni tasto, ovvero quella porzione di tastiera compresa tra due barrette metalliche (freat), corrisponde ad un intervallo pari ad un semitono che è la distanza più piccola che intercorre tra due suoni. Considerando che la scala principale è costituita dalle note Do, Re, Mi, Fa, SoL, La, Si possiamo dire che tali note sono divise tra loro per lo più da un intervallo di un tono, ad eccezione dell’intervallo tra il Mi e il Fa e tra il Si e il Do successivo che, invece, è di un semitono.
Di conseguenza, tra il Mi il Fa e il Si e il Do si dovrà spostare il dito sulla tastiera di un solo tasto, mentre per suonare tutte le altre note di due tasti, uno per ogni semitono.
Le note intermedie, che stanno tra le note che formano il tono, fanno uso del diesis e del bemolle. Questo per distinguerle dalla nota principale: se, come nel caso in oggetto nella presente lezione, si parla di Sol diesis, bisogna sapere che è nota diversa dal semplice Sol e si trova un semitono più in alto del Sol e concretamente, nel tasto posto immediatamente a destra sulla tastiera della chitarra.
Per eseguire un accordo come quello di Sol diesis è necessario far ricorso ad uno degli spauracchi della tecnica chitarristica, il barrè. Come osservato a più riprese in queste lezioni, questa tecnica chitarristica consiste virtualmente nel dare un nuovo capotasto alla chitarra, abbassando tutte le corde con un dito (solitamente l’indice), mentre con il resto dita si suonano normalmente le altre note. L’esecuzione di un accordo con il barrè, in effetti, ha un livello di difficoltà maggiore e necessita di un tempo più lungo di apprendimento, principalmente a causa delle posizione del polso.
Per poter suonare al meglio questo tipo di accordi è di grande importanza curare con attenzione il giusto posizionamento della mano sinistra per il quale ha un ruolo fondamentale il pollice. Soprattutto chi inizia apraticare lo strumento tende a posizionare il pollice troppo in alto, determinando di conseguenza un errato posizionamento di tutta la mano che, restando troppo indietro, impedisce alle dite una articolazione agevole e un movimento sciolto e naturale.
Di estrema importanza è, invece, trovare una posizione confortevole per il polso e le dite che favorisca la massima estensione e presa di quest'ultime sulla tastiera.
Come illustrato dalla foto che precede, per poter suonare il Sol diesis con la chitarra è necessario, eseguire il barrè con il dito indice in corrispondenza del quarto tasto, mentre il dito medio schiaccia la terza corda in corrispondenza del quinto tasto e anulare e mignolo, entrambi al sesto tasto, pigiano rispettivamente la quinta e la quarta corda.
Quindi una volta posizionate correttamente le dita come indicato, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo tutte le corde dall’alto verso il basso cercando di produrre un suono armonioso e pulito.
Come più volte sottolineato, si definisce accordo un insieme di almeno tre note ad altezze diverse suonate contemporaneamente secondo un certo rapporto che viene rappresentato dalla sovrapposizione di due o più intervalli di terza.
Questo significa che i suoni facente parte di un accordo sono sempre distanziati reciprocamente da un intervallo di terza maggiore o minore. Importante il concetto di simultaneità che distingue l’accordo dall’arpeggio, si parla di quest’ultimo, infatti, quando le stesse note vengono suonate in successione.
Nel caso dell’accordo di Sol diesis maggiore, le note che costituiscono l'accordo sono Sol#, Si# e Re#, mentre l’omologo accordo di La♭ è formato dalle note La♭, Do e Mi♭.