Dedichiamo questa lezione al bending, una delle tecniche di base che ogni chitarrista deve acquisire per potersi esprimere in maniera compiuta con il proprio strumento. Si tratta nella sostanza di un glissando, che consente, attraverso il piegamento di una corda, di alterare una nota di partenza fino a raggiungere una nota più alta di arrivo.
Il bending è una tecnica di base per chitarra, usata molto nel blues e nel rock, ma che si trova anche un po' nella maggior parte degli altri stili (tranne la classica). La tecnica consiste nel "piegare" la corda della chitarra (spingere una corda sopra la tastiera con le dita della mano sinistra) in modo che questa diventi più stretta e l'intonazione salga. Si tratta nella sostanza di un glissando, che consente di alterare una nota di partenza fino a raggiungere una nota più alta di arrivo.
In base alle caratteristiche e dei limiti fisici dello strumento, questa tecnica consente di raggiungere da un semitono a due o tre toni.
L’esecuzione nella pratica avviene suonando una nota che non sia a corda vuota e spingendo con la mano sinistra la corda verso l’alto o verso il basso in corrispondenza del freat, la forza deve essere applicata in direzione perpendicolare alla lunghezza, in senso verticale. Questa azione produce, come già detto, un aumento di tono, che può essere manipolato da un abile suonatore per dare una qualità simile al canto a un passaggio musicale.
Un fattore chiave nel bending è il calibro delle corde, o lo spessore delle corde. La stragrande maggioranza dei piegamenti delle corde avviene sulle prime tre corde (sol, si e mi), non a caso, le corde più leggere e più facili da piegare. Le corde sono disponibili in differenti diametri, da quelle extra super leggere (8's) a quelle extra pesanti (13's). Sebbene alcuni chitarristi preferiscano una corda più spessa, un buon calibro per iniziare è un 9 poiché sono relativamente facili da piegare. Bisogna considerare poi che piegare le corde su una chitarra acustica è molto più impegnativo rispetto a una chitarra elettrica poiché l'acustica tende ad avere corde più pesanti, con una maggiore tensione e un action (distanza delle corde dalla tastiera) in genere più alta.
Quando si è alle prime armi è utile aiutarsi con più dita nell’esecuzione. Il dito che effettua il bending avrà bisogno di un aiuto. Questo perché le corde della chitarra sono sotto tensione e quella tensione lavora contro il movimento necessario alla tecnica. Quando si piega la corda con il terzo dito, ad esempio, sarebbe utile accompagnarlo con il secondo (e possibilmente anche con il primo) sulla stessa corda. Non bisogna preoccuparsi di posizionare le dita di aiuto esattamente nel tasto, trattandosi di dita di supporto la loro posizione è irrilevante. Tuttavia, occorre fare attenzione a tenerle quanto più vicine al dito che effettua il piegamento. Sebbene il dito cui si ricorre d’abitudine per questa tecnica sia il terzo, è opportuno imparare a piegare accuratamente con ogni dito, incluso il mignolo.
Ma più che il dito, ad eseguire il movimento di piegatura, dovrà essere il polso. Quando si piega la corda, si dovrebbe effettuare un movimento simile a quello che si compie girando la chiave nel quadro di accensione di un’auto. Si deve, dunque, ruotare l'avambraccio ed evitare di allungare le dita, poiché quest’ultima è un’abitudine scorretta facile da apprendere e difficile da eliminare.
Una buona regola pratica quando si piega è che le tre corde basse (Mi, La, Re) dovrebbero piegarsi verso il basso mentre le tre corde alte (Sol, Si, Mi) dovrebbero piegarsi verso l'alto verso l’alto.
I bending più comuni sono la piegatura di mezzo tono e la piegatura di tono intero. Il problema che incontrano molti chitarristi alle prime armi è capire fino a che punto spingere la corda. I principianti tendono a piegare troppo o troppo poco. Per il bending di mezzo tono si deve piegare la corda l'equivalente di un tasto sulla chitarra, mentre quello di un tono intero l'equivalente di due tasti.
I piegamenti delle corde possono verificarsi a qualsiasi velocità e dovrebbero descrivere un arco naturale. Si dovrebbe sentire la nota originale per una frazione di secondo, prima che il tono salga al suo apice. Le curve più veloci si spostano in modo aggressivo verso il loro apice, mentre le curve lente, che vengono spesso utilizzate per effetti speciali, impiegano più tempo per raggiungere il tono di destinazione.
Una buona tecnica di realizzazione del bending richiede di ancorare il pollice sopra la parte superiore della tastiera. Basta piegare la prima nocca del pollice e posizionarne la piega sul bordo della tastiera. In questo modo, si potrà avere solo la parte superiore del pollice sopra la tastiera. Un pollice ben saldo fornisce un perno su cui far leva e che conferisce stabilità.
Bending di mezzo tono
Consiste nell'utilizzare la tecnica del bending descritta sopra per innalzare l'intonazione della nota di un semitono. La nota che risulta dovrebbe corrispondere a quella che sarebbe prodotta avanzando di un tasto sulla tastiera e pizzicando la corda.
Bending di un tono
Consiste nell'utilizzare la tecnica del bending descritta sopra per innalzare l'intonazione della nota di un tono. La nota che risulta dovrebbe corrispondere a quella che sarebbe prodotta avanzando di due tasti sulla tastiera e pizzicando la corda.
Bending indeterminato
Consiste nell'utilizzare la tecnica del bending per innalzare l'intonazione della nota di un intervallo imprecisato, non necessariamente raggiungendo il suono di una nota della scala cromatica, a discrezione dell'esecutore.
Ghost bending con rilascio
Partendo dalla nota innalzata con bending, si raggiunge la nota di partenza con un rilascio progressivo della tensione.
Ghost bending (o pre-bending)
In questo caso il processo è inverso. La corda viene prima tirata/spinta e successivamente pizzicata senza rimuovere la pressione del dito.
In una tab il bending viene indicato attraverso la lettera b la sigla che lo indica contiene il tasto da suonare, la lettera b e la nota finale (in alcuni casi il secondo numero viene scritto tra parentesi, altre volte no, quindi potremmo trovare scritto, ad esempio, 8b10, oppure 8b (10). Il significato è identico).
Prendendo in considerazione l’esempio che segue, si suona la quarta corda, premendo sul tasto 8 e si esegue un bending di due semitoni, ovvero l’intervallo richiesto per produrre il suono, che si otterrebbe premendo la corda sul tasto 10.
E——–
B——–
G——–
D–8b10–
A——–
E——–