In questa nuova lezione continuiamo il discorso legato ai giri armonici con il giro di Mi, che si costruisce a partire dalla scala di Mi maggiore e di cui analizziamo la struttura e indichiamo come eseguire correttamente i singoli accordi che lo costituiscono.
Nuovo approfondimento legato ai giri armonici per chitarra basilari, quelli a quattro accordi, che ci porta ad affrontare il giro di Mi. Si suonano i quattro accordi previsti dal giro armonico, vedremo quali nello specifico, in sequenza per ritornare con il quinto accordo a quello di partenza e concludere armonicamente la successione. Anche nel caso del giro di Mi bisogna fare ricorso all’utilizzo della tecnica del barrè che ricorre in ben due accordi di quello previsti.
Come più volte evidenziato questo fondamentale tecnico si esegue conferendo un nuovo capotasto virtuale alla chitarra abbassando contemporaneamente con un dito, di solito l’indice, alcune o tutte le corde, mentre le altre dita eseguono regolarmente l’accordo. La necessità di dover tener bloccato l’indice e muovere e allungar contestualmente tutte le altre dita è un compito che all’inizio potrà sembrare difficoltoso e di non facile gestione, tuttavia, accade regolarmente nello studio di un strumento, l’esercizio costante e la pratica riusciranno a rendere tutto più semplice e automatico.
Del resto proprio i giri armonici sono un’ottima palestra per esercitarsi sulla tecnica e acquisire la necessaria scioltezza e fluidità di movimento.
Come sempre, prima di affrontare nello specifico il giro di Mi, riprendiamo alcuni concetti di teoria per avere ben chiaro e come si costruisce questa sequenza di accordi e il suo senso armonico.
Partiamo dalla definizione di giro armonico come “una successione di accordi che si ripetono nello stesso ordine per tutta la durata del brano all’interno di una specifica tonalità. Il giro armonico prende spesso il nome dal primo degli accordi sul quale è costruito: per esempio, il giro di DO è costruito sugli accordi di DO maggiore, LA minore, FA maggiore e SOL maggiore.” (cfr. antoniopisacane.com).
L’ordine cui fa riferimento la definizione obbedisce a specifiche leggi che vogliono che il giro armonico si possa costruire a partire dagli accordi che si trovano sul I, II, V e VI grado della scala maggiore di riferimento. La concatenazione precisa degli accordi costruiti sui diversi gradi è la seguente:
1 – Accordo di I grado (di Tonica)
2 – Accordo di VI grado
3 – Accordo di II grado
4 – Accordo di V grado (di Dominante)
Per quanto attiene l’accordo costruito sul V grado bisogna evidenziare che nel caso dei giri armonici è suonato nella sua forma maggiore ma come un accordo di settima.
Per spiegare la funzione dei giri armonici e dunque anche del giro di Mi, si può efficacemente ricorrere all’immagine, riportata da accademiamusicale.eu dell’elastico nella fionda. “Nella musica ciò che fa la differenza nella successione corretta degli accordi è la tensione musicale che essi stessi generano. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio il GIRO DI DO e quindi tenendo presente gli accordi come abbiamo prima elencati cioè: Do maggiore, La minore, Re minore e Sol Maggiore e leggendo esattamente questi accordi uno di seguito all’altro così come li abbiamo elencati, possiamo simulare che questa sequenza è esattamente come un elastico che viene caricato fino alla massima tensione dove il punto di partenza è il Do e il punto di arrivo è il Sol” (cfr. accademiamusicale.eu).
Molto importante avere presente sempre il punto di partenza e il punto di arrivo della sequenza di accordi, sapendo che tutto ciò che intercorre tra il primo e il quinto grado serve proprio ad aumentare la tensione armonica sviluppata dalla sequenza.
Vediamo come è costruito concretamente il giro armonico di Mi.
Il giro armonico di Mi si compone dei seguenti quattro accordi:
Mi maggiore (I grado)
Do# minore (IV grado)
Fa# minore (II grado)
Si7 (V grado)
Per esercitarsi con questa successione di accordi, in un primo momento è opportuno posizionare il metronomo su un tempo di 4/4 da riproporre per tutte e cinque le misure. Si esegue, dunque, il primo accordo suonando quattro battute da 1/4 completando la prima misura, lo stesso tempo per la seconda, la terza e così via fino alla quinta che, come abbiamo visto, termina il giro armonico riprendendo il primo accordo.
Come illustra l’immagine che precede, per suonare l’accordo di Mi nella sua forma classica, in prima posizione, bisogna collocare l’indice in corrispondenza del primo tasto a schiacciare la terza corda, mentre il medio sul secondo tasto abbassa la quinta corda e infine l’anulare, sempre al secondo tasto schiaccia la quarta corda.
L’esecuzione di questo semplice accordo si ottiene schiacciando le corde nel modo appena descritto con la mano sinistra e, lasciando la prima, la seconda e la sesta corda vibrare a vuoto, si fa scorrere con la mano destra il plettro su tutte le corde dando un colpo deciso dall’alto verso il basso.
Il secondo accordo del giro di Mi è quello di Do# minore che si esegue effettuando con l’indice il barrè che schiaccia tutte le corde a partire dal quarto tasto. Il medio schiaccia la seconda corda al quinto tasto, mentre anulare e mignolo, posizionati entrambi posizionati al sesto tasto, schiacciano rispettivamente quarta e terza corda. La sesta corda non va suonata e quindi dopo aver posizionato la mano sinistra secondo la descrizione appena fornita si effettua un colpo deciso con la destra dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda in giù.
il terzo accordo del giro di Mi, è quello di Fa# minore, per suonare il quale bisogna effettuare con l’indice un barrè a schiacciare tutte le corde all’altezza del secondo tasto, mentre l’anulare abbassa la quinta corda al terzo tasto e il mignolo la quarta corda sempre al terzo tasto. In questo caso le corde vanno suonate tutte e sei.
Il quarto e ultimo accordo del giro di Mi è quello di Si7. Per poterlo eseguire nelle forma più semplice è necessario porre l’indice della mano sinistra sulla quarta corda al prima tasto, mentre il medio va posizionato in corrispondenza del secondo tasto sulla quinta corda, sullo stesso tasto l’anulare schiaccia la terza corda e il mignolo la prima corda.
La x posta sul diagramma che accompagna l’immagine sta ad indicare che la sesta corda non va suonata, mentre la seconda corda va suonata a vuota cioè libera. Dopo aver disposto le dita nella maniera appena descritta, con la mano destra, provvista di plettro, si deve dare un colpo deciso dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda.