In questa lezione ci occupiamo di un nuovo giro armonico, il giro di Fa, come sempre ne analizziamo struttura, fornendo le indicazioni su come eseguire in maniera corretta i singoli accordi che lo compongono.
Proseguendo nella trattazione dei giri armonici affrontiamo in questa sede il giro di Fa. Anche in questo caso, come in quello già visto del giro di Re, si tratta di una successione di accordi per eseguire la quale è necessario far ricorso allo spauracchio di ogni neofita della chitarra rappresentato dalla tecnica del barrè.
Questa tecnica per chitarra consiste nel formare virtualmente un nuovo capotasto sulla tastiera con un dito (solitamente l’indice) che schiaccia tutte le corde mentre con il resto dita si suonano normalmente le note. Il fatto di dover, tenendo fermo l’indice, articolare e allungare le altre dita è un compito che, sulle prime, potrà apparire complesso e di non facile gestione, tuttavia, come sempre accade nello studio di uno strumento, l’esercizio costante e la pratica saranno i migliori alleati per rendere tutto più agevole, consentendo di padroneggiare con semplicità questa come altre tecniche.
Riuscire ad acquisire questo aspetto tecnico, oltretutto, è un requisito richiesto a chiunque voglia approfondire lo studio della chitarra e passare e andare oltre un livello puramente amatoriale.
Come di consuetudine, facciamo precedere la trattazione specifica del giro di Fa da alcune nozioni base relative alla teoria, a partire da una definizione generale di giro armonico che è una successione e concatenazione di quattro accordi riferiti ad una particolare tonalità e strutturati secondo le leggi dell’armonia. Per ognuna delle dodici note della scala cromatica esistono altrettanti giri armonici. I giri armonici corrispondono agli accordi che si trovano sul I, II, V e VI grado della scala maggiore di riferimento. La successione secondo la quale vengono concatenati è la seguente:
1 – Accordo di I grado (di Tonica)
2 – Accordo di VI grado
3 – Accordo di II grado
4 – Accordo di V grado (di Dominante)
Per esemplificare quanto fin qui detto possiamo prendere come riferimento la scala di Do maggiore (DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI – DO), sul primo grado (la prima nota che si incontra) avremo il DO, sul sesto il LA min, sul secondo il RE min, sul quinto il SOL. Occorre precisare che, come spesso accade anche nella vita, la pratica si discosta dalla teoria, nel senso che non di rado si possono trovare le cosiddette sostituzioni di accordi che variano lo schema di base più sopra illustrato.
Come osserva Luca Ricatti: “Il senso di un giro armonico sta nel creare una tensione crescente, portarla all’apice (con l’accordo di dominante) e poi risolvere tornando all’accordo iniziale, che è privo di tensione (accordo di tonica). E così la sequenza può andare avanti all’infinito, in un gioco di oscillazione continua tra tensione e calma. Questo è molto utile a creare una dinamica “emotiva” in un brano musicale”. (cfr. lucaricatti.it)
Una caratteristica dei giri armonici e dunque anche del giro di Fa, consiste nel fatto che l’accordo del V grado non viene suonato nella sua forma maggiore ma come un accordo di settima e questo con il fine di dare maggior risalto alla concatenazione armonica tra V e I grado.
Andando a vedere più da vicino il giro di Fa, la successione di accordi che lo costituisce e formata da:
Fa maggiore (I grado)
Re minore (IV grado)
Sol minore (II grado)
Do7 (V grado)
Come già accennato in apertura, il giro di Fa necessita dell’utilizzo della tecnica del barrè che ricorre in ben due accordi, quello di Fa e quello di Sol minore. Vediamo ora come eseguire i singoli accordi, precisando che le indicazioni qui fornite si riferiscono agli accordi in prima posizione o nella posizione più comune.
Per eseguire l’accordo di Fa sarà necessario effettuare il barrè con il dito indice sul primo tasto schiacciando tutte le corde. Il dito medio va posizionato sul secondo tasto schiacciando la terza corda, mentre il dito anulare schiaccia la quinta corda sul terzo tasto, infine, il mignolo schiaccia la quarta corda sempre sul terzo tasto. Una volta che le dita della mano sinistra saranno posizionate nella maniera giusta con la destra si effettua un colpo deciso dall’alto verso il basso cercando di ottenere un suono pulito e armonioso.
Il secondo accordo del giro di Fa, quello costruito sul IV grado, è l’accordo di Re minore che si esegue schiacciando con l’indice la prima corda in corrispondenza del primo tasto mentre il medio abbassa la terza corda al secondo tasto e l’anulare la seconda corda all’altezza del terzo tasto. La quarta e la quinta corda suoneranno a vuoto, cioè libere, mentre la sesta corda non va suonata. Dopo avere sistemato la mano sinistra nella maniera appena descritta, si potranno far risuonare le corde con un colpo deciso dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda in giù.
Per suonare l’accordo di Sol minore è necessario effettuare con l’indice un barrè in corrispondenza del terzo tasto mentre l’anulare schiaccia la quinta corda sul quinto tasto e il mignolo, sempre al quinto tasto, abbassa la quarta corda. Le corde in questo caso vanno suonate tutte con un colpo deciso della mano destra, sempre dall’alto verso il basso.
L’ultimo accordo che compone il giro di Fa è quello di Do7, per eseguire il quale è necessario porre l’indice sulla seconda corda in corrispondenza del primo tasto mentre il medio schiaccia la quarta corda in corrispondenza del secondo tasto e l’anulare abbassa la quinta corda posizionato sul terzo tasto, il mignolo, infine, pigia la terza corda sempre sul terzo tasto.
La corda del Mi cantino dovrà suonare a vuoto, cioè libera, mentre la sesta non va suonata. Dopo aver posizionato le dita secondo la modalità appena descritta, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo le corde dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda in giù.
Dopo essersi esercitati sui singoli accordi, si potrà cercare di eseguire il giro di Fa suonandoli in successione e cercando di ottenere un suono legato e pulito.