Dedichiamo una seconda lezione alla tecnica del fingerstyle, mostrando altri pattern a compendio di quelli visti nella lezione precedente.
Come abbiamo visto il fingerstyle (letteralmente "stile [fatto] con le dita"), o fingerpicking (letteralmente "pizzicare con le dita"), è una tecnica usata per chitarra folk ed elettrica che consiste nel suonare le corde direttamente con le dita, senza uso di utensili intermedi quali il plettro.
L'approccio più canonico prevede di posizionare la mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Una tecnica alternativa consiste nel "preparare" il passaggio in anticipo ponendo le dita della mano destra sulle corde prima di suonare la nota. Questa modalità viene utilizzata soprattutto per l'arpeggio. Alcuni chitarristi appoggiano l'anulare vicino al ponte o al pickup della chitarra. Questo dito dovrebbe essere mantenuto dritto ma non rigido. Tenendolo in questa posizione il tono dello strumento risulta smorzato, per cui i più esperti preferiscono evitare di appoggiarsi al ponte ed usare solo la parte della superficie della chitarra.
Vediamo di seguito altri pattern a compendio di quelli visti nella lezione precedente.
Chiamiamolo arpeggio con 3 pizzichi simultanei. Si tratta di pizzicare la tonica col pollice e poi i 3 cantini vanno pizzicati in un blocco unico, ovvero tutti e 3 contemporaneamente.
Parola: "pa - imi".
Provate ad applicarlo a "When you say nothing at all" di Roanan Keating oppure a "A thousand years" di Christina Perri.
Chiamiamolo arpeggio fingerpicking mix. Adesso andremo appunto a mescolare l'ordine dell'utilizzo, finora sequenziale, delle dita, iniziando poi dall'indice e non dal pollice.
Parola: "ipiami".
Questo pattern può essere applicato alla canzone di James Blunt "Bonfire heart".
Fingerpicking Pattern 10: arpeggio percussivo
Andiamo un pochino più sul complicato, adesso che abbiamo preso dimestichezza con gli arpeggi e abbiamo sciolto le dita e vediamo quello che chiameremo arpeggio percussivo. La difficoltà in più, consiste nell'aggiungere appunto la percussione alla normale sequenza di arpeggio. Andiamo ad analizzarlo: si suoneranno la tonica e subito dopo i 3 cantini contemporaneamente come nell'arpeggio spiegato poco sopra (l'arpeggio con 3 pizzichi simultanei), ma si andrà ad aggiungere successivamente un colpo secco, percussivo quindi, alle corde. In tablatura quest'ultimo colpo secco lo andremo ad indicare con delle x. Praticamente si andrà a smorzare il suono appena prodotto dai 3 cantini suonati contemporaneamente. Praticamente si suona tonica col pollice, i 3 cantini tutti insieme "strappandoli" e poi col pugno semichiuso si approderà.
Ascoltate More than words degli Extreme, è suonata con questa tecnica e naturalmente potrete applicare questo pattern.
Parola: "pimax".
Si può applicare a Hélène di Roch Voisine.
Si può applicare a Photograph di Ed Sheeran (su ogni accordo ripetuto 2 volte).