Come migliorare l’hammer-on e il pull-off

In una lezione precedente abbiamo parlato delle principali tecniche chitarristiche, tra queste, abbiamo citato la tecnica dell’hammer-on e del pull-off, qui, vi forniamo alcuni consigli per eseguire al meglio queste due tecniche, che permettono di suonare più velocemente e in maniera più fluida lo strumento.

Prima di dare una definizione delle due tecniche, che ci rinfreschi la memoria, è utile sfatare il mito e precisare che essere estremamente veloce nell’esecuzione non necessariamente farà fare le cose per bene. Vale a dire che per andare veloce non è necessario che avere una pennata alternata fulminea e, cosa ancora più importante, plettrare proprio tutte le note che si vogliono suonare. In particolare, in generi come il blues la velocità è il risultato di una buona tecnica dei legati e di una buona coordinazione. Ad esempio, si può ottenere un fraseggio dinamico e pieno di sfumature intervallando plettrata alternata, legati e pennata ibrida, anche se si tratta sempre di scelte individuali dettate del gusto e dalle esigenze musicali di ogni singolo chitarrista.

Venendo alle definizioni generali ricordiamo che l’hammer-on (o "legato ascendente") è una tecnica chitarristica che permette di passare da una nota più bassa ad una più alta (solitamente della stessa corda) senza l'utilizzo della mano destra (si tratta di pizzicato a dita o tocco plettrato), ma premendo con il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente. Abbiamo così una prima nota suonata mediante la mano destra e la successiva legata alla precedente con l'aiuto della mano sinistra; questa tecnica è spesso seguita dal pull-off.

Il pull-off è una tecnica per chitarra che cosente di passare da una nota più alta ad una più bassa (della stessa corda) senza fare ricorso al plettro per farla suonare ma "strappando" o tirando letteralmente la corda verso il basso. Per realizzarla occorre premere a priori due tasti: quello della prima nota (in cui la corda verrà pizzicata dal plettro) e quello della seconda (la più bassa delle due che comincerà a risuonare con il rilascio del dito che premeva la nota più alta appena eseguita con l'aiuto del plettro). Generalmente si utilizza l'anulare per la prima nota e l'indice per la seconda.

Come migliorare i movimenti di esecuzione

Una volta compreso in cosa consistono le due tecniche, ci si può chiedere come è possibile migliorare i movimenti per ottenere maggiore velocità dinamica e controllo nel fraseggio. La risposta la si può troavere nei quattro consigli che seguono.

1. Le dita della mano sinistra devono essere posizionate perpendicolari alle corde: la sensazione che si deve avvertire e quella di suonare con la punta delle dita. Si deve cercare di prendere la corda circa 1mm sotto l’unghia restringendo quanto più possibile l’angolo tra corda e dito. In questo modo, si avrà più spazio per il pull-off, in particolare nelle corde centrali (II, III, IV, V), e si facilita il passaggio tra hammer-on e pull-off.

2. Ruotare lievemente la mano sinistra verso destra. È necessario tenere le dita della mano sinistra già posizionate sulle corde mentre si suona. Questo permette di accorciare i movimenti soprattutto per suonare con il 4° dito della mano sinistra. Se si parte tenendo la mano completamente a sinistra, sarà necessario fare un movimento decisamente più ampio per riuscire ad arrivare in tempo sulla tastiera ed eseguire questa tecnica.

3. Evitare di compiere movimenti troppo ampi. Come suggerisce la traduzione italiana del temine inglese, sappiamo che il secondo suono viene prodotto da un movimento percussivo sul tasto. Per fare questo tipo di movimento non è necessario prendere la rincorsa per ottenere una migliore riuscita della tecnica. È necessario allenarsi a rilassare le dita e ad eliminare i movimenti superflui, i quali tolgono precisione e affaticano la mano.

4. Far avvertire “lo scalino” quando si fa pull-off. L’errore in cui normalmente si incappa quando si ricorre alla tecnica del pull-off è quello di sollevare solo il dito del primo suono, lasciando semplicemente risuonare il secondo. La corretta esecuzione richiede, invece, che si strappi letteralmente il primo suono per far sentire il secondo. In questo modo si avvertirà come uno “scalino” sotto il dito con cui strappare e avere un attacco ottimale sulla nota che si va a far suonare con il legato discendente.

Come più volte sottolineato, all’inizio è utile esercitarsi molto lentamente, si può partire con un metronomo attorno ai 70bpm, per poi aumentare progressivamente a velocità, avendo sempre presente che, quest’ultima, è sempre figlia della precisione. Non bisogna mai corre ma piuttosto concentrarsi sulla corretta esecuzione della tecnica.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte articolo: https://blog.davidepannozzo.com/2018/10/01/4-consigli-utili-per-migliora...

 

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