L’accordo di Do o Do maggiore è uno dei più diffusi nell’ambito della musica pop e uno dei primi ad essere insegnati. In questo articolo ne approfondiamo la struttura, forniamo una grafica illustrativa e una spiegazione dell’esatta diteggiatura a partire dalla prima posizione e poi per i più esperti anche le varianti in terza e ottava posizione.
Riprendiamo le lezioni sugli accordi e affrontiamo in questa sede l’accordo di Do (C major chord nella notazione inglese). Si tratta di uno degli accordi di base della tecnica chitarristica e che permette di poter cominciare a strimpellare buona quantità di canzoni. Secondo molti, infatti, rappresenta l’accordo più comune che si possa trovare nelle musica pop.
Prima di affrontare, in concreto l’esecuzione dell’accordo di Do, è bene riprendere qualche concetto di teoria musicale. In termini generali, definiamo accordo un insieme di almeno tre note ad altezze diverse suonate contemporaneamente secondo un certo rapporto che viene rappresentato dalla sovrapposizione di due o più intervalli di terza. Questo significa che i suoni facente parte di un accordo sono sempre distanziati reciprocamente da un intervallo di terza maggiore o minore. Importante il concetto di simultaneità che distingue l’accordo dall’arpeggio, si parla di quest’ultimo, infatti, quando le stesse note vengono suonate in successione.
Questo aspetto della contemporaneità dei suoni determina anche il fatto che, non tutti gli strumenti possono suonare gli accordi, per il semplice motivo che non tutti gli strumenti musicali hanno caratteristiche tali da consentire loro di emettere più suoni contemporaneamente. Lo strumento ideale per eseguire gli accordi è proprio la chitarra che grazie agli accordi è in grado di produrre un suono più ricco e armonico.
L’accordo di Do viene chiamato anche di Do maggiore è composto dalle note Do, Mi, Sol ovvero il 1°, il 3° e 5° grado della scala di Do. L’accordo è costituito da un Sol, due Do e due Mi. La struttura dell’accordo di Do è la seguente:
Tonica (Do), Terza maggiore (Mi), Quinta giusta (Sol)
Come si può osservare nella immagine che precede, per poter eseguire nelle forma comune l’accordo di Do è necessario posizionare l’indice della mano sinistra sulla seconda corda al primo tasto mentre il medio schiaccia la quarta corda al secondo tasto e l’anulare, infine, schiaccia la quinta corda al terzo tasto. La prima e la terza corda suoneranno a vuoto, cioè libere, mentre la sesta corda, come illustra la x posizionata in corrispondenza nel diagramma che accompagna l’immagine, non va suonata.
Quindi una volta posizionate correttamente le dita come indicato, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo le corde dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda in giù. A questo link è possibile ascoltare come deve suonare l’accordo di Do
Un altro modo di suonare l'accordo di Do è in terza posizione. L'accordo inizia dal Do grave sul terzo tasto, motivo per cui questa si chiama accordo in terza posizione. Per eseguirlo è necessario posizionare l’indice sul terzo tasto della quinta corda (Do grave), mentre il medio va collocato sul quinto tasto della quarta corda (Sol), l'anulare sul quinto tasto della terza corda (Do) e infine, il mignolo sul quinto tasto della seconda corda (Mi alto).
Una volta posizionate correttamente le dita come indicato, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo le corde dall’alto verso il basso dalla quinta alla seconda corda escludendo la prima e la sesta corda.
Un modo un po' più stimolante di suonare l’accordo di Do maggiore, che si può provare una volta acquisita maggior dimestichezza con lo strumento, è usare un accordo di barrè in ottava posizione. Si chiamano accordi di barrè perché si utilizza un dito come una sorta di capotasto mobile, in questo caso specifico l’indice viene collocato a bloccare tutte le corde sull’ottavo tasto. Il medio va, invece, posizionato sul nono tasto della terza corda (Mi) e l’anulare e il mignolo schiacciano rispettivamente quarta e quinta corda sul decimo tasto. In questo ultimo caso vanno suonate tutte le corde dall’alto verso il basso.