La forza evocativa e di suggestione della narrativa di Jean Claude Izzo si nutre di un costante riferimento alla musica, le cui numerose e raffinate citazioni rappresentano un imprescindibile elemento di senso e creazione di un orizzonte poetico definito.
La scrittura di Izzo è ricca di echi, suggestioni, atmosfere e possiede una forza evocativa davvero unica, frutto della ricchezza di esistenza e di letteratura di cui lo scrittore è portatore.
Izzo non descrive quasi mai i personaggi, li rappresenta nel loro parlare, pensare e agire, e così li rende vivi e veri. Anche le sue descrizioni del paesaggio non sono mai oggettive, ma contengono un nucleo lirico, illuminate come sono dalla voce del protagonista-narratore. La sua scrittura appare densa di rimandi e in grado come poche di restituire sentimenti, sensazioni, umanità nel senso più ampio e vero, con una immediatezza davvero sorprendente.
Un contributo decisivo alla definizione di questo orizzonte lirico evocativo capace di illuminare in maniera carica di pathos il conflitto tra vita e morte, vero nucleo della narrativa di Izzo, è dato dalla musica.
Occorre sottolineare come all'interno dell'opera del romanziere francese scomparso nel 2000 a 55 anni, le numerose e puntuali citazioni di brani musicali, sempre accompagnate da titolo e nome dell’autore o esecutore, non rispondono mai ad un puro ed esteriore gioco citazionistico fine a se stesso, ma intessono e intrecciano la trama narrativa come elemento di senso imprescindibile e concorrono a tracciare il percorso drammaturgico in un originale e strettissimo rapporto di congiunzione e amplificazione semantica delle immagini letterarie.
In particolare, nella trilogia di Marsiglia, ciclo che fonda il cosiddetto noir mediterraneo, lo scrittore marsigliese narra delle vicende del protagonista Fabio Montale intessendo la sua scrittura di numerose e raffinate citazioni musicali capaci di spaziare dalla musica caraibica al flamenco, dai ritmi magrebini al rap dei giovani marsigliesi, dal blues al jazz, dal rock ai cantautori italiani come Paolo Conte e Gian Maria Testa (lo chançonnier piemontese è stato un suo amico e gli dedicherà, assieme a Stefania Nardini, un recital).
In particolare, nel primo romanzo della trilogia Casino Totale (titolo originale Total Khéops), il ritmo della narrazione segue da vicino quello della musica rap con riferimenti sia a delle band locali come i Massillia Sound System e gli IAM (curiosamente un loro brano musicale riprende il titolo originale dello scritto), ma trovano spazio riferimenti anche ad artisti di fama internazionale come il sempre amato e ascoltato dallo stesso Izzo Miles Davis.
Altri generi musicali sono poi ripresi in Chourmo come il rock e il jazz, che si alternano e si mescolano alla musica latina e a quella di derivazione franco – algerina di Lili Boniche per un crogiuolo di suoni che confermano l’atmosfera internazionale e multirazziale della città restituendoci nella scrittura tutto la sua complessità e densità umana.
Infine, il terzo romanzo Solea, che fin dal titolo cita un brano musicale di Miles Davis contenuto nel disco del 1960, Sketches od Spain. Con la Solea ci troviamo di fronte al palo che rappresenta il fulcro dell’arte flamenca. La parola solea deriva da soledad ovvero solitudine, questo ci fa capire che siamo davanti ad uno stile austero, interiore, profondamento malinconico, che è precisamente il mood che pervade la narrazione delle ultime vicende di Fabio Montale, che vive sulla sua pelle tutta la rabbia e il disincanto per questa vita che avrebbe potuto essere bella, per gli amori che non si sanno vivere.
Leggere Izzo, oltre ad una piacevole e fascinosa esperienza di lettura, si può rivelare, insomma, anche un interessantissimo viaggio di scoperta musicale.
Per coloro che non hanno ancora letto i romanzi del ciclo di Fabio Montale o che intendano riprenderne in mano i libri, può essere utile e intrigante dotarsi di una adeguata playlist (riportata di seguito) ricavata dalle citazioni dello scrittore marsigliese da accompagnare rigorosamente alle sue pagine per approfondirne, in questo modo, intensità e piani di lettura.
Entre Dos Aguas – Paco De Lucia
Santa Lucia – Enrico Caruso
Rouge – Miles Davis
Emmenez moi – Charles Aznavour
Rockin’ the republicans – Calvin Russel
Marseille la nuit – IAM
Disèm Fasèm – Massilia Sound System
Stir it up – Bob Marley & The Wailers
Un gelato al limone – Paolo Conte
Come di – Paolo Conte
Estate – Michel Petrucciani
Twenty years after – Astor Piazzola, Gerry Mulligan
On n’est pas des saints – Léo Ferré
Damn right, I’ve got the blues – Buddy Guy
Manteca – Dizzy Gillespie
Girl from the north country – Bob Dylan, Johnny Cash
Dos gardenias – Antonio Machin
Saeta – Miles Davis
So much trouble in the world – Bob Marley & The wailers
Maruzzella – Renato Carosone
Guaglione – Renato Carosone
Ana Fil Houb – Lili Boniche
Without a song – Sonny Rollins, Jim Hall
Rock me, baby – B.B. King
Your own laut baby to treat – Lightnin’ Hopkins
Chella llà – Renato Carosone
Garufa – Edmundo Rivero
Prose Combat – MC Solaar
Thunderbird – ZZ Top
Mambo terrifico – Mongo Santamaria
Out of this world – John Coltrane
Blues after hours – Pinetop Perkins
In a sentimental mood – Duke Ellington, John Coltrane
Zikr – Abdullah ibrahim, Johnny Dyani
La furie et la foi – Fonky Family
Lonesome road – Anita O’Day, Nat King Cole Trio
Ritals – Gianmaria Testa