Tonalità espansa e armonia post-tonale

Questa lezione analizza come Debussy, Scriabin, Bartók e Stravinskij abbiano destrutturato il sistema tonale tradizionale, aprendo nuove vie alla musica del XX secolo.

Tonalità espansa armonia post-tonale

Il XIX e XX secolo hanno visto un profondo cambiamento nella concezione della tonalità. In questa lezione, esploreremo come diversi compositori abbiano risposto alla necessità di nuove forme espressive, ampliando e destrutturando le regole dell'armonia tradizionale e creando linguaggi musicali unici. In particolare, vedremo come Debussy, Scriabin, Bartók e Stravinskij abbiano adottato approcci diversi per superare la rigidità del sistema tonale.

Claude Debussy e la tonalità espansa

  • Uso delle scale esotiche: Debussy si discosta dalla tonalità tradizionale utilizzando scale esatonali (come in Voiles), scale pentatoniche (evidenti in brani come Pagodes da Estampes) e modi antichi, che gli permettono di creare atmosfere sognanti e sfuggenti. L'abbandono della gravità tonale è evidente in opere come Prélude à l'après-midi d'un faune, dove la mancanza di una vera e propria tensione tonale genera un effetto fluttuante e ambiguo. Queste scale permettono di creare un linguaggio armonico non convenzionale che sfida il sistema tonale classico. L'abbandono della gravità tonale è evidente in opere come Prélude à l'après-midi d'un faune, dove la mancanza di una vera e propria tensione tonale genera un effetto fluttuante e ambiguo. Queste scale permettono di creare un linguaggio armonico non convenzionale che sfida il sistema tonale classico. Debussy utilizza anche relazioni per terze (armonie basate su triadi costruite in modo non diatonico) e accordi di nona sovrapposti, il che contribuisce alla creazione di texture sonore innovative e prive di funzionalità armonica tradizionale.
  • Accordi per colore e non per funzione: Debussy vede gli accordi più come strumenti di colore sonoro che come elementi funzionali di una progressione armonica. Ad esempio, in La cathédrale engloutie, Debussy utilizza accordi di nona, undicesima o accordi non risolti per evocare emozioni e atmosfere, piuttosto che per seguire regole di risoluzione. Un passaggio significativo si trova nelle battute iniziali, dove gli accordi vengono utilizzati per creare un senso di profondità e mistero, richiamando l'immagine della cattedrale sommersa. Questa pratica consente di ottenere un senso di sospensione e una maggiore libertà armonica. È importante sottolineare come il concetto di planing armonico (spostamento parallelo di accordi, spesso senza rispettare la funzione tradizionale) sia una delle tecniche fondamentali di Debussy per enfatizzare il colore sonoro. Ad esempio, in La cathédrale engloutie, Debussy utilizza accordi di nona, undicesima o accordi non risolti per evocare emozioni e atmosfere, piuttosto che per seguire regole di risoluzione. Questa pratica consente di ottenere un senso di sospensione e una maggiore libertà armonica. È importante sottolineare come il concetto di planing armonico (spostamento parallelo di accordi, spesso senza rispettare la funzione tradizionale) sia una delle tecniche fondamentali di Debussy per enfatizzare il colore sonoro.

Alexander Scriabin e la ricerca del mistico

  • Armatura cromatica e accordo mistico: Scriabin è noto per il suo uso dell'accordo mistico, un insieme armonico che non si basa su una funzione tonale tradizionale ma su un concetto più simbolico e filosofico. L'"accordo mistico" (ad esempio, nella Prométhée, Poème du feu) è costituito da una serie di quarte aumentate (Fa#-Si-Mi-La-Re-Sol#), che creano una struttura simmetrica e instabile. Questo accordo, noto anche come accordo di Prometeo, riflette le visioni filosofiche e mistiche di Scriabin, che cercava di creare una musica capace di esprimere una dimensione trascendentale. La costruzione dell'accordo è basata su un principio esatonale, dove l'armonia non segue le convenzioni tradizionali ma rappresenta un'esperienza sonora mistica e universale. Scriabin credeva che la musica potesse servire come ponte verso un'esperienza trascendente, e l'accordo mistico era il fondamento armonico per raggiungere questa visione. L'"accordo mistico" (ad esempio, nella Prométhée, Poème du feu) è spesso costruito come una serie di quarte aumentate (Fa#-Si-Mi-La-Re-Sol#), creando tensione e un senso di incompletezza che riflette la sua ricerca di una trascendenza mistica e filosofica. Questo accordo, noto anche come accordo di Prometeo, può essere interpretato come una costruzione esatonale o come un accordo simmetrico, e riflette una concezione armonica in cui l'armonia è libera da vincoli tonali tradizionali, aprendo la strada a relazioni basate sul colore e sul simbolismo piuttosto che sulla funzione.
  • Tonalità senza tono: Scriabin è tra i primi a esplorare una tonalità così espansa da sembrare quasi atonale, mescolando cromatismo estremo e armonie non convenzionali, creando così un linguaggio espressivo estremamente individuale. In lavori come la Sonata n. 9 (Messe Nera), Scriabin abbandona i centri tonali tradizionali per creare un'esperienza sonora in cui il cromatismo pervade ogni aspetto dell'armonia. Le sue ultime composizioni si basano fortemente sul cromatismo e su intervalli di quarta che creano ambiguità e tensione costante, generando un senso di "espansione infinita" del linguaggio armonico.

Béla Bartók e la fusione di tradizione e innovazione

  • Modi popolari e politonalità: Bartók è celebre per la sua fusione di elementi popolari con tecniche moderne. Bartók ha utilizzato una vasta gamma di modi popolari, come il modo frigio, il modo dorico e il modo lidio, che ha spesso combinato con tecniche più avanzate per creare un linguaggio unico. Un esempio significativo di questa fusione è rappresentato da opere come Mikrokosmos, una raccolta di pezzi che comprende elementi modali derivati dalla musica popolare ungherese e bulgara, oltre a tecniche innovative come la politonalità. L'uso dei modi diatonici e delle scale modali tratte dalla musica popolare dell'Europa dell'Est è alla base di molti suoi lavori, come la Musica per archi, percussioni e celesta. Questo approccio permette di creare una sonorità unica, in cui l'elemento popolare si combina con tecniche moderne come la politonalità e l'uso delle dissonanze. Bartók studiò e raccolse canti popolari, e questi influenzarono notevolmente il suo linguaggio musicale. Il suo uso della scala esatonale e del modo lidio spesso coesiste con la politonalità, una tecnica in cui diverse tonalità vengono usate simultaneamente per creare complessità armonica.
  • Simmetria e assi tonali: Bartók esplora la simmetria nelle strutture musicali, utilizzando intervalli come la quarta e la quinta, che diventano centri tonali ambigui e fluidi, dando origine a un senso di spazialità tonale molto aperta. Spesso fa uso dell'intervallo di tritono come elemento di destabilizzazione. Un esempio significativo è rappresentato dal Mikrokosmos, in cui la simmetria e l'uso di intervalli specifici creano architetture armoniche complesse e innovative. Bartók impiega anche il concetto di scala per tono intero e di simmetria asimmetrica, dove motivi intervallari vengono ripetuti ma trasposti in modo da creare strutture ambigue, con assi tonali mutevoli e non convenzionali.

Igor Stravinskij e la sovversione del sistema tonale

  • Politonalità e ritmi complessi: Stravinskij è noto per la sua rottura con le convenzioni tonali, come evidente ne La sagra della primavera. Ad esempio, l'Introduzione presenta diverse linee melodiche sovrapposte in tonalità differenti, mentre la Danza Sacrificale utilizza politonalità combinata con ritmi irregolari e accenti spostati, creando un senso di destabilizzazione e tensione dinamica. Utilizza politonalità, cioè la sovrapposizione di due o più tonalità diverse, creando così tensioni dinamiche molto forti. Ad esempio, la Danza Sacrificale contiene molteplici centri tonali simultanei, accentuati dall'uso di ritmi irregolari e complessi, che contribuiscono a una sensazione di destabilizzazione. Stravinskij è anche celebre per il suo uso della metrica irregolare e del ritmo additivo, in cui le suddivisioni temporali cambiano frequentemente per creare un effetto di instabilità.
  • Uso degli accordi come blocchi sonori: Stravinskij ha spesso trattato gli accordi come blocchi sonori, senza considerare il loro contesto funzionale tradizionale. Questo approccio è evidente in opere come Les Noces, dove gli accordi vengono utilizzati per il loro impatto timbrico e ritmico, piuttosto che per una progressione funzionale. In Les Noces, gli accordi vengono giustapposti in modo percussivo e ripetitivo, creando una sensazione di blocchi armonici che si contrappongono, invece di seguire la logica di tensione e risoluzione tipica dell'armonia tonale. Questo differisce dalla funzione tradizionale in cui gli accordi hanno un ruolo di collegamento e risoluzione armonica; in Les Noces, l'obiettivo è più timbrico e ritmico, contribuendo all'energia propulsiva dell'opera. Gli accordi vengono giustapposti per creare effetti di contrasto piuttosto che per risolvere tensioni armoniche tradizionali. Questo approccio è evidente in opere come Les Noces, dove gli accordi vengono utilizzati per il loro impatto timbrico e ritmico, piuttosto che per una progressione funzionale. L'uso di cluster e la sovrapposizione di accordi politonali in brani come Sinfonia di Salmi rappresentano esempi del modo in cui Stravinskij destruttura il contesto tonale e armonico tradizionale.

Espansione, distruzione o trasformazione?

Il percorso di questi compositori ci mostra diverse possibilità di evoluzione della tonalità: da una espansione dei limiti tonali (Debussy e Bartók), a una sua quasi distruzione o sostituzione (Scriabin e Stravinskij). In tutti i casi, il linguaggio armonico si è evoluto per rispondere alle esigenze espressive e artistiche del XX secolo, aprendo nuove strade verso la libertà e l'innovazione musicale.

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