Si definisce scala cromatica la scala musicale che comprende tutti i suoni possibili di un sistema; in quello moderno in particolare, basato sul temperamento equabile, la scala cromatica è definita dalla successione di 12 semitoni contigui. Con altri sistemi, sia non occidentali, sia sperimentati da autori contemporanei come Hàba, Ives e altri, oltre alla musica elettronica, è possibile utilizzare scale cromatiche costruite da terzi, quarti, sesti di tono ecc.
Una ottava delle scala cromatica è composta, quindi, da dodici suoni più la ripetizione del primo. La distanza che intercorre tra i singoli suoni contigui, che compongono la scala cromatica, è il semitono, intendendo con questo termine l’intervallo più piccolo tra due note.
Diversamente da quanto avviene nella scala diatonica che è composta da una successione ordinata di toni e semitoni, la scala cromatica è composta esclusivamente di semitoni cromatici (l'intervallo che passa fra due suoni consecutivi dello stesso nome di cui uno alterato, ad esempio Re♭ e Re) caratteristica che spiega anche il nome della scala. La scala cromatica può essere suonata a partire da qualsiasi nota e sulla tastiera del pianoforte, ad esempio, si esegue suonando tutti i tasti in successione sia i tasti bianchi sia i tasti neri secondo un ordine di altezza.
La scala cromatica si dice ascendente quando procede dai suoni più gravi a quelli più alti e discendente quando, al contrario, procede dai suoni più alti verso i più bassi.
Una sequenza di scala cromatica ascendente è: DO, DO#, RE, RE#, MI, FA, FA#, SOL, SOL#, LA, LA#, SI.
Una sequenza di scala cromatica discendente è: DO, SI, SIb, LA, LAb, SOL, SOLb, FA, MI, MIb, RE, REb.
Come si può notare dalla sequenze sopra riportate, quando si ha una scala cromatica ascendente cioè, come appena visto, quando si sale dalle note più basse verso quelle più alte spostandosi da sinistra verso destra sulla tastiera del pianoforte, i tasti neri si chiamano diesis; quando, al contrario si ha una scala cromatica discendente e cioè si scende dalle note più alte alle più basse spostandosi da destra verso sinistra sulla tastiera del pianoforte, i tasti neri si chiamano bemolle.
Nella scala cromatica vi sono cinque suoni omologhi cioè note che in virtù dell’effetto delle alterazioni hanno suono identico e nome differente e sono: DO# = REb, RE# = MIb, Fa# = SOLb, SOL# = Lab, LA# = SIb.
Nella pratica musicale la scala cromatica non viene mai utilizzata nella sua estensione completa se non in quei rari casi in cui si voglia riprodurre l’effetto di un glissando utilizzando degli strumenti che non sono in grado di modulare con continuità i suoni o nella musica dodecafonica dove si fa ricorso alla scala cromatica nella sua interezza all’interno della costruzione di una serie.
Un esempio a noi vicino di utilizzo di scala cromatica è la melodia dell’assolo di chitarra di Hotel California degli Eagles basata sulle note cromatiche discendenti Si / La♯ / La / Sol♯ / Sol / Fa♯.
Altro esempio di utilizzo in ambito pop di scala cromatica non legato alla melodia è l’intro di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin basata sulla progressione di accordi La− / Fa7+ con il basso che esegue la linea cromatica discendente, LA, LAb, SOL, SOLb, FA.