L’attacco iniziale di una composizione si può presentare attraverso diverse tipologie ritmiche determinate dalla diversa disposizione degli accenti all’interno di una battuta. In questo senso si possono distinguere tre tipologie fondamentali di ritmo dette rispettivamente ritmo tetico, anacrustico o acefalo. In questa lezione approfondiamo le diverse caratteristiche di queste tre tipologie di ritmo, spiegandone il significato musicale.
L’ictus, termine che deriva dal greco e significa letteralmente colpo, in musica indica l'accento forte della battuta musicale. L’ictus è uno degli aspetti caratteristici di una frase musicale e può essere iniziale e finale. Per quanto attiene i ritmi iniziali, in base alla diversa collocazione degli accenti all’interno della battuta si possono distinguere tre tipologie fondamentali: un ritmo tetico, uno anacrusico e un ritmo acefalo. Vediamo ora più in dettaglio queste diverse tipologie.
L'aggettivo tetico deriva dal greco tesis accento forte (battere); pertanto, un ritmo viene definito tetico quando il suo inizio coincide col battere. In altre parole, si ha un ritmo tetico quando la battuta iniziale è completa nei suoi valori ritmici e prende avvio sulla prima pulsazione della prima battuta corrispondente con l’accento naturale della battuta.
Il termine anacrusi deriva dal greco anacrusis (letteralmente spingere in alto) ed è dedotto dalla terminologia della poesia, dove si riferisce a quelle le sillabe che precedono la serie ritmica del verso. In musica è detto in relazione all’inizio di una composizione quando la prima battuta non è compiuta nel suo valore ritmico presentando un frammento che introduce musicalmente l’accento forte sulla seconda battuta, la prima completa. Detto più brevemente, si ha ritmo anacrustico quando la frase musicale inizia in levare. In pratica, significa tagliare la parte iniziale della prima battuta di un brano. Di norma, ma non sempre, l'ultima battuta del brano ha la durata uguale a quella tagliata dalla prima, in modo che nel brano si completino.
Il termine acefalo deriva dal greco akefalos, che significa letteralmente senza testa e in musica designa un ritmo che inizia con una pausa in corrispondenza del tempo forte. Quindi un ritmo acefalo o tetico decapitato si verifica quando la prima battuta, completa dal punto di vista dei suoi valori ritmici, presenta una pausa nel movimento forte, il primo, mentre la prima nota si trova sul tempo debole successivo.
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