In questa lezione approfondiamo il rigo musicale di cui tracciamo un breve profilo storico, fornendo gli elementi di base per poter interpretare il significato della disposizione delle figure musicali che rappresentano le singole note all’interno del pentagramma.
Per rigo musicale si intende un sistema di linee orizzontali e parallele che serve a determinare, attraverso l’introduzione di segni specifici come le chiavi, l’altezza assoluta delle note. Il rigo musicale universalmente utilizzato oggi è quello costituito da cinque linee orizzontali parallele divise dai quattro spazi detto anche pentagramma (πέντα, penta cinque e γράμμα, gramma, scrittura, lettera).
Originariamente si segnava solo una linea in corrispondenza di una nota che permetteva di individuare l’altezza relativa di tutte le altre. In seguito, vennero aggiunte via via altre tre linee e questo sistema venne codificato da Guido D’Arezzo, rimanendo legato al canto gregoriano. La musica polifonica, soprattutto quella a tastiera del XV e XVI secolo, usò righi di sei, sette, fino a tredici linee, mentre l’uso del pentagramma, introdotto da Ugolino da Forlì tra il 1430 e il 1440, divenne comune agli inizi del XVII secolo.
All’inizio del rigo musicale si suole collocare la chiave, la quale, fissando una nota in una data posizione, determina automaticamente tutte le altre. Di conseguenza, la disposizione delle singole note sul pentagramma varia a seconda della chiave, che prende questo nome proprio perché rappresenta la chiave interpretativa per capire come leggere correttamente le note nei diversi spartiti. Complessivamente esistono ben sette chiavi musicali, la chiave di violino, la chiave di Fa che contiene due sottochiavi, quella di basso e quella di baritono e la chiave di Do (che è una chiave "antica") che contiene altre 4 sottochiavi, quella di soprano, mezzosoprano, contralto e tenore. Ognuna delle chiavi indica la posizione di una diversa nota: dove poggia il riccio della chiave di violino si trova il Sol (secondo rigo), in mezzo ai due puntini delle chiave di basso si trova il Fa (quarto rigo), al centro del simbolo della chiave di contralto c’è il Do (terzo rigo).
Per le note che per la loro altezza si collocano al di fuori del rigo musicale si ricorre ai tagli addizionali, ovvero tratti di linea che, posti al di sotto o al di sopra del pentagramma, ne costituiscono delle immaginarie linee supplementari. Quando questo rigo immaginario attraversa il pallino della nota è detto taglio in faccia, quando passa sopra la nota collocata nella parte sottostante del pentagramma, o sotto la nota se essa è ubicata sopra il rigo musicale, è detto taglio in gola.
Un insieme di righi musicali sovrapposti che necessitano di una lettura contemporanea da parte del direttore d’orchestra o dal singolo musicista, come ad esempio per il pianista, viene detta accollatura.
Ci sono una serie di aspetti fondamentali per un’esecuzione che trovano sul rigo musicale una loro precisa collocazione e modalità di scrittura.
Uno di questi aspetti basilari che devono trovare adeguata rappresentazione sul rigo musicale è la Durata. Le note, infatti, si differenziano non solo per l’altezza, ma anche per la durata. Le indicazioni relative a questo fattore sono precisamente quelle che ad un osservatore privo di nozioni di teoria musicale rischiano di tramutare il rigo musicale in un indecifrabile geroglifico. In realtà, si tratta di segni convenzioni che servono, al contrario, a rendere immediatamente evidente la durata di una nota. Ecco che quindi sul rigo musicale la nota è segnata con pallini bianchi o neri seguiti da aste e bandierine
L'unità di misura fondamentale per esprimere la durata musicale è l'intero (4/4) di cui esistono diversi sottomultipli. Quindi avremo:
Semibreve 4/4 rappresentata da un cerchietto bianco
Minima 2/4 rappresentata dal cerchietto bianco con gambo
Semiminima 1/4 rappresentata dal cerchietto nero con gambo
Croma 1/8 rappresentata da cerchietto nero con gambo e cediglia
Semicrona 1/16 rappresentata da cerchietto nero con gambo e due cediglie
Biscroma 1/3 rappresentata da cerchietto nero con gambo e tre cediglie
Semibiscroma 1/64 rappresentata da cerchietto nero con gambo e quattro cediglie
Esiste poi anche una nota che vale il doppio detta Breve rappresentata in tre modi diversi ma assai rara nella scrittura sul pentagramma.
Altra notazione fondamentale all’interno del rigo musicale è l’indicazione della durata del silenzio o per essere più precisi la Pausa.
La pausa ha una funzione importante quanto quello delle note esprimendo il momento in cui il suono si arresta nel fluire del tempo musicale manifestando in questo modo un respiro, un’esitazione, la dinamica ritmica o la naturale conclusione di un brano.
Dunque, anche la pausa deve essere misurata secondo lo stesso principio di misurazione di durata delle note. Ad ognuna delle note appena ricordate corrispondono nel rigo musicale altrettante pause.
Semibreve, durata 4/4
Minima 2/4
Semiminima 1/4
Croma 1/8
Semicrona 1/16
Biscroma 1/3
Semibiscroma 1/64
Altro elemento importante è rappresentato dalla Misura o Battuta ovvero l'insieme di valori compresi tra due linee verticali poste sul rigo musicale e chiamate stanghette.
Può essere binaria o ternaria a seconda che contenga due o tre dei valori assunti come unità di base (ad esempio binaria è la battuta in due quarti avendo assunto la misura di un quarto, ternaria la battura in tre quarti avendo assunto come unità di base il quarto); semplice a seconda che l’unità di misura sia assunta di per sé o composta quale multipla di una sua suddivisione (ad esempio, una battuta in quattro quarti vale una battuta binaria dove ciascun tempo è composto da due quarti).Più rare le battute in cinque o sette tempi.
Come abbiamo detto, la chiave musicale più utilizzata è quella di Sol. Possiamo vedere, in concreto, come sono disposte le note in questa chiave
Distinguendo tra righe e spazi possiamo individuare:
Prima riga: Mi;
Seconda riga: Sol;
Terza riga: Si;
Quarta riga: Re;
Quinta riga: Fa.
Primo spazio: Fa;
Secondo spazio: La;
Terzo spazio: Do;
Quarto spazio: Mi.
Tagli addizionali sopra il rigo musicale
Prima lineetta: La;
Seconda lineetta: Do;
Terza lineetta: Mi;
Quarta lineetta: Sol;
Quinta lineetta: Si.
Primo spazio: Sol;
Secondo spazio: Si;
Terzo spazio: Re;
Quarto spazio: Fa;
Quinto spazio: La.
Tagli addizionali sotto il rigo musicale
Prima lineetta: Do;
Seconda lineetta: La;
Terza lineetta: Fa;
Quarta lineetta: Re.
Primo spazio: Re;
Secondo spazio: Si;
Terzo spazio: Sol;
Quarto spazio: Mi;