Originario della Francia del periodo barocco, il minuetto che sia il movimento di una sonata, la danza di una suite, un pezzo a sé stante, o il tempo di una sinfonia, è una forma musicale che ricorre con una certa frequenza nel repertorio classico e ogni musicista nel suo percorso, prima o poi, deve fare i conti con essa.
Il minuetto è una danza in 3/4 di origine popolaresca, il suo nome deriva dal francese “pas menu”, letteralmente “piccolo passo”. Introdotta da Lully alla corte di Luigi XIV nel secolo XVII finì per sostituire i precedenti tipi di danza quali la corrente e la pavana, imponendo un nuovo stile di ballo molto aggraziato, che ebbe subito grande fortuna in tutta Europa.
Fu accolta nell’opera e nel balletto, sempre per merito di Lully e passò, quindi, nella musica strumentale, dapprima nella suite poi nella sinfonia e nella forma sonata. Haydn la consacrò quale terzo e penultimo tempo della sinfonia, rendendola più mossa e brillante e Beethoven la trasformò, infine, in uno scherzo, portandola ad un tempo decisamente vivace.
Dalla forma di danza originaria, caratterizzata da un ritmo ternario con uno schema nel definito, il minuetto si è evoluto nel corso del tempo in maniera significativa. Lo schema formale dei primi minuetti del periodo barocco, come ad esempio il celeberrimo minuetto in Sol minore inizialmente attribuito a Bach e recentemente a Christian Petzold, prevedeva una struttura bipartita (AB). Il minuetto si componeva di due sezioni:
la prima sezione A composta da due fasi simili, una con l’esposizione del tema con cadenza finale nella tonalità d’impianto e un’altra con il tema variato da una cadenza finale in una tonalità vicina;
la seconda sezione B fa da contrasto essendo melodicamente diversa e con un procedimento armonico inverso, ovvero parte dalla tonalità vicina per arrivare alla tonica.
Come già detto, il minuetto divenne una forma musicale molto diffusa che entrò nello schema delle composizioni del classicismo come sonate e sinfonie. Sarà proprio il classicismo a elaborare la forma tripartita (ABA) composta dal minuetto vero e proprio, una parte centrale d’andamento più moderato e melodicamente più distesa, detta trio (così denominato perché in origine affidato a tre strumenti solisti un fagotto e 2 oboi), infine la ripresa e la ripetizione della prima parte.
La forma tripartita del minuetto è quadritematica, con la sezione principale A che contiene due temi e quella centrale B del trio che ne contiene gli altri due. Inoltre, ciascuna delle tre sezioni (minuetto-trio-minuetto) prevede la ripetizione (ritornello) anche se in ambito non funzionale alla danza l'ultima esposizione della A spesso non è ritornellata. Tale forma tripartita e ripetuta è stata mantenuta integralmente nello scherzo, erede del minuetto all'interno delle grandi forme musicali.
Forma dalle radici antiche, il minuetto deve al fatto di essere una danza una certa ridondanza formale, cui il genio musicale di diversi compositori è riuscito, pur nelle apparenti limitazioni della rigidità strutturale, a conferire una grande varietà di melodie originali e cariche di fascino, ne è un esempio il minuetto della Sinfonia n.40 K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart.