Gradi di affinità

Continuiamo le nostre lezioni sulla modulazione e, dopo il suono caratteristico, introduciamo il tema dei gradi di affinità tra le tonalità, vedendo da vicino le diverse classificazioni in funzione della loro vicinanza al circolo delle quinte.

 

gradi di affinità

Le varie affinità tra le tonalità vengono classificate in 4 modi, stabilendo i vari gradi in funzione della loro vicinanza nel circolo delle quinte; quindi avremo:

affinità di 1ª grado: quando due tonalità differiscono tra loro per un'alterazione in più o in meno come Do maggiore e Sol maggiore o Do maggiore e Fa maggiore (tonalità vicine);

affinità di 2ª grado: quando due tonalità differiscono tra loro per due alterazioni in più o in meno come Do maggiore e Re maggiore o Do maggiore e Sib maggiore;

affinità di 3ª grado: quando due tonalità differiscono tra loro per tre alterazioni in più o in meno come Do maggiore e La maggiore o Do maggiore e Mib maggiore; questo è anche il caso che avviene tra tonalità con nome uguale ma modo diverso come Do maggiore e Do minore;

affinità di 4ª grado: sono tutte quelle che non rientrano nei tre casi precedenti come Do maggiore e Fa# maggiore o Do maggiore e Reb maggiore.

 

Affinità di 1ª grado

Per modulare da una tonalità all'altra che si trovi con la prima in affinità di 1ª grado si usa far sentire un accordo che contenga uno o più suoni caratteristici; generalmente è l'accordo di 7ª di dominante della nuova tonalità.

Esempio in Do maggiore:

gradi di affinità

In rosso nel pentagramma sono evidenziati i suoni caratteristici.

Si usa addolcire il passaggio con l'inserimento di una formula di cadenza perfetta che di solito è II-V-I specialmente nel caso in cui l'accordo di dominante ha ben 2 suoni caratteristici, come nell'esempio della modulazione tra Do maggiore e Mi minore:

gradi di affinità

Affinità di 2ª grado

Per modulare da una tonalità all'altra che si trovi con la prima in affinità di 2ª grado si interpretano in modo diverso gli accordi comuni tra le due tonalità.

Esempio tra Do maggiore e Re maggiore:

gradi di affinità

Nella prima colonna in alto abbiamo l'armonizzazione della scala di Do maggiore, nella seconda quella di Re maggiore.

Le coppie di accordi rossi e verdi sono gli accordi in comune: Mi minore e Sol maggiore, ma cadono su gradi diversi nelle due armonizzazioni.

Basterà quindi interpretare uno dei due accordi come se lo si pensasse nella nuova tonalità usando le formule di cadenza.

Esempio di passaggio da Do maggiore a Re maggiore:

gradi di affinità

Per questa tecnica vale sempre la regola di realizzare la cadenza perfetta della nuova tonalità, sia maggiore che minore, sia provenendo da una tonalità maggiore che da una minore.

 

Affinità di 3ª grado

In Do maggiore/La minore le tonalità in affinità di 3ª grado sono La maggiore/Fa# minore e   Mib maggiore/Do minore.

Quindi in affinità di 3ª grado a Do maggiore c'è anche Do minore e a La Minore c'è anche La maggiore.

Questi verranno interpretati come “porte di passaggio” per modulare visto che passare da un accordo maggiore al suo minore (non relativo ma che abbia lo stesso nome: Do maggiore/Do minore) si può fare direttamente, senza passaggi ulteriori, essendo piacevolissimo l'effetto (gli accordi relativi hanno due suoni su tre in comune); ovviamente come detto sarebbe meglio confermare la nuova tonalità con formule di cadenza, se non si vuole dare solo uno stampo passeggero al passaggio armonico.

Una volta passati in La maggiore da La minore (o da Do maggiore a Do minore), potremmo raggiungere anche Mib maggiore (relativa di Do minore) e Fa# minore (relativa di La maggiore).

Potremmo andare oltre dicendo che, dopo aver raggiunto Mib maggiore e Fa# minore potremmo raggiungere con i sistemi già visti, le loro tonalità vicine:

Lab maggiore/Fa minore, Sib maggiore /Sol minore, Mi maggiore/Do# minore, Re maggiore/Si minore.

Mi maggiore/Do# minore e Lab maggiore/Fa minore hanno rispettivamente 4 diesis e 4 bemolli in chiave e possono essere quindi raggiunte anche da tonalità in affinità di 3ª grado.

Esempio: da Do maggiore a Do# minore

gradi di affinità

Il passaggio da Do maggiore a La minore e da La maggiore a Fa# minore potrebbe avvenire anche creando cadenze perfette tra di loro; il passaggio da La minore a La maggiore avviene in modo diretto, ma anch'esso potrebbe essere preparato da una formula di cadenza perfetta.

Il tutto potrebbe anche essere riassunto nella seguente ulteriore soluzione: per il principio delle transizioni, l'accordo di Do maggiore ha in comune con l'accordo di Lab maggiore una nota (Do), quindi si può passare da una all'altra (anche senza cadenza perfetta), ma Lab maggiore è omofona di Sol# maggiore, perciò, pensando l'accordo come Sol# maggiore e mettendogli la 7ª minore, lo trasformeremo nell'accordo di 7ª di dominante di Do# minore:

gradi di affinità

Le note in comune tra il primo accordo ed il secondo sono Do e Si# (suoni omofoni).

In questo caso abbiamo realizzato un passaggio tra due tonalità in affinità di 4ª grado.

 

Affinità di 4ª grado

Per affinità di 4ª grado si intendono le affinità che hanno due tonalità distanti tra di loro di più di 3 alterazioni, quindi 4, 5,6 e 7.

Per fare un esempio, Do maggiore e La minore hanno come tonalità in affinità di 4ª grado:

Mi maggiore/Do# minore e Lab maggiore/Fa minore (4 alterazioni);

Si maggiore/Sol# minore e Reb maggiore/Sib minore (5 alterazioni);

Fa# maggiore/Re# minore e Solb maggiore/Mib minore (6 alterazioni);

Do# maggiore/La# minore e Dob maggiore/Lab minore (7 alterazioni).

Si possono creare delle modulazioni tra di esse seguendo 2 sistemi (tra i più usati):

la cadenza perfetta e cadenza evitata nel modo minore armonico;

le transizioni;

La cadenza perfetta e la cadenza evitata saranno viste nello specifico nella quarta e ultima lezione dedicata alla modulazione, le transizioni sono state affronatate in precedenza, sempre nell'ambito delle nostre lezioni di teoria musicale.

 

 

 

 

Fonte articolo: https://corsodimusica.jimdofree.com/seconda-parte-corso/la-modulazione-i...

 

 

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