In questa lezione forniamo una rapida definizione di due termini ricorrenti nella terminologia musicale, ovvero frase e motivo e cerchiamo di distinguerne il significato per consentirne una migliore comprensione.
In termini generali definiamo motivo un elemento musicale semplice caratterizzato (ritmicamente, melodicamente ecc.) e avente funzione tematica nella composizione in cui ricorre. In altre parole, definiamo motivo in musica una qualsiasi combinazione ricorrente di note e/o ritmi, che il compositore utilizza come elemento costitutivo della costruzione di una determinata composizione.
Un motivo può essere uno schema di note, come in questo brano scritto da Carl Czerny:
Il motivo, in questo caso, è il seguente:
Czerny usa il motivo dappertutto, anche capovolgendolo (misure 5 e 6). Come detto, i motivi possono anche essere ritmici. In molti casi, sono una combinazione di note e ritmo.
Uno dei motivi più famosi della storia della musica è quello che nelle intenzioni del suo autore avrebbe dovuto incarnare il destino che bussa alle porte, la sequenza di quattro note che apre la Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven:
Qui, il motivo sono sia le altezze (il terzo discendente) che il ritmo (breve-breve-breve-lungo).
Nella sinfonia Beethoven riprende solo la componente delle altezze del motivo. In seguito, il compositore tedesco fa ricorso al solo motivo ritmico, senza le terze, nei timpani.
Si definisce frase la parte di una linea melodica individuata come articolazione di una parte più ampia detta periodo. Può essere suddivisa, a sua volta in semifrasi. Nella teoria musicale, dunque, una frase è un raggruppamento di motivi o nuclei melodici di senso musicale compiuto.
Per quanto la musica rappresenti un’arte astratta e, di conseguenza, non perfettamente assimilabile alla lingua, tuttavia, il parallelo con essa aiuta a comprenderne la funzione. Se le note sono lettere e i motivi sono parole o loro combinazioni, le frasi rappresentano, per l’appunto, l’omologo musicale delle frasi all’interno di un discorso.
La dimensione e la struttura delle frasi variano secondo l’epoca e lo stile del compositore; la frase considerata scolasticamente regolare (4+4 battute) si colloca nella seconda metà del Settecento. La sua conclusione è generalmente sancita da una cadenza. Nella comune pratica musicale moderna le frasi hanno una durata tipica di otto misure, ma, a seconda dei periodi storici, possono essere anche di quattro misure. Più frasi compongono un periodo musicale, che terminerà con una cadenza.