In questa lezione di teoria affrontiamo l’aumentazione e la diminuzione, due tecniche che, applicate ai valori temporali delle note o agli intervalli, consentono di variare e trasformare una melodia.
L'aumentazione e la diminuzione sono due tecniche musicali utilizzate dai compositori per sviluppare/variare una melodia. Vediamole da vicino singolarmente
L'aumentazione è l'allungamento dei valori temporali delle note di una melodia. Viene indicato come un dispositivo che aggiunge dignità e imponenza e i compositori fanno ricorso a questa tecnica per portare "maestosità" o "climax" alla fine di una sezione o di un pezzo.
Come si può vedere nell’esempio riportato sopra, la melodia di apertura utilizza 6 note da un quarto (semiminime) seguite da una semiminima (minima). Successivamente vengono ripetute le stesse altezze, ma le lunghezze delle note vengono raddoppiate in 6 mezze note (minime) e una nota intera (semibreve). Questo allungamento della lunghezza delle note è chiamato per l’appunto aumentazione ritmica.
Il procedimento opposto a quello appena descritto è rappresentato dalla diminuzione, che consiste nell’accorciamento dei valori temporali delle note di una melodia. Questa tecnica porta spesso un accresciuto senso di "urgenza" o "tensione" alla musica.
In questo esempio la melodia di apertura utilizza nuovamente 6 note da un quarto (minime) seguite da una semiminima (minima). Le stesse altezze vengono quindi ripetute, ma questa volta le lunghezze delle note vengono dimezzate in 6 note da un ottavo (crome) e una semiminima (semiminima). La melodia viene ripetuta ancora e le note vengono nuovamente dimezzate in lunghezza per essere 6 note da un sedicesimo (semicrome) e una nota da un ottavo (croma). Questo viene poi ripetuto di nuovo per produrre 6 note da trenta secondi (semicroma) e una nota da un sedicesimo (semicroma). Questo processo di accorciamento della durata delle note è chiamato diminuzione ritmica.
La forma più comune di aumentazione e diminuzione è l'allungamento e l'accorciamento delle lunghezze delle note. Tuttavia, i compositori utilizzano anche una tecnica che aumenta la dimensione degli intervalli della melodia.
La melodia riportato nell’esempio ha un intervallo di quinta perfetta tra il Do e il Sol nella prima battuta. Nella ripetizione della melodia, si può vedere che l'intervallo è stato aumentato a una decima maggiore (tra il Do e il Mi un'ottava più alta). Ciascuno degli intervalli successivi è anch'esso allungato (nella melodia iniziale gli intervalli sono di seconda maggiore, mentre nella ripetizione della melodia hanno una terza minore aumentata). Questo processo è chiamato aumentazione intervallare.
Nella diminuzione intervallare il processo è inverso:
Nell'esempio sopra, l'intervallo di apertura di una quinta perfetta è stato ridotto a una terza maggiore nella ripetizione. L'intervallo successivo di seconda maggiore è stato ridotto a seconda minore nella ripetizione.
Le tecniche di aumentazione e diminuzione intervallare sono mezze molto efficaci per portare varietà e sviluppo alle idee melodiche di un brano.