Victor Borge tra genialità musicale e travolgente umorismo

Nato a Copenaghen nel 1909, Victor Borge (scomparso nel 2000) nelle esibizioni alternava monologhi a scherzi in musica e sprazzi di autentico pianismo classico: repertorio di grande spessore artistico che vogliamo omaggiare ripercorrendo alcune delle sue performance divenute degli autentici classici.

 

Victor Borge

"L'unica cosa utile che Chopin ha scritto è il Valzer di un minuto. Ogni mattina prima di colazione porto il mio piano in cucina, suono il valzer tre volte, e le mie uova sono cotte". Nato come concertista, anche se ben presto sviluppò uno stile che avrebbe combinato la commedia con la musica classica, il talento musicale di Victor Borge fu spesso oscurato dal suo esilarante senso dell'umorismo: "La risata è la distanza più breve tra due persone", amava ripetere. Due vocazioni, in realtà, non esclusive ma complementari e tratto distintivo della genialità di questo anomalo musicista definito dal Washington Post "il pianista più divertente della Terra".

Nato col nome Børge Rosenbaum fu la madre a insegnargli i primi rudimenti di pianoforte quando aveva tre anni, e fu presto evidente che era un prodigio. Le sue doti gli valsero una borsa di studio al Conservatorio di musica di Copenaghen, dove inziò i suoi studi musicali proseguiti successivamente a Vienna e Berlino. Børge Rosenbaum, dopo aver iniziato una carriera da pianista da concerto, scoprì il suo talento per la commedia e la sua capacità di rispettare la musica mentre irrideva la pomposità spesso presente nel mondo dei musicisti.

Nel 1940 i nazisti occuparono la Danimarca, Borge, di famiglia ebraica e noto per la sua irriverente satira su Hitler, in tournée in Svezia, non rientrò in patria ma fuggì in Finlandia. Da lì, partì per l’America a bordo dell’ultima nave passeggeri neutrale, arrivando negli Stati Uniti con soli venti dollari e la sua arte. Sebbene Børge Rosenbaum non parlasse una sola parola d'inglese, riadattò i suoi spettacoli per il pubblico statunitense, imparando l'inglese guardando a ripetizione gli stessi film in una sala cinematografica.

Cambiò il suo nome in Victor Borge e nel 1941 cominciò a lavorare nello show della radio di Rudy Vallee, ma fu presto assunto da Bing Crosby per il suo Kraft Music Hall. Da allora divenne tutto più semplice per Borge che nel 1942 vinse il premio per il Miglior Artista Esordiente alla Radio. Seguirono numerose esibizioni in televisione e teatro e la nascita del suo spettacolo dal titolo Comedy in Music diventato lo spettacolo personale più longevo nella storia del teatro con 849 rappresentazioni, un'impresa che gli valse l’inserimento nel Guinness dei primati.

Il suo inimitabile tipo di umorismo consisteva in un geniale miscuglio di giochi di parole, gag fisiche e folgorante virtuosismo al pianoforte. Aveva l'abitudine di inciampare in un pianoforte a coda, suonare un accordo con il fondoschiena, e poi ammettere rivolto al suo pubblico: "Suono molto meglio a orecchio, ve lo assicuro".

Basta assistere ad una sua performance per essere conquistati dalla sua irresistibile verve, di seguito presentiamo una piccola scelta di alcuni dei suoi pezzi più famosi per far rivivere il piacere della sua inimitabile arte a chi già lo conosce e per farlo scoprire a chi ancora, per sua sfortuna, non ne ha mai sentito parlare.

Victor Borge non ha mai dimenticato che il suo pubblico era composto allo stesso modo da coloro che amano e conoscono bene la musica classica e da chi non ne ha alcuna cognizione, quindi ha costruito le sue performance su un  equilibrio clawnesco tra gag fisiche e musicali. Gli basta suonare solo poche note per convincere della sua totale padronanza del pianoforte come nel video che segue.

 

Tipico degli scherzi musicali che mostravano la sua abilità alla tastiera era la sua interpolazione di Happy Birthday nella musica di Chopin, Beethoven, Mozart e Debussy.

 

Normalmente la punteggiatura rimane parte del mondo silenzioso dello scritto. L'unica formidabile eccezione è il sistema straordinariamente idiosincratico di punteggiatura orale per il discorso parlato ideato da Borge, la sua cosiddetta "Punteggiatura fonetica". La sua spiegazione scherzosa era che il suo sistema avrebbe evitato i frequenti malintesi nelle conversazioni orali. Ha usato brevi suoni vocalizzati come intrusioni nel flusso del discorso per ciascuno dei tipi di punteggiatura mentre leggeva ad alta voce. L'effetto era una catena di suoni cacofonici e insolitamente umoristici che si intromettevano davvero nel flusso del discorso parlato e lo tagliavano in piccoli pezzi. La straordinaria ridondanza aveva l'effetto di ridurre il messaggio stesso a rumore di fondo, per amore dell'umorismo. Nel corso del tempo, questa presentazione è diventata una delle routine più popolari di Borge.

 

Altro classico insuperabile del geniale musicista comico di origine danese è dedicato ai disastri che può causare un voltapagine improvvisato e senza competenza nel ruolo.

 

Victor Borge ha continuato a fare tournée ben oltre gli 80 anni e spesso ha coinvolto altri musicisti nelle sue trascinanti performance sul palco. Nel video che proponiamo è insieme al pianista Sahan Arzruni per suonare la Rapsodia ungherese n. 2 di Liszt.

 

Osservando una qualsiasi delle esibizioni di Victor Borge si rimane sempre incantati dal modo in cui le sue routine comiche sembrano sempre assolutamente spontanee, una spontaneità davvero irresistibile, basta osservare il modo in cui i membri dell'orchestra ridono delle sue gag.

 

Chiudiamo questa breve rassegna con la celebre gag dedicata all’arte dell’accompagnamento sulle note dell’aria Caro nome dal Rigoletto di Giuseppe Verdi.

lezioni
lezioni