Un giorno all’improvviso tornarono i Righieira

Un giorno all’improvviso tornarono i Righieira

Chi ha avuto modo di seguire la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid che si è disputata a Kiev lo scorso 26 maggio, avrà senz’altro orecchiato una melodia che ha accompagnato come un sottofondo costante la voce del telecronista. Si trattava delle note della fortunata canzone dei Righeira L’estate sta finendo, senza il testo in italiano che narra in termini malinconici della fine dell’estate dell’85, preludio metaforico della fine della spensieratezza giovanile e dell’ingresso nell’età adulta. Al suo posto, i supporter biancorossi hanno sostituito un meno problematico e orecchiabile “Allez allez allez” che si ripete lungo tutto il ritornello.

A distanza di trenta anni, quella canzone rivive oggi nuova fama nelle curve degli stadi di tutta Europa, come conferma anche la versione spagnola intonata dai tifosi dell’Atletico Madrid durante la gara contro il PSV Eindhoven. Un successo che sembra replicare, per capacità di diffusione e popolarità, quello del coro nato dalle note di Seven Nation Army, pezzo portato alla ribalta dai White Stripes: da tormentone della Curva Sud della Roma, quel brano diventò la colonna sonora delle imprese della Nazionale campione del mondo in Germania nel 2006.

Come un sasso lanciato nello stagno smuove onde concentriche prima della circonferenza del sasso stesso poi sempre più ampie, così la hit dei Righeira vincitrice del Festivalbar del 1985, che venne inizialmente utilizzata come inno da stadio dalla piccola curva dei tifosi dell’Aquila in Lega Pro per poi essere rapidamente adottata con una propria variante dalle curve di tutta Italia e oltre i confini nazionali, come abbiamo visto.

Tra le varianti cui si accennava, si può citare quella dei tifosi del Genoa, che sono stati, a quanto pare, i primi a riproporre il coro nel massimo campionato italiano. La curva rossoblu è particolarmente vocata nel controcanto: una parte di essa fa partire il coro e l'altra parte risponde a tempo, sottolineando le parole producendo un effetto davvero sorprendente.

Per i tifosi del Napoli la canzone del duo di Torino (tra l’altro da sempre tifosi uno della Juve e l’altro del Toro, come a ribadire che la musica non conosce barriere e steccati neanche di fede calcistica) è diventato una sorta di inno non ufficiale che, con accompagnamento di tamburi e battito di mani, risuona roboante nel San Paolo creando effetti particolarmente suggestivi e coinvolgenti. Virale la scena di Higuain che dopo la vittoria per 5-1 contro il Frosinone, al Matusa, si improvvisò direttore d'orchestra d'eccezione a dettare i tempi alla curva del Napoli.

Anche la curva nord del Bari ha la sua versione, che ne stravolge i tempi ritmici lasciando una lunga pausa tra una strofa e un’altra.

L’utilizzo della musica negli stadi non prevede diritti d’autore e come sottolinea ironicamente Stefano Righi, uno dei componenti del celebre duo degli anni ’80, «Non sarebbe stato male, visto che l’hanno cantata per tutta la finale di Champions». Tuttavia, ne siamo sicuri, tornare, a distanza di più di tre decenni, a far cantare e gioire migliaia di persone regala una soddisfazione che non ha prezzo.

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