La tonalità rappresenta una delle più importanti chiavi di un brano musicale e questo esperimento condotto su un brano iconico come Smells Like Teen Spirit dei Nirvana lo dimostra in una maniera esemplare, tutta da ascoltare.
Ecco la prova che la tonalità può fare o distruggere qualsiasi canzone. O almeno, può cambiarne radicalmente il senso e l’intenzione musicale.
Quando parliamo di tonalità, ci riferiamo, infatti, ad uno degli aspetti chiave di un brano musicale, attorno a cui si organizza il suo discorso, per così dire. Basti pensare alla predilezione di Beethoven per il Do minore cupo e minaccioso, o alla gioia di un concerto di Bach in Re maggiore brillante e luminoso.
In generale sappiamo che le scale maggiori sono utilizzate per comunicare un senso di gioia, felicità, trasporto, luminosità, euforia, mentre le scale minori conferiscono un senso di tristezza, disperazione, uno stato d’animo più scuro.
Da un punto di vista musicale le scale maggiori presentano degli intervalli più grandi, mentre la scala minore degli intervalli più piccoli. Secondo una interessante interpretazione le tonalità musicali trasmettono emozioni imitando le tonalità vocali di un discorso o delle vocalizzazioni nei diversi stati emotivi delle persone. In altri termini, le differenze che esistono fra musica maggiore e minore sono le stesse che si possono rintracciare nelle diverse vocalizzazioni umane in base agli stati d’animo. Nelle scale maggiori si osservano le stesse caratteristiche tonali presenti nella voce delle persone che esprimono felicità, mentre nelle scale minori ritroviamo le caratteristiche del parlato di una persona triste, quindi, la musica sembra imitare questo stato d’animo. Quando una persona è eccitata la tensione delle corde vocali aumenta, in virtù di una maggiore tensione muscolare delle stesse, che genera un’alterazione della loro frequenza vibratoria, in una persona triste non si registra questa maggiore tensione muscolare e la vibrazione risulta più bassa. Alla stessa maniera, la frequenza fondamentale della musica maggiore è più alta rispetto alla musica minore, tenendo in considerazione quante volte si registrano intervalli più piccoli (minore) rispetto a intervalli più grandi (maggiore).
Al di là di questa chiave di lettura, una immediata dimostrazione del ruolo della tonalità all’interno del senso musicale di un brao la si può ottenere facendo un esperimento, che sfrutti le magie dell’audio digitale per modificare le chiavi di un brano.
I primi anni '90 hanno visto una proliferazione di brani rock cupi e malinconici - e forse non c'è niente di più iconico di quella temperie musicale dell'inno dei Nirvana Smells Like Teen Spirit.
Il celebre brano è suonato normalmente in chiave di Fa minore. Ora ascoltiamolo in chiave di Fa maggiore:
Si può ascoltare ancora la progressione di accordi Fm-B♭m–A♭–D♭, ma suonati nella tonalità diversa perdono tutto il carico di angoscia e il loro senso musicale cambiare radicalmente.
"La canzone mi fa stranamente sentire che tutto andrà bene", dice un utente di YouTube. Ad ascoltarla in questa nuova versione, in effetti, potrebbe persino apparire come il tema edificante di un film rubacuori per adolescenti degli anni '90. Questa è precisamente la forza espressiva della tonalità o, per dirla altrimenti, questo è il potere della teoria musicale.