Una violoncellista ha voluto mettere a confronto tre violoncelli di valore economico differente, lasciando ai suoi ascoltatori il giudizio sulla reale corrispondenza tra resa sonora e cartellino del prezzo. Riproponiamo a voi questo video curioso e rivolgiamo a voi la stessa domanda: riuscite a sentire la differenza?
Oltre alla evidente differenza di valore storico, sussiste un effettivo abissale divario a livello di resa sonora tra un normale strumento acquistabile in qualsiasi negozio e un prezioso pezzo da museo. In altre parole, le enormi differenze di valore economico si traducono in una reale differenza nel suono prodotto da diversi strumenti?
Una domanda cui ha cercato di dare una risposta la violoncellista Wendy Law, che ha condotto un esperimento comparativo, suonando in successione tre violoncelli con valore economico molto differente tra loro: il primo è un violoncello Jay Hade da 5.000 dollari; il secondo è un violoncello inglese Thomas Kennedy da 180.000 dollari; e infine, il terzo, ben più prezioso, un violoncello Alessandro Gagliano del ragguardevole valore di 1 milione di dollari.
Per il suo esperimento, la violoncellista ha voluto utilizzare l'eterna Suite per violoncello n. 1 di Bach. Di seguito il video con la performance della Law sui tre strumenti.
Alla fine del test musicale, Law ha voluto lasciare ai suoi ascoltatori il giudizio sull’effettiva differenza di suono tra i tre strumenti. Scorrendo rapidamente i commenti, emerge abbastanza chiaramente un certo consenso tra gli ascoltatori nel ritenere che gli ultimi due strumenti suonino in modo decisamente più chiaro e nitido, e sono in grado di produrre un suono più pieno e rotondo.
Tra gli utenti che hanno espresso il loro commento, appare piuttosto efficace quello che ha avuto modo di chiosare: "La differenza principale che sento è che con gli strumenti più costosi si sente di meno lo strumento stesso e di più la musica".
Anche violinista Ray Chen ha condotto, lo scorso anno, un esperimento simile con i violini, confrontando uno strumento da 69 dollari con uno Stradivari da 10 milioni di dollari.
Come si può ascoltare nel video che proponiamo di seguito, il violista mette alla prova i due strumenti con diversi brani di musica sempre più impegnativa, iniziando da Twinkle Twinkle Little Star e terminando con Paganiniana di Milstein.
Dopo aver assistito a questa performance, si può concludere che, nonostante i cartellini dei prezzi astronomicamente diversi, Chen riesce comunque a rendere la musica altrettanto suadente su entrambi gli strumenti.
Forse questa osservazione ci può far concludere che, per quanto la qualità dello strumento abbia una indubbia importanza, la bravura e le capacità musicali dell’esecutore sono quegli elementi in grado di trasformare, attraverso la magia delle note, qualcosa di ordinario, come un violino di poco prezzo, in una straordinaria macchina produttrice d’incanti.