L'ouverture all'opera di Bizet Carmen accompagna la tradizione della doccia di champagne sul podio della Formula 1 dalla metà degli anni '90. In questo articolo rendiamo conto delle diverse ipotesi all’origine di questa scelta, che si è dimostrata decisamente azzeccata.
Chiunque abbia seguito una gara di Formula 1 sa bene che il cerimoniale di premiazione si svolge secondo un preciso rituale, scandito da diverse sequenze. I primi tre piloti classificati salgono sui rispettivi podi e parte l’esecuzione degli inni, la nazionalità di team e piloti è regolata dall’articolo 112 del Codice ed è ovviamente prevista l’esecuzione solo per pilota e team vincitori; il via all’esecuzione viene dato dal maestro di cerimonia e ci si preoccupa che anche gli inni vengano sentiti, con l’installazione di un “adeguato” sistema sonoro che permetta il collegamento audio alle immagini in onda.
E la musica che fa da sottofondo quando i piloti stappano le bottiglie? Tutto previsto: l’articolo 3 al punto c) prevede chiaramente che debba partire quando inizia la “doccia di champagne”, ma non prima che chi ha consegnato i trofei abbia lasciato il podio.Il momento più festoso e coinvolgente della premiazione avviene al ritmo galoppante de Le toreadors, dall’Ouverture di Carmen, la celebre opera di Georges Bizet.
Il motivo preciso per cui si sia optato per la Carmen di Bizet come colonna sonora del rituale dello champagne è difficile da rintracciare, ma ci sono diverse possibili spiegazioni.
Alcuni suggeriscono che sia stata una scelta personale di Bernie Ecclestone, amministratore delegato del Gruppo di Formula 1 fino al 2017, dopo aver passato in rassegna vari brani musicali di vario genere, dal successo degli Europe del 1986 The Final Countdown fino alla Nona di Beethoven, scegliendo decisamente Carmen a metà degli anni '90.
Tuttavia, altri suggeriscono che la scelta sia stata effettivamente fatta dall'organo di governo più ampio della Formula 1 e altri eventi di corse automobilistiche, la FIA (Federazione automobilistica internazionale), poiché l'ouverture è stata utilizzata anche nel Campionato del mondo di rally.
Un altro suggerimento è un gioco di parole attorno al titolo dell'opera, leggendolo come "Car Men" piuttosto che come Carmen, come avrebbe fatto in seguito il famoso coreografo Matthew Bourne nella sua produzione di danza del 2000, The Car Man.
Qualunque sia la ragione, l'eccitazione pulsante della melodia di Bizet è senza dubbio perfetta per qualsiasi Gran Premio e per trascinare e per trascinare in una ondata di gioia collettiva campioni e pubblico festante.