Le canzoni famose che contengono strumenti musicali insoliti

In questo articolo passiamo in rassegna gli svariati colori e timbri musicali di alcuni strumenti originali inseriti in diversi brani musicali molto conosciuti. Stati d’animo, contrasti ed effetti molteplici, in alcuni casi dal gusto esotico, possono essere ottenuti con strumenti insoliti che non fanno parte del cosiddetto “mainstream”.

 

strumenti musicali insoliti

Batteria, chitarra, basso: quado si pensa al suono di una canzone, sono questi gli strumenti che solitamente vengono in mente; eppure, il mondo degli strumenti musicali è talmente vario e include una tale molteplicità di timbri e sonorità, che questa nostro modo di pensare risulta estremamente riduttivo. A ricordarci tale ricchezza, ci hanno pensato vari musicisti che per le loro composizioni hanno voluto fare ricorso alle possibilità espressive di particolari strumenti, meno conosciuti o usati, conferendo, in questo modo, alla propria musica un’impronta davvero originale. Proponiamo di seguito una breve rassegna di alcuni di questi brani che contengono strumenti insoliti rispetto al mainstream.

 

Xilofono, Depeche Mode

La sonorità dello xilofono è secca e legnosa ma molto limpida, anche se il suono si spegne subito. Lo xilofono fa parte della categoria delle percussioni a suono determinato e lo si suona con dei bastoncini di legno (mazzuole) con cui si percuotono delle barrette di legno disposte su due file che fungono da tastiera. Lo xilofono, pur non essendo uno strumento usuale nella musica pop, è stato utilizzato da alcuni gruppi di rock progressivo, tra i quali spiccano i Gentle Giant. Ma è stato variamente utilizzato anche da Ray Cooper, storico percussionista di Elton John, da Joe Haener dei The Dodos e dai Depeche Mode, solo per citarne alcuni.

 

Kazoo, Jimi Hendrix

Il kazoo è uno strumento musicale che fa parte della categoria dei membranofoni. Il corpo dello strumento è a forma tubolare schiacciata, generalmente in metallo o in plastica, con un foro centrale chiuso da carta velina o altra membrana che vibra con la voce del suonatore. Il kazoo non emette suono col semplice fiato, ma necessita della vibrazione delle corde vocali, quindi, è più esatto parlare di 'cantare' o 'parlare' nel kazoo che di 'soffiare'. In Crosstown Traffic di Hendrix è possibile sentire un suono simile a un kazoo, che Jimi ‘doppia’ con la sua Stratocaster. Il suono di fondo è un Kazoo “atipico”, realizzato al momento da Hendrix con un pettine rivestito con del celophan.

 

Guitalin, Sufjan Stevens

Il guitalin è uno strumento popolare ibrido non tradizionale nordamericano, che fa parte della famiglia dei liuti. È stato inventato nell'ottobre 1962 da Lyle Mayfield e, come suggerisce il nome e l’ascolto della sua qualità timbrica, è una sorta di incrocio tra un mandolino e una chitarra. Nell'estate del 2013, lo strumento è stato scoperto dal musicista indie folk Sufjan Stevens, che ha contattato Nathan Smith, attuale proprietario della Mayfield Music Company, per chiedergli di costruirne uno per lui. Il 31 marzo 2015, Sufjan ha pubblicato il suo album, Carrie & Lowell, che contiene due chitarre Mayfield.

 

Oboe, Tanita Tikaram

Propriamente non si può definire l’oboe come uno strumento originale, anche se, normalmente, siamo abituati ad immaginarne l’uso quasi esclusivamente nel contesto della musica classica: il suo suono penetrante e affascinante ha però conquistato un posto anche nella musica pop, come testimonia il brano Twist In My Sobriety di Tanita Tikaram, in cui Malcolm Messiter suona l’oboe, offrendo passaggi solisti davvero splendidi.

 

Melodica, Augustus Pablo

La melodica è uno strumento musicale simile all'accordeon e all'armonica: si tratta di un aerofono ad ance dotato di tastiera. Il suo uso è prevalentemente didattico: è usata a scuola, nelle lezioni di musica rivolte ai ragazzi. Pochi musicisti potrebbero prendere in considerazione l’utilizzo di uno strumento associato a un giocattolo infantile, eppure Augustus Pablo è stato in grado di usare il suono unico della melodica per rivoluzionare la musica giamaicana negli anni ’70. Da ricordare anche l'utilizzo della melodica nel brano Il futuro dei Baustelle, che genera un'ambientazione malinconica.

 

Didgeridoo, Midnight Oil

Il didgeridoo, anche scritto digeridù, è uno strumento a fiato ad ancia labiale degli aborigeni; è stato uno dei primi strumenti aerofoni. Il didgeridoo tradizionale è ricavato da un ramo di eucalipto, scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle termiti. Scortecciato, ripulito e accuratamente rifinito, lo strumento viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali che richiamano la mitologia aborigena. Gli aborigeni lo usano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, rumori, ma anche come strumento di percussione, se colpito con i clap stick (bastoncini in legno usati come percussioni) o con un boomerang. Viene suonato con la tecnica della respirazione circolare. Questo strumento è entrato a far parte di molte sperimentazioni sonore nell’ambito della musica pop, come nel caso della band australiana Midnight Oil che ha fatto ricorso proprio a questo strumento in uno dei loro maggior successi: Beds Are Burning.

 

Glockenspiel, Coldplay

Il glockenspiel è uno strumento idiofono a suono determinato, utilizzato spesso nelle orchestre. Era formato in origine da un gruppo di piccole campane e da una tastiera sostenuta da sbarrette di metallo. L'utilizzo di questo strumento avviene anche in orchestra: infatti, uno dei più celebri esempi per l'utilizzo del Glockenspiel è Il flauto magico di Mozart. Altri esempi degni di nota della presenza dello strumento sono Little Wing di Jimi Hendrix contenuta nell'album Axis: Bold as e Viva la vida dei Coldplay.

 

Sitar, Beatles

Il sitar è uno strumento musicale a corde dell'India settentrionale; è lo strumento della musica classica indiana più conosciuto in Occidente. Il termine sitar deriva probabilmente dal termine persiano seh-tar, che letteralmente significa tre corde ed in effetti esiste uno strumento iraniano chiamato setar che presenta caratteristiche simili; entrambi derivano da una evoluzione della citara a sua volta derivante dalla lira, termine di origine persiana: " al'ūd (legno) e tar (corda). Il più noto sitarista è il musicista e compositore indiano Ravi Shankar, famoso per aver partecipato ai festival di Monterey e Woodstock nonché al Concerto per il Bangladesh del 1971 e per aver insegnato a George Harrison lo strumento, che da quel momento comparirà spesso nella discografia dei Fab Four, cosa che farà guadagnare al musicista indiana l’appellativo di Beatle silenzioso.

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