Come nel caso delle persone esiste anche per gli strumenti una bellezza interiore che sostiene e dà spessore alla bellezza esteriore. A illustrare efficacemente questa idea ci soccorrono le suggestive immagini dell’interno delle chitarre realizzate dalla liutaia e chitarrista britannica Daisy Tempest.
Dire che una chitarra sappia donare intense emozioni e impagabile bellezza è un’affermazione che tutti possono condividere pensando immediatamente alle note che dalla vibrazione delle sue corde possono essere prodotte. In realtà, esiste una bellezza più nascosta dello strumento a sei corde che, una volta scoperta, non può che destare meraviglia e convincere della bellezza anche formale degli strumenti musicali. Per usare una metafora, si potrebbe dire che, proprio come nel caso delle persone, anche per la chitarra esiste una bellezza interiore che sostiene e dà risalto a quella bellezza esteriore fatta di forme e suono, che coinvolge e avvince tutti.
Per rivelare questa dimensione affascinante e inedita, scorgendovi anche degli immaginifici spazi che lasciano a bocca aperta, è sufficiente introdurre una piccola telecamera e una luce attraverso la buca dello strumento, come ha fatto la chitarrista e liutaia britannica Daisy Tempest che conosce molto bene l'arte e la bellezza di questi strumenti.
Usando gli attrezzi che normalmente utilizza nel suo laboratorio di liuteria, Tempest Guitars, Daisy ha immortalato delle inedite visioni degli interni delle chitarre e con un po’ di fantasia e creatività vi ha anche aggiunto alcune decorazioni in miniatura, creando degli ambienti che sorprendono per verosimiglianza, raffinatezza e impatto visivo. In questo modo, l’interno di una chitarra sembra contenere, come una scatola magica, spazi paralleli e inesplorati, pronti ad offrirsi come in una rivelazione allo sguardo dell’osservatore.
Ecco, dunque, che con l'aggiunta di un capolavoro di Matisse e di alcune figure rappresentanti dei fruitori di un fantastico museo, una chitarra diventa una galleria d'arte essenziale ma sofisticata.
In una versione più grintosa, questo strumento si trasforma in uno skatepark in centro città.
Parlando di uno strumento, perché non immaginare al suo interno un ampio e comodo studio di registrazione con batteria e tutto il resto?
In una intervista la liutaia ha dichiarato: “Mi assicuro costantemente che la qualità dei miei strumenti sia al più alto livello possibile, e molto cura viene riservata proprio a quelle parti della chitarra che non si vedono nemmeno, in particolare gli elementi che forniscono un contributo ergonomico e sonoro".
“Per enfatizzare la dedizione a ogni parte realizzata con cura, ho voluto creare mondi concettuali all'interno del mio lavoro che rappresentare in maniera evidente l'idea di una bellezza interna ed esterna. Nel mio lavoro ho collaborato con il mio amico Chris, che è uno skateboarder professionista e un talentuoso falegname nel suo tempo libero. Abbiamo già parlato delle somiglianze nei nostri mestieri, pattinaggio e lavorazione del legno; la disciplina, la precisione, la dedizione coinvolte sono le stesse. È anche un'opportunità per me di far dialogare ambiti professionali diversi e conoscere cose al di fuori del mio settore diretto, spingendo avanti le mie idee e quindi il mio lavoro”, ha detto.
È possibile seguire Daisy su Instagram per poter godere delle prossime sue immaginifiche e inaspettate creazioni e naturalmente delle sue bellissime chitarre.