Era stato definito il Beethoven giapponese, perché sordo e perché autore sinfonie apprezzate e di successo, prima di venire smascherato dopo diciotto anni come un impostore. A quanto pare, non solo non era l'autore delle sinfonie pubblicate a suo nome, ma non era nemmeno sordo.
Mamoru Samuragochi, maestro di musica celebrato come il “Beethoven giapponese” perché sordo e perché autore sinfonie apprezzate e di successo, si è dimostrato essere nel modo più clamoroso un impostore. Un inganno smascherato, dopo quasi venti anni di attività del presunto compositore, durante le Olimpiadi di Sochi. In quell’occasione, il pattinatore artistico olimpico Daisuke Takahashi stava per eseguire il suo programma sulle note della Sonatina per violino di Samuragochi di fronte a un pubblico globale. Fu allora che le reti televisive giapponesi interruppero la programmazione diurna per una conferenza stampa tenuta da un uomo magro, con una faccia cavallina, che sbatteva le palpebre imbronciato contro i flash. Si chiamava Takashi Niigaki, ed era un quarantatreenne professore a contratto di musica in un college di Tokyo. Niigaki era lì davanti alle telecamere, dichiarò, perché non sopportava di vedere un abile atleta giapponese pattinare su una frode.
L'autore della Sonatina era lo stesso Niigaki, poichè Samuragochi non era né sordo, né un compositore.Takashi Niigaki rivelò di essere lui il musicista che nel corso di 18 anni aveva scritto più di 20 pezzi su commissione, venendo pagato 7 milioni di yen (l’equivalente di circa 50 mila euro). Inoltre, quello che veniva definito come il Beethoven giapponese, non era neppure un musicista e non era in grado di scrivere notazioni musicali o spartiti.
Durante la conferenza stampa di quasi cinquanta minuti, passarono sullo schermo le immagini di Samuragochi. Con i suoi lunghi capelli fluenti e gli occhiali da sole onnipresenti, il compositore truffaldinno sembrava un vecchio musicista heavy metal uscito da un episodio di Behind the Music, già oltre il culmine del suo successo, sì, ma ancora oscuramente misterioso e magari geniale. Alcune clip lo mostravano camminare con cautela con un bastone e zoppicare leggermente, alzando il viso al sole e al vento. In altri, dava le spalle a un'orchestra, inchinandosi e aggiustando i capelli ondulati dietro le orecchie, davanti a un pubblico plaudente.
Il contrasto tra i due - Niigaki, il vero uomo dietro la musica, e Samuragochi, l'uomo che stava di fronte ad essa – non poteva essere più stridente e paradossale: Niigaki, leggermente strabico, indossava occhiali da lettura con una montatura nera da bibliotecario e parlava con cadenze lente e monotone. Appariva, insomma, come la classica figura anonima del salariato giapponese di mezza età, prelevato direttamente da una metropolitana stracolma. Samuragochi, ammantato di nero, occhi imperscrutabili, la mano sinistra fasciata contro tendiniti persistenti, vere o finte, impersonava in pieno il cliché che aveva assunto: il genio meditabondo spinto dalla passione a fare arte contro ogni previsione.
Il primo assaggio di fama di Samuragochi arrivò grazie ai videogiochi: i suoi contributi alla colonna sonora di Resident Evil alla fine degli anni Novanta attirarono l'attenzione di tutto il mondo. La sua definitiva consacrazione in Giappone avvenne con la Sinfonia n. 1: 'Hiroshima', pubblicata nel 2003, concepita come un tributo alle vittime dell’evento atomico delle Seconda guerra mondiale. Nato a Hiroshima, Samuragochi venne anche insignito nel 2008 del premio cittadino, per il suo contributo artistico. Poi, nel 2011, dopo il terremoto, lo tsunami e la fusione nucleare nel nord del Giappone, la stessa composizione fu trasformata in una sorta di inno della sopravvivenza nazionale, quando venne utilizzata in un documentario prodotto da NHK, l'emittente nazionale giapponese. Il film raccontava gli incontri di Samuragochi con i residenti delle regioni più devastat,e mentre li abbracciava e offriva speranza e forza.
Samuragochi, un mese dopo, rispose alle dichiarazioni di Niigaki con una sua conferenza stampa di due ore. Nel suo discorso si scusò, ammettendo di non aver scritto nessuna delle musiche da lui pubblicate. Ha anche ammesso che, sebbene il suo udito fosse compromesso, in realtà, non soddisfaceva i requisiti legali per essere definito affetto da sordità.
Dopo le conferenze stampa della coppia nel 2014, i due sembrano essersi scambiati i ruoli.
Samuragochi si è ritirato a vita privata, lontano dai riflettori, mentre Niigaki ha visto moltiplicarsi le sue presenze in televisione e sulle riviste. È stato incaricato di scrivere sinfonie e ha lavorato con orchestre che, in precedenza, avevano inconsapevolmente presentato in anteprima il suo lavoro.
Niigaki è ora un compositore popolare e acclamato a pieno titolo. Ha recentemente annunciato l'intenzione di aprire lo Shibuya Music College, una scuola musicale online che consente agli studenti di seguire tutti i corsi che desiderano dietro il versamento di un piccolo canone mensile.