Per i bambini non esiste musica difficile o facile, metterli a contatto, da subito, con la ricchezza offerta dalla musica classica è un’occasione di crescita fondamentale. Il compito degli adulti è prenderli per mano e accompagnargli nella scoperta di questo mondo meraviglioso, sapendo che saranno sicuramente in grado di comprenderlo e apprezzarlo. In questo articolo stiliamo una piccola lista di brani classici con cui raccontare e trasmettere tutta la magia e la bellezza della musica d’arte ai più piccoli.
Far ascoltare ai bambini musica complessa come quella classica è importante per farli acquisire dimestichezza e familiarità con questo tipo di linguaggio. Proprio perché simile in tutto ad una lingua, la musica è bene che sia assorbita dal bambino fin dalle prima fasi della crescita, il linguaggio, come sappiamo, si impara meglio da piccoli.
Inoltre, è ormai dimostrato che la musica contribuisce allo sviluppo armonico del cervello dei bambini, allena la memoria e la creatività, senza contare che l'ascolto di musica classica, in particolare, come ha avuto modo di affermare l'American Music Therapy Association, stimola l'ormone della felicità, producendo maggiori quantità di endorfine.
Esistono nell’ambito del repertorio classico tutta una serie di brani che si prestano in modo ideale alla ricezione da parte di dei più piccoli, non solo per la bellezza ed estrema gradevolezza delle note, ma anche perché, in più di un caso, permettono di accompagnare l’ascolto con un racconto dal sapore fiabesco.
Si parlava poc’anzi di racconto fiabesco accompagnato dall’ascolto, l’esempio più famoso e immediato a riguardo è la celebre fiaba musicale Pierino e il lupo, di cui esistono versioni con voci narranti illustri, come David Bowie, Patrick Stewart o, per rimanere in ambito italiano, Lucio Dalla e Roberto Benigni.
La particolarità di questa favola musicale è che ad ogni personaggio è associato uno strumento musicale. Questo consente ai bambini di riconoscere i timbri dei vari strumenti utilizzati, tutti presenti in qualsiasi orchestra: Pierino è rappresentato dagli archi: violino, viola, violoncello, contrabbasso; l'uccellino dal flauto; l'anatra dall'oboe; il gatto dal clarinetto; il nonno dal fagotto; il lupo dai corni; i cacciatori dai legni; gli spari dei cacciatori dai timpani.
In un antico Egitto immaginario, Wolfgang Amadeus Mozart ha ambientato un’altra favola (lui la chiamava Singspiel azione cantata e recitata) intitolata Il Flauto magico e da lui scritta nel 1791, poco prima di morire a soli 35 anni.
Semplificando la complessa struttura della narrazione, l’opera può essere raccontata come il resoconto delle avventure del principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, che combatte le forze del male per liberare l’amata Pamina.
Si tratta di un’opera musicalmente densa, piena di pagine di straordinaria bellezza, come l’esibizione di virtuosistico incanto vacale della celebre aria della Regina della notte, Astrifiammante.
La "grande fantasia zoologica" di Saint-Saëns è bella, divertente e piena di intelligenza allo stesso tempo. Ognuno dei 14 brani, tutti molto brevi, descrive un particolare animale come il leone, l’asino, l’elefante, le galline e anche, a ribadire la vena umoristica e satirica di Saint-Saëns, uno dei più strani e pericolosi animali in circolazione ovvero il pianista.
Uno dei movimenti più famosi e conosciuti è quello che descrive il Cigno, composto dall’assolo di violoncello che propone il dolcissimo tema, in tempo 6/4 in Sol maggiore, capace di descrivere lo scivolare placido e senza sforzo dell'uccello sul pelo dell’acqua, mentre gli arpeggi di piano intendono dipingere musicalmente il remare dei piedi dell’animale sotto la linea dell’acqua.
Il balletto Il Lago dei cigni di Ciajkovskij racconta la storia dell'amore contrastato tra il principe Siegfried e la principessa Odette, che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco.
L'incantesimo può essere infranto solo se qualcuno fa un giuramento di amore eterno e promette di sposarla. Il Principe dichiara il suo amore per Odette e promette di esserle fedele per sempre ... ma il finale della storia non è così scontato.
A titolo esemplificativo dell’incanto musicale del balletto, basti ricordare il grazioso valzer del primo atto I quattro cignetti: pura magia.
Bagatella n. 25 o Albumblatt, WoO 59 in La minore di Ludwig van Beethoven, anche se raramente viene indicata con questo titolo così altisonante, la maggior parte di quelli che la conoscono e la suonano, magari alle prime armi sui tasti bianchi e neri, hanno maggior dimestichezza semplicemente con il suo titolo dedicatorio: Per Elisa (Für Elise).
L'accattivante melodia di piano è breve, dolce e meravigliosamente semplice. Non c’è alcun dubbio che, se si dovesse pensare ad un pezzo che potrebbe ispirare musicalmente i bambini inclini verso la pratica del pianoforte, questo è uno dei primi e più appropriati titoli.
Il vero titolo di questo celeberrima opera di Mozart è Serenata in Sol maggiore K 525, sebbene sia più universalmente conosciuta con il suo titolo informale, vale a dire Piccola serenata notturna.
Scritto quando Mozart aveva solo 31 anni, è un brano musicale in cui l’evocazione delle atmosfere notturne viene affidata ai sottili equilibri timbrici di una compagine di soli cinque archi: tutto appare semplice, felicemente ispirato e melodicamente fresco, ideale per i giovani ascoltatori.
Dall'elegante valzer dei fiori alla vorticosa danza russa, la partitura dell'incantevole balletto di Ciajkovskij è una festa di meravigliose melodie. La trama, tratta da una favola di E.T.A. Hoffmann e reinterpretata in Francia da Alexandre Dumas, narra la storia del sogno di Clara (o, secondo le versioni predominanti di Masha, diminutivo russo di Maria).
È la sera della vigilia di Natale e, fra i regali che la bambina trova sotto l`albero, c’è uno schiaccianoci a forma di soldatino che, animandosi, danzerà con lei, sconfiggendo l`esercito dei topi e guidandola nel castello dei dolci. Tra i momenti più celebrati di questo balletto tardo-romantico, vi è la scena dei fiocchi di neve e le danze di divertissement ispirate alle danze tradizionali spagnole, arabe, cinesi e russe.
Musica sull’acqua di Georg Friedrich Händel è composta da tre suite orchestrali meravigliosamente allegre, facili da ascoltare e che affermano con gioia la vita.
Partitura ricca di melodie orecchiabili e famose, ogni movimento si basa su uno stile di danza, ma è la Suite n. 1 ad essere la più popolare. Divisa in undici sezioni, inizia con una bella Ouverture in stile francese, prosegue attraverso un vivace Bourée, un maestoso Minuetto e termina con un grande Hornpipe.
La seconda opera di Bizet è ricca di melodie memorabili e trascinanti, che hanno garantito a questo dramma in musica un successo duraturo e stabile, collocandolo tra le opere più rappresentate e amate sui palchi dei teatri di tutto il mondo.
L’ Ouverture, in particolare, è uno dei brani più noti della storia della musica classica con la sua melodia esaltante e il suo accompagnamento di ottoni e timpani ritmicamente persistente, un motivo che entra e si fissa nella testa di ogni ascoltatore; non da meno la celebre Habanera, citata anche nel film di animazione Disney Gli Aristogatti nella scena in cui Madame Adelaide Bonfamille (la padrona di Duchessa e dei micetti) accoglie il suo avvocato Georges Hautecourt per fare testamento, mentre sta ascoltando un 33 giri che riproduce il brano. I due ballano insieme, ricordando i tempi in cui erano giovani.
Concludiamo questa breve playlist di musica classica dedicata ai bambini con una piccola perla, che ne accompagni il sonno nel modo più live e sereno: Wiegenlied op. 49 n° 4 Guten Abend, gute Nacht (Ninna nanna: Buona sera, Buona notte) di Johannes Brahms. Si racconta che Brahms scrisse questa Ninna Nanna per il più piccolo dei figli di Schumann, di cui fu molto amico.
Si tratta di una composizione in Mi bemolle maggiore, per pianoforte e voce solista, pubblicata dal musicista tedesco nel 1868 e che fa parte della raccolta di cinque melodie (Lieder op. 49) per voce sola e pianoforte.
È probabilmente la più celebre berceuse che sia stata mai scritta. Come osserva Marina Pinto: “La musica esprime la delicatezza di un animo sensibile ed attento, il brano è breve e di carattere molto intimo, privo di qualsivoglia virtuosismo, ed ha in sé la virtù più esatta dell’intimismo e della riflessività crepuscolare espressi con quel particolare tono di tenera ingenuità sentimentale che era propria di ogni sua ispirazione. Il pianoforte è lo strumento più adatto per l’esecuzione di questo pezzo musicale, il diario prezioso ed intimamente sincero dei segreti del cuore di questo grande artista che rappresenta la voce dell’ultimo romanticismo, la sua sonorità dolce e pacata è perfettamente in grado di evocare immagini che altro non sono che intime confessioni spirituali”.