Chiamati Victory Vertical o GI Steinways, i pianoforti ideati dalla celebre fabbrica furono lanciati sui campi di battaglia durante la Seconda guerra mondiale per fornire una parentesi di gioia e svago alle truppe americane.
Steinway & Sons è una fabbrica di pianoforti, fondata a New York dalla famiglia tedesca Steinweg nel 1853. Una seconda fabbrica Steinway venne fondata nel 1880 ad Amburgo in Germania. Entrambe le fabbriche hanno subito nel tempo notevoli aggiornamenti e producono ancora oggi splendidi pianoforti. Steinway, da anni ormai, domina il mercato dei pianoforti a coda di fascia alta e vanta numerosi premi e brevetti per i suoi strumenti musicali.
Tra i progetti della celebre fabbrica vi è anche uno piuttosto particolare, che emerge dalle pagine di storia e risale al periodo della Seconda guerra mondiale. Negli anni del conflitto Steinway & Sons ideò e realizzò un particolare modello di pianoforte chiamato Victory Vertical o GI Steinway, un piccolo pianoforte, realizzato in 5000 esemplari, progettato per essere trasportato sulle navi o lanciato con il paracadute da un aeroplano e per portare il conforto delle note musicali ai soldati impegnati nei combattimenti.
Il primo Victory Vertical fu paracadutato sul fronte nel 1942 e circa 3.000 esemplari furono mandati nelle zone di guerra, mentre il resto andò a chiese e scuole.
Durante la Seconda guerra mondiale la fabbrica Steinway a New York ricevette ordini dagli eserciti alleati di costruire alianti di legno per comunicare con le truppe dietro le linee nemiche. Pochi pianoforti, infatti, potevano essere costruiti in quegli anni, viste anche le restrizioni imposte nell’utilizzo di ferro, rame, ottone e altre materie prime.
La fabbrica di Amburgo, legalmente americana, fu dichiarata proprietà del nemico quando gli americani entrarono in guerra alla fine del 1941. Essendo Bechstein considerato fornitore ufficiale di pianoforti del Terzo Reich, la fabbrica Steinway era autorizzata a vendere solo venti strumenti al mese. Tra il 1942 e il 1944, la fabbrica fu requisita dal governo nazista per produrre finti aerei usati come esche e letti per rifugi antiaerei. Negli ultimi anni di guerra alla compagnia fu ordinato di disfarsi delle proprie riserve di legname per la produzione bellica (per la realizzazione, ad esempio, dei calci delle armi e letti castello).
Nel 1943, un raid aereo su Amburgo distrusse completamente il vecchio stabilimento di Schanzenstraße, che a quel tempo consisteva solo di uffici amministrativi. Anche uno degli edifici della fabbrica di Rondenbarg fu danneggiato da un bombardamento alleato nel 1944.
In Sounds of War: Music in the United States during World War II è stato documentato come la musica composta in quegli anni fu variamente utilizzata ai fini dello sforzo bellico. Brani come I’ll Be Seeing You (1938) e Praise the Lord and Pass the Ammunition (1942) erano canzoni che infondevano nei cittadini negli Stati Uniti fiducia nel ritorno dei loro cari e agivano anche sul morale soldati che combattevano all'estero, trasmettendo nostalgia e desiderio di casa. Con un numero di arruolati che raggiungeva quasi i 500.000 effettivi, l'Esercito e le altre istituzioni della Difesa cominciarono a creare bande militari, che avevano lo scopo di incentivare il morale sul fronte di guerra, mantenendo allo stesso tempo il patriottismo e il nazionalismo ai massimi storici. La prima canzone di guerra patriottica della Seconda guerra mondiale negli Stati Uniti fu God Bless America, ma molte altre canzoni dello stesso tenore furono scritte durante questo periodo, come A Nightingale Sang in Berkeley Square di Glenn Miller e Arms for the Love of America di Irving Berlin nel 1941.
Una lettera inviata alla madre da un soldato di nome Kenneth Kranes, di stanza in Nord Africa nel 1943, riporta questo racconto: “Due notti fa una jeep, che trainava un piccolo carro, è arrivata al campo portando un intrattenimento di benvenuto. Il carro conteneva un sistema di luci e un pianoforte Steinway. È più piccolo dei normali pianoforti e dipinto di verde oliva, proprio come la jeep”.
“Ci siamo divertiti tutti dopo il pasto, quando ci siamo riuniti intorno al piano per cantare. Ho dormito sorridendo e anche oggi sto canticchiando alcune delle canzoni che abbiamo intonato”.
Purtroppo, il soldato fu ucciso in battaglia una settimana dopo l’episodio raccontato nella lettera.
I Victory Verticals erano progettati in modo da essere abbastanza leggeri da poter essere sollevati da quattro uomini e per questo erano provvisti di apposite maniglie posizionate sotto il tastierino, che li rendeva facilmente trasportabili. Tutti gli strumenti erano dotati di attrezzatura e istruzioni per l'accordatura. Inoltre, i pianoforti non avevano gambe, come la maggior parte dei pianoforti verticali, in quanto dovevano essere sufficientemente robusti da resistere a un lancio aereo.
Altre caratteristiche costruttive di questi speciali pianoforti erano la colla resistente all'acqua, trattamenti anti-insetti, tasti ricoperti di celluloide (anziché avorio) e corde dei bassi ricoperte di ferro morbido al posto del tradizionale rame. A causa delle restrizioni, sono stati progettati anche utilizzando un decimo del metallo utilizzato per realizzare un normale pianoforte.
L’esigenza di renderli mimetici, infine, impose di sostituire la classica finitura in legno nero o scuro con vernice verde oliva, blu e grigio.
Questi pianoforti hanno portato una parentesi di allegria e musica in un contesto in cui entrambe vengono fatte tacere e questo capita purtroppo anche oggi. Attendiamo ancora che arrivi il giorno in cui taceranno definitivamente i cannoni, per far risuonare il suono degli strumenti, allora saremo in grado di recuperare la nostra umanità e sarà un bel giorno per tutti.