Lo scorso sabato si è concluso il Festival della canzone di Sanremo 2019 che ha visto, tra diatribe innescate da polemisti titolati a rivolgersi a miglior causa se solo ne fossero capaci e conseguenti strumentalizzazioni, la vittoria di Mahmood con la canzone “Soldi”.
Ma la scorsa settimana, domenica 10 febbraio per la precisione, si è celebrata un’altra cerimonia di premiazione: quella dei Grammy Awards 2019. Assegnati per i risultati conseguiti nel settore della musica, vengono generalmente considerati come l'equivalente dei premi Oscar del mondo del cinema. Originariamente chiamato Gramophone Award, il premio è stato ideato dalla National Academy of Recording Arts and Sciences (detta anche Recording Academy), una associazione di artisti e tecnici statunitensi coinvolti nell'industria musicale.
Grammy Awards, Billboard Awards e American Music Awards sono considerati i tre principali riconoscimenti statunitensi e internazionali dedicati alla musica.
I vincitori dei Grammy Awards 2019, giunti quest’anno al sessantunesimo anno di vita, sono stati annunciati nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta allo Staples Centerdi Los Angeles. La serata condotta da Alicia Keys ha visto anche la partecipazione di Michelle Obama salita sul palco con Jennifer Lopez, Lady Gaga, Jada Pinkett Smith, raccontando di come la musica le sia stata sempre d’aiuto per descrivere la propria storia, costituendo al contempo un formidabile mezzo per aprirsi agli altri.
Questa sessantunesima edizione si segnala per un certo protagonismo femminile basti pensare che il premio come Miglior disco dell’anno è andato a “Golden Hour”, di Kacey Musgraves, vincitrice anche di altre tre statuette. Tre premi anche per Lady Gaga, grazie a “Shallow”, colonna sonora del film “A star is born”. Mentre Cardi B è entrata nella storia come prima donna ad aggiudicarsi il premio nella categoria album rap con la sua “Invasion of Privacy”, rompendo così il dominio maschile in quel genere musicale. Tre premi anche per Dua Lipa premiata, tra l’altro, come miglior artista esordiente.
Altro protagonista della serata Childish Gambino vincitore di quattro delle categorie più importanti tra cui migliore canzone con “This Is America”, che diventa la prima canzone di genere rap a ricevere questo importante riconoscimento. Anche i Grammy, dunque, certificano la fortuna planetaria di questo genere musicale che spopola tra le giovani generazioni.
Sono intervenuti alla cerimonia in qualità di presenter: BTS, Kelsea Ballerini, Leon Bridges, Luke Combs, Charlie Wilson, Alessia Cara, Julian Edelman, Eve, John Mayer, Bob Newhart, Smokey Robinson, SwizzBeatz, MeghanTrainor, Kane Brown, Cedric The Entertainer, Nina Dobrev, Anna Kendrick, Jada Pinkett Smith e Wilmer Valderrama.
Album dell’anno Kacey Musgraves – Golden Hour
Registrazione dell’anno: Childish Gambino – This Is America
Miglior nuovo artista: Dua Lipa
Miglior album Rap: Cardi B – Invasion of Privacy
Miglior album R&B: H.E.R. – H.E.R.
Miglior brano rap: Drake – God’s Plan
Brano dell’anno: Childish Gambino – This Is America
Miglior performance di un duo /gruppo pop: Lady Gaga and Bradley Cooper – Shallow
Producer dell’anno (non classico): Pharrell Williams
Miglior performance rap cantata: Childish Gambino – This Is America
Miglior performance rap: Kendrick Lamar, Jay Rock, Future, & James Blake – King’s Dead. Anderson Paak– Bubblin
Miglior album rock: Greta Van Fleet – From the Fires
Migliorbrano rock: St. Vincent – Masseduction
Miglior performance metal: High on Fire – Electric Messiah
Migliore performance R&B: Best Part — H.E.R. feat. Daniel Caesar
Migliore canzone R&B: Boo’d Up — Larrance Dopson, Joelle James, Ella Mai
Miglior performance rock: Chris Cornell – When Bad Does Good
Miglior Urban Contemporary Album: The Carters – Everything Is Love