Dopo 41 anni chiude il Mucchio Selvaggio, mensile di musica e cultura indipendente

Dopo 41 anni chiude il Mucchio Selvaggio, mensile di musica e cultura indipendente

Il Mucchio selvaggio, tra le più longeve e autorevoli riviste rock italiane (era stata fondata nel 1977), chiude i battenti. L’annuncio è stato dato attraverso il profilo facebook della storica rivista con un post intitolato “Il futuro non è scritto, ma la musica continua. Arrivederci”.

Dopo 41 anni, come si legge nel comunicato, “il numero 767 del Mucchio Selvaggio tuttora in edicola è anche l’ultimo. La sua storia, iniziata nell’anno di American Stars’nBars di Neil Young, Heroes di David Bowie e The Clash, purtroppo termina qui. Resterà attivo solo il sito ilmucchio.it dove pubblicheremo gratuitamente contenuti inediti. il Mucchio Selvaggio chiude, fermo restando che rimarrà attivo il sito web del giornale.”

“Il giorno in cui la decisione è stata presa non è stato il peggiore”, prosegue la nota. “Peggiori sono stati quelli che l’hanno preceduto quando, alla consapevolezza della crisi inarrestabile della carta stampata e della discografia, è subentrata la frustrazione di non potervi rimediare. Non stavolta, non davanti a una sentenza del Tribunale a nostro sfavore e resa esecutiva alla fine di maggio”.

Una conclusione brusca e dolorosa che ha impedito anche la possibilità di uscire con ultimo numero di commiato, che permettesse di salutare i tanti affezionati lettori con ultimo, sebbene definitivo numero.

Nata nel pieno del movimento del ’77 e inevitabilmente influenzata da quello spirito, Il Mucchio Selvaggio ha avuto una vita redazionale complessa e burrascosa, da vero rock magazine. Negli oltre quattro decenni di attività ha sempre fornito uno sguardo attento e originale sul proprio tempo raccontando in maniera esemplare le mutazioni della società e del mondo inglobandole – ad esempio, è l’unica rivista musicale italiana ad aver fatto emergere con vigore le firme femminili – ma anche fornendo utili e preziosi strumenti di analisi e orientamento. La rivista può rivendicare con orgoglio l’aver formato nel corso della sua attività intere generazioni di lettori e critici che a quel periodico hanno sempre guardato come ad una vera e propria scuola di spirito critico.

Un accorato ringraziamento viene, poi, rivolto ai lettori: “probabilmente senza il supporto degli abbonati che hanno sempre risposto con generosità alle nostre iniziative questa storia sarebbe già chiusa. Ringraziandoli di vero cuore per la fiducia che ci hanno dimostrato, provvederemo entro il mese di ottobre al rimborso attraverso la spedizione di arretrati del Mucchio Selvaggio, del Mucchio Extra e dei libri della società editrice. A tal fine l’indirizzo mail abbonamenti@ilmucchio.it resta il riferimento per tutte le informazioni e i chiarimenti del caso”.

Chiude il post una bella e significativa citazione di JoeStrummer che sintetizza efficacemente lo spirito e l’impegno che da sempre hanno animato il magazine: “Penso che la gente debba sapere che noi siamo antifascisti, contro la violenza, siamo antirazzisti e per la creatività. Noi siamo contro l’ignoranza.”

Anche se non ci incontreremo più sulle pagine del Mucchio Selvaggio, restiamo fieramente da questa parte.

Ieri, oggi, sempre. Vi vogliamo bene”.

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