Abbiamo voluto immaginare per questo insolito Natale, sul quale si allunga l’ombra oppressiva della pandemia, una colonna sonora originale e fuori dagli schemi per una iniezione di energia e vitalità che sia un buon viatico per affrontare le difficili sfide del futuro.
Una delle feste più celebrate e amate dell’anno è ormai alle porte, pochi giorni ci separano ormai da quello che sarà un Natale per molti aspetti inedito e sicuramente diverso da quelli vissuti negli anni passati. La situazione che vive il mondo in questi mesi, infatti, ci impone di festeggiare questa ricorrenza in molti casi lontani dagli affetti e in maniera più sobria, ma forse anche più creativa e alternativa.
Per quel che ci riguarda, abbiamo voluto pensare in maniera alternativa anche ad una delle componenti irrinunciabili della ricorrenza, quella che contribuisce a creare l’atmosfera, il mood della festa: la colonna sonora. Mettendo da parte i classici come Bing Crosby e Mariah Carey, evitando di riesumare, insieme alla tombola, l’immancabile e immarcescibile cd di Michael Bublè, ci immergiamo in repertorio più underground tra metal, punk e rock con sonorità più energiche e testi fuori dagli schemi.
Buon ascolto!
Se si pensa ad un Natale in musica alternativo non può proprio mancare Mistress for Christmas degli Ac/Dc, traccia contenuta nell'album The Razors Edge che si apriva con l'ormai classico Thunderstruck. Con l'eccezione delle campane di Natale e un'introduzione parlata, questa traccia è incisiva come qualsiasi canzone degli AC / DC con la sua solida sezione ritmica e l'interazione tra il riff di chitarra di Angus e le dinamiche vocali di Johnson. Con versi del tipo “I like female form in minimum dress/Money to spend with a capital “S”/Get a date with the woman in red/Wanna be in heaven with three in a bed”, Mistress for Christmas non racconta propriamente un edificante quadretto alla Frank Capra, ma suona sicuramente bene quando si alza il volume.
La canzone apparve la prima volta nel singolo Josie (con la partecipazione non solo dell'ex chitarrista Tom Delonge e dell'ex batterista Scott Raynor) e fu pubblicata nel 1997 come traccia-promo a bassa tiratura. È una piccola canzoncina commovente ed esaltante che ricorda a tutti quanto possono essere terribili i giorni durante il periodo più benedetto e gelido dell'anno: le folle causano angoscia, i canti natalizi causano ansia e talvolta l'unico modo per scaricare quell'energia repressa è minacciare estranei con una mazza da baseball. È un pop-punk perfetto e contagioso con un ritornello spalancato e accattivante.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una altra cover e precisamente del classico francese Les anges dans nos campagnes (conosciuta in italiano anche come Gli angeli delle campagne o impropriamente Gloria in excelsis Deo e in inglese come Angels We Have Heard On High). Composto nel XVIII secolo da un autore ignoto, questo canto si ispira ad antichi inni e cantici del Medioevo che celebravano la nascita di Gesù Cristo e rappresenta il coro gioioso che gli angeli, assieme ai pastori, intonano per celebrare l'evento. Ma in questa versione dei Bad Religion, pubblicata nell’album Christmas Songs del 2013, il coro angelico ha le sonorità violente e scandite dai ritmi ossessivi tipiche del punk.
Santa Claus is coming to town (Babbo Natale sta arrivando in città) è un brano cantato da Alice Cooper, incluso come traccia numero due nella compilation We wish you a Metal Xmas, pubblicata il 14 ottobre del 2008. Si tratta di una cover del celebre brano composto nel 1932 da Haven Gillespie e J. Fred Coots ma rivestito con atmosfere decisamente metal e molto meno convenzionali.
Se si vuole dare una svolta punk rock al proprio Natale non c’è di meglio che questo pezzo dei Sex Pistols. Metti insieme Babbo Natale e uno dei gruppi più anarchici e dirompenti della scena punk e avrai un pezzo che lascia il segno, oltre ogni convenzione del genere. Deflagranti, come sempre.
Brano contenuto nell’album di cover Nightmare Revisited ed è tratto dalla colonna sonora del film d'animazione Disney del 1993 The Nightmare Before Christmas di Tim Burton. Nella canzone, venata del tipico umorismo nero e macabro che anima il cinema didi Burton, il trio Vado, Vedo e Prendo immagina come rapire Babbo Nachele, cioè Babbo Natale, per consegnarlo al malvagio Mr. Bau Bau.
Nel suo “quarto d’ora di notorietà” il quartetto britannico The Darkness sfornò anche un gustosissimo singolo in occasione del Natale 2003 accompagnato dal solito video autoironico; Christmas Time (Don’t Let The Bells End) è un classico immediato, riprendendo in pieno lo stile dei The Darkness in bilico tra tributo, parodia e plagio, aggiungendovi tutti gli stereotipi delle canzoni natalizie, con tanto di campane e coro di bambini. Chi ha amato la band del folle Justin Hawkins apprezzerà l’operazione, compreso il suo falsetto.
Merry Christmas (I Don't Want to Fight Tonight) è uscita per la prima volta come lato B del singolo I Wanna Live nel 1987. Una classica canzone nel pieno stile Joey Ramone con una progressione di accordi che può essere fatta risalire al primo singolo The Blitzkreig Bop, come, del resto, ai primordi del rock; il tono desideroso e semplice sia della voce che dei testi di Joey (in retrospettiva, è difficile non vederlo come un appello al suo compagno di band e acerrimo nemico, il chitarrista Johnny); e, naturalmente, l'innocenza che lo distingueva da ogni altro punk - " Tutti i bambini sono nascosti nei loro letti/Fate di zucchero e prugna danzano nelle loro teste ".
Questo singolo è stato scritto principalmente dal batterista della band Roger Taylor. Tuttavia, quando si è trovato a lottare per trovare un ritornello, ha chiesto l’aiuto di Brian May. Sorprendentemente questa canzone, alla sua uscita, non ha conosciuto un successo degno della fama della formazione britannica, secondo May per la mancanza di un video promozionale associato. Solo nel 2019, infatti, la band ha pubblicato, come strenna natalizia sul proprio canale YouTube ufficiale, un video di animazione curato e diretto da Justin Moon e prodotto da Drew Gleason.