Bach tra le rovine di Kharkiv

Seduto tra i palazzi in rovina di Kharkiv, il violoncellista ucraino Denys Karachevtsev ha eseguito alcuni pezzi della Suite per violoncello n. 1 di Bach per incoraggiare l’arrivo di aiuti umanitari e per alimentare la speranza nella ricostruzione della città.

 

Ci sono immagini e gesti che, pur senza ricorrere all’enfasi e alle immagini virulente cui purtroppo ci stiamo giornalmente abituando, descrivono in maniera emblematica e con immediatezza toccante cosa può significare l'orrore, la follia e la devastazione della guerra. Una di queste immagini è, senza dubbio, quella che ritrae un uomo che siede, imbracciando il suo violoncello, al centro di una strada deserta in una città martoriata dai combattimenti e dalle bombe.

La solitudine e il silenzio di morte, che si alterna al fragore delle detonazioni, oggi si è impadronito in maniera brutale di quei luoghi, fino ad un mese fa brulicanti di vita. Quell’uomo seduto solo in mezzo alla devastazione, compie un gesto che intende riaccendere un seppur fievole lume di speranza e di bellezza, facendo risuonare le corde del suo strumento, riaffermando, attraverso quelle semplici vibrazioni, le ragioni dell’umanità e della vita contro il lezzo di morte della guerra.

Quell'uomo si chiama Denys Karachevtsev, violoncellista diplomato all'Accademia di musica nazionale ucraina Tchaikovsky (Conservatorio di Kiev) e con il suo strumento ha eseguito alcune parti della Suite per violoncello n. 1 di Bach, nel centro della città di Kharkiv, nei pressi del quartiere generale della polizia ridotto in rovina. L'edificio era stato distrutto il 2 marzo a seguito di un bombardamento russo. Il video di Karachevtsev, girato dal fotografo Oleksandr Osipov, ha già fatto il giro del mondo ed è stato pubblicato da innumerevoli testate in tutto il globo.

Dopo l’inizio della guerra Karachevtsev ha deciso di rimanere a Kharkiv con l’idea di dare un contributo a suo modo alla causa ucraina. Lo ha fatto suonando e diffondendo il video della performance sui suoi social nel tentativo di incoraggiare l’arrivo di aiuti umanitari, nonché di fondi per ricostruire la città, che, prima della guerra ospitava 1,5 milioni di persone. “Amo la mia eroica città che adesso sta lottando per sopravvivere alla guerra”, scrive Karachevtsev. “Credo profondamente che possiamo aiutarla. Credo che potremo restaurare e ricostruire la nostra città e il nostro paese quando la guerra finirà. Sto lanciando il mio progetto nelle strade di Kharkiv per raccogliere fondi per scopi umanitari e per il restauro delle architetture della città. Uniamoci per far di nuovo vivere insieme la nostra città!”.

Karachevtsev ha diffuso l’indirizzo web di Kharkiv Help, un’organizzazione di volontari locali che raccolgono alimenti e medicinali per persone e animali a Kharkiv e acquistano vestiti per i soldati e tutti coloro che sono impegnati nella difesa della città.

Nei giorni scorsi, Karachevtsev aveva eseguito anche l'inno nazionale ucraino davanti a una facciata danneggiata all'Università Nazionale delle Arti di Kharkiv.

Da quando il musicista ucraino ha pubblicato il suo video, è stato visto oltre 100.000 volte su YouTube e Instagram.

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