In una scena del film del 1943, The Heat's On, Hazel Scott, una delle più grandi musiciste jazz del XX secolo, è possibile ammirare un saggio di virtuosismo sbalorditivo in una straordinaria performance su due pianoforti suonati contemporaneamente.
Qualsiasi esibizione di Hazel Scott è davvero impressionante, ma se nella performance si aggiunge un secondo pianoforte, lo spettacolo diventa addirittura sbalorditivo. La funambolica esecuzione è contenuta in una sequenza del film del 1943 intitolato The Heat's On, in cui la grande pianista interpretava sé stessa.
Nella scena possiamo vedere la musicista seduta tra due pianoforti a coda mentre solletica gli avori con un allegro assolo jazz accompagnata da una band.
Ad ogni interiezione ottonata, Scott passa da una tastiera all'altra, aumentando di frequenza fino a suonare entrambi i pianoforti contemporaneamente - una mano su ciascuna tastiera - in una stupefacente dimostrazione di capacità esecutive e musicali.
Con la mano sinistra Scott compone accordi blues, saltando rapidamente sulla tastiera mentre la sua mano destra scandisce una melodia rapida e scintillante.
E se questo non vi sembra già abbastanza complesso, basta dare un’occhiata più da vicino al pianoforte che la jazzista suona con la mano sinistra. Il pianoforte a destra è un pianoforte nero standard, dotato di 52 tasti bianchi e 36 tasti neri più piccoli per i diesis e i bemolle. Ma il pianoforte bianco a sinistra ha uno schema di colori invertito, con 52 tasti neri e 36 bianchi: qualcosa di veramente impressionante.
Nata a Trinidad e Tobago nel 1920, Hazel Scott, una bambina prodigio e virtuosa del pianoforte, fu ammessa alla Juilliard School all'età di otto anni e già durante l'adolescenza si fece notare come pianista classica e jazz in sedi prestigiose come la Carnegie Hall. Dopo una carriera musicale di grande successo durante gli anni Trenta e Quaranta, nel 1950 Hazel Scott divenne la prima afroamericana ad avere un proprio show in TV, il The Hazel Scott Show. Quando arrivò a Hollywood, Hazel era già una star abbastanza potente da poter sfidare con successo le major chiedendo un cachet pari a quello delle attrici bianche e rifiutandosi di interpretare i ruoli stereotipati per cui gli attori neri erano comunemente scelti. Non indossava sul set uniformi da cameriera, grembiuli sporchi o stracci da lavandaia.
E seppure il suo nome sia molto meno conosciuto di quello dei suoi colleghi maschi, resta una delle più grandi e indimenticabili pioniere del jazz. Una figura fonte di ispirazione anche per artisti dei giorni nostri, come dimostra l’omaggio della pianista e cantante Alicia Keys ai Grammy Awards 2019.
Durante la sua performance a doppio pianoforte che rispecchiava quella di Scott del 1943, Keys ha eseguito Maple Leaf Rag di Scott Joplin, prima di dichiarare: "Ho pensato così tanto alle persone e alla musica che mi hanno ispirato, e voglio ringraziare Hazel Scott, perché ho sempre desiderato suonare due pianoforti".