Il compositore Alan Menken ha rivelato che due canzoni dell'animazione originale de La sirenetta sono stati sottoposti ad una revisione dei testi per adattare il remake, in uscita il prossimo 24 maggio, alla sensibilità contemporanea.
Nel 1989, l'uscita dell'acclamato classico d’animazione La sirenetta ha segnato l'inizio del cosiddetto Rinascimento Disney, inaugurando un'era di film musicali di successo commerciale e di critica per lo storico studio di produzione. Anche la musica del film riscosse il plauso della critica, grazie al lavoro del grande compositore, Alan Menken, che vinse due Oscar per la sua colonna sonora: uno per la migliore colonna sonora originale e l'altro per la migliore canzone originale, Under the Sea.
Ma nonostante una colonna sonora pluripremiata, l'imminente remake del classico del 1989, interpretato da Halle Bailey nei panni di Ariel, non solo ha aggiunto nuove canzoni alla versione live-action, ma ha anche modificato i testi di due canzoni originali per venire incontro alla sensibilità contemporanea.
Menken, che sta lavorando al remake insieme al famoso compositore Lin-Manuel Miranda, ha dichiarato a Vanity Fair: “Ci sono stati alcuni cambi di parole in Kiss the Girl (Baciala nella versione italiana) perché le persone sono diventate molto suscettibili sull'idea che il principe Eric in qualche modo forzasse Ariel”, ha dichiarato, riferendosi al fatto che, estremizzando molto il senso del testo originale ("Lei ti piace / Tanto tanto da morir / Forse tu le piaci / Ma lei non sa come dirlo / Ma non servono / Le parole sai / Allora baciala"), potrebbe sembrare che il ragazzo decida di baciare la protagonista senza chiederle prima il consenso.
L'atteggiamento di Hollywood nei confronti di questo tema è cambiato enormemente dal 1989 ad oggi, non da ultimo a causa del movimento Me Too, che ha suscitato discussioni in tutto il settore nei primi anni 2000.
Questa non è la prima volta che Disney, o Menken, adattano i testi di un film originale per un adattamento più recente. Nel 2019, per il remake live-action, sempre targato Disney, di Aladdin (di cui Menken ha ugualmente scritto la musica), la canzone di apertura Arabian Nights ha subito un cambiamento nei testi per evitare connotazioni razziste, per le quali lo studio aveva già affrontato critiche all’uscita del film nelle sale.
Oltre al brano Kiss the Girl, è stata rivista anche la celebre canzone di Ursula, Poor Unfortunate Souls. A questo proposito, il compositore ha affermato: “Abbiamo fatto delle revisioni anche in Poor Unfortunate Souls su alcuni versi che potrebbero far intendere che le ragazze non dovrebbero parlare a sproposito, anche se Ursula sta chiaramente manipolando Ariel per farsi cedere la sua voce”. Recita il testo originale: “Ai maschi la conversazione non fa effetto / Il gentleman la evita se può / Si innamorano però / Di colei che sa tacer” e questo è visto come decisamente anacronistico e quindi da modificare in un'epoca in cui si vuole sottolineare la necessità che le donne facciano sentire in ogni ambito la propria voce.
Come detto, alla revisione dei testi si è aggiunta anche la realizzazione di quattro nuove canzoni, scritte da Menken e Miranda appositamente per il film in uscita il prossimo 24 maggio.
La prima è cantata da Ariel nel momento in cui mette piede, per la prima volta, sulla terraferma. La canzone, For the First Time, descrive tutti i pensieri che attraversano la mente della giovane sirena mentre scopre un mondo per lei nuovo.
Altra nova canzone, Wild Unchartered Waters, è quella cantata dal principe Eric (interpretato nel remake dall’attore Jonah Hauer-King), una trascinante ballata che si attaglia alla perfezione al carattere del personaggio.
Si potrà ascoltare per la prima volta anche Scuttlebut, un rap musicale ispirato al personaggio di Scuttle. Il gabbiano protagonista è affiancato, in questo godibile numero, da Sebastian il granchio.
Menken e Miranda hanno, infine, scritto una canzone per il padre di Ariel, il re Tritone, intitolata Impossible Child, che, tuttavia, non è stata inserita nel film poiché giudicata non necessaria dal punto di vista tematico e filmico.