L’accordo di sesta napoletana

In questa lezione di teoria proponiamo un approfondimento su particolare tipo di accordo cromatico, l’accordo di setata napoletana, molto in voga tra i musicisti napoletani del XVII e XVIII secolo e oggi nel jazz.

accordo di sesta napoletana

L'accordo di sesta napoletana è costruito sul II grado abbassato della scala minore. Essa si trova allo stato di primo rivolto e avrà la numerica di 3-6 in quanto primo rivolto di triade.

Tale accordo poggia sul IV grado della scala minore napoletana, ed ha un intervallo di terza minore e sesta minore. Ad esempio, nella tonalità di do maggiore e do minore la sesta napoletana sarebbe un accordo di Re bemolle nel suo primo rivolto:

accordo di sesta napoletana

La risoluzione è sul V grado (che fa la cadenza composta consonante) dal quale si approda al I grado.

Intorno all’origine del nome di questo accordo sono state avanzate alcune ipotesi. La cosa certa è che lo si ritrova già a partire dal 17° secolo e precede quindi la “Scuola Napoletana”. Si pensa, quindi, che il suo nome possa essere stato generato dalla grande popolarità che esso ha conosciuto presso i compositori napoletani del XVII e XVIII secolo.

Ecco un esempio di accordo di sesta napoletano tratto dalla Sonata per pianoforte op. 31 n.2 di Beethoven:

accordo di sesta napoletana

Ascoltando questo passaggio, si può avvertire il suono tipicamente drammatico e ricco che produce questo accordo. È come se cercasse di trasportare la musica verso una nuova tonalità.

 

Modulazione con l’accordo di sesta napoletano

L’accordo di sesta napoletano è un mezzo molto efficace per modulare di un semitono verso il basso. La tonica nella tonalità esistente diventa la sopratonica nella nuova tonalità.

Nell’esempio riprodotto di seguito, si può vedere come, trovandoci nella tonalità di Si bemolle maggiore, si deve di modulare di un semitono verso il basso in La minore.

Si è usato un accordo di Si bemolle maggiore nella sua prima inversione (Ib) all'inizio della seconda battuta. Questo corrisponde alla sopratonica bemolle di La minore, ovvero, per l’appunto, un accordo di sesta napoletana in La minore.

Questo permette di utilizzare la tipica progressione verso la tonica della nuova tonalità tramite una cadenza perfetta (VI):

accordo di sesta napoletana
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