Un'azienda austriaca ha sviluppato una tecnologia, Prelonic Interactive Paper (PIP), che consente di realizzare un curioso pianoforte stampabile, che non richiede alimentazione e può essere suonato utilizzando il telefono.
Come interagiremo con i dispositivi in futuro? Alcuni credono che useremo le nostre voci per tutto, mentre altri presumono che i nostri occhi saranno in grado di navigare tra interfacce utente complicate su occhiali intelligenti. Prelonic Technologies prevede un futuro completamente diverso in cui l'interazione con l'elettronica avverrà utilizzando tastiere e altri controller realizzati con carta che possono essere stampati su richiesta.
Poiché i dispositivi portatili che abbiamo in tasca o al polso sono stati negli anni progressivamente aggiornati con processori sempre più potenti, anche le loro capacità sono state enormemente sviluppate, al punto che uno smartphone può attualmente rivaleggiare con le funzioni di un computer portatile. Su questi dispositivi, oggi, è possibile fare qualsiasi cosa, dalla creazione di fogli di calcolo alla modifica di filmati, dall'esecuzione di musica alla modifica di fotografie con le stesse funzionalità offerte dalle applicazioni desktop come Photoshop. Il problema è che un touchscreen non è sempre l'interfaccia migliore per queste attività (c'è un motivo per cui i tablet senza tastiera non hanno ancora sostituito i laptop) e portare in giro una montagna di accessori annulla i vantaggi propri dei dispositivi mobili, primo fra tutti la praticità di trasporto.
Ma cosa accadrebbe se gli accessori elettronici fossero temporanei? Attualmente, se vi è una necessità momentanea è possibile acquistare una tastiera wireless a un prezzo contenuto, ma disfarsene subito dopo l’uso rappresenta comunque un enorme spreco. Prelonic Technologies prende l'idea di hardware temporaneo e lo rende più economico e più rispettoso dell'ambiente, semplicemente realizzandolo con la carta. L'azienda è stata fondata nel 2007 con l'obiettivo di creare elettronica stampata flessibile e il suo primo prodotto, Prelonic Interactive Paper (PIP), sfrutta le moderne tecnologie come NFC per creare accessori molto più economici da produrre e molto più facili da riciclare.
Un semplice pianoforte, come dimostrato in un video sul sito Web di Prelonic Technologies, viene creato stampando prima un set di tasti di pianoforte su un pezzo di carta, utilizzando una stampante laser standard. Il retro di quel foglio viene stampato con un layout di circuito che utilizza carbonio conduttivo e quindi inserito insieme ad un altro foglio conduttivo stampato e un piccolo chip NFC nel mezzo. A differenza del Bluetooth, che comporta un significativo consumo di batteria (basti pensare alla durata limitata della batteria dei normali auricolari wireless), il chip NFC assorbe tutta la potenza di cui ha bisogno da uno smartphone posizionato sopra di esso. Se combinato con una applicazione di accompagnamento in esecuzione sullo smartphone, il pianoforte di carta può essere suonato fisicamente, producendo note tramite il dispositivo.
Naturalmente, con questo non si vuole prefigurare un futuro di orchestre composte da strumenti stampati su carta, semplicemente, come ha affermato Friedrich Eibensteiner, CEO di Prelonic Technologies: “Per dimostrare alcune capacità della nostra tecnologia abbiamo sviluppato una semplice applicazione: il pianoforte di carta. È un dispositivo ibrido principalmente stampato, che consente di riprodurre musica per pianoforte a 8 tasti tramite il tuo telefono cellulare”.
È un'interessante dimostrazione della tecnologia di Prelonic, che, dunque, non si limiterà a un semplice pianoforte. Gli utenti potranno stampare un'intera tastiera QWERTY o un'interfaccia personalizzata per un'applicazione specifica. Sappiano che tali dispositivi esistono per applicazioni complesse come Adobe Premiere e Photoshop, ma richiedono investimenti costosi e sono destinati ai professionisti. Con PIP, un controller personalizzato può essere stampato su richiesta. E quando non è più necessario, il chip NFC può essere recuperato, mentre il resto può tranquillamente essere smaltito in un cestino della differenziata.