In questa lezione approfondiamo il significato della sincope in musica. Come sempre partendo dalla definizione generale, richiamiamo la relazione tra tempi e accento, passiamo in rassegna i diversi tipi di sincope, distinguendola, infine, da un altro fenomeno simile sempre legato al ritmo come il contrattempo.
Partiamo come d’abitudine dalla definizione generale di sincope in musica come un effetto ritmico prodotto dalla scansione di un suono sentita, nel contesto della composizione, come in anticipo o come in ritardo rispetto alla regola implicita in una misura data. È avvertita come una sfasatura di accento, e si dice che il suono comincia su un tempo o una suddivisione di tempo debole o più debole invece che sul tempo o la suddivisione di tempo forte o più forte ad essa pertinente.
Per meglio comprendere il significato di quanto appena detto è utile ricordare il normale comportamento degli accenti all’interno della battuta.
Come abbiamo visto nell’articolo dedicato agli accenti musicali, in base al suo tempo specifico ogni battuta ha determinati accenti:
se in una battuta ci sono 2 tempi (misura binaria, per es. 2/4) gli accenti saranno:
- forte per il primo
- debole per il secondo.
Se invece sono 3 tempi (misura ternaria, per es.:3/4) gli accenti saranno:
- forte per il primo
- debole per il secondo
- debole per il terzo
Questo accade per esempio per i valzer che nel loro tipico andamento ritmico hanno questa successione di accenti (ripetuti in tutte le battute ovviamente).
Infine, se si hanno 4 tempi (misura quaternaria, per esempio:4/4) gli accenti saranno:
- forte per il primo
- debole per il secondo
- mezzoforte per il terzo
- debole per il quarto
Come enunciato nella definizione, la sincope consiste essenzialmente nello spostamento di uno o più accenti rispetto la cadenza naturale appena vista. Questo significa che la nota parte sull’accento debole di una battuta per prolungarsi su quello forte della battuta successiva annullandolo.
Normalmente questo particolare effetto si presenta graficamente nel seguente modo: nota di una certa durata - una o più note di durata doppia - nota di durata uguale alla prima (un esempio può essere: croma - semiminima - croma).
Bisogna prestare particolare attenzione ai ritmi composti (6/8, 9/8 ecc..) e alle loro suddivisioni, poiché in molti casi vi si presenta una figurazione ritmica regolare che in un tempo semplice sarebbe sincopata (cfr.wikipedia).
La teoria musicale distingue quattro tipologie fondamentali di sincope:
la sincope regolare, figurazione ritmica costituita da note di pari valore da cui deriva uno spostamento di accento sempre uguale e regolare:
la sincope irregolare, figurazione ritmica costituita da note di valore differente da cui deriva uno spostamento di accento diseguale e irregolare:
la sincope semplice, quando si ha una sola sincope, ovvero un solo spostamento di accento:
la sincope composta o andamento sincopato, quando avviene lo spostamento di più accenti:
Il controtempo (o contrattempo) è un effetto ritmico simile alla sincope musicale ed è prodotto da una scansione di note sugli accenti deboli della battuta e di pause sui forti.
In altre parole, i suoni in contrattempo si distinguono dalla sincope perché non si prolungano sulla parte forte della misura ma si alternano con pause. Anche il contrattempo può distinguersi in regolare o irregolare e lo si può ritrovare sia nei tempi semplici che nei tempi composti.