In un singolare video Harry Connick Jr ci dimostra magistralmente come corregge discretamente il proprio pubblico, portandolo a battere le mani sul ritmo giusto. In un video tutto da gustare la geniale trovata musicale permette al pianista jazz di riparare alla scarso orecchio musicale del suo uditorio.
Appassionato di boogie-woogie, pianista jazz, cantante e attore occasionale Harry Connick Jr. ama far divertire il suo pubblico e questo, trascinato dalla verve musicale dell’interprete, non può fare a meno di partecipare con un caloroso applauso che vorrebbe sottolineare ritmicamente il travolgente brano pianistico.
Una dinamica cui è capitato spesso di assistere nel caso di performance live particolarmente brillanti e coinvolgenti e a cui, sia detto per inciso ma con grande convinzione, vorremmo tornare quanto prima ad assistere. Quelle di applaudire a ritmo su di un’esibizione è una pratica su cui non mancano di eccepire alcuni puristi e che in alcuni casi appare quantomeno arrischiata e disturbante, soprattutto se l’uditorio non ha grande padronanza del concetto di accento.
Una situazione come quella appena descritta è stata l’occasione per una lezione musicale estrosa e creativa proprio da parte di Harry Connick Jr. Il filmato che segue riproduce quello che sembra essere una sorta di concerto realizzato dal musicista per la TV alla fine degli anni '90, in particolare, nel video lo ascoltiamo eseguire un suo brano molto allegro e dalle tinte blues dal titolo Come By Me.
Nel video, come è possibile vedere, Harry Connick Jr. si esprime con il suo abituale trascinante carisma che non manca di invogliare il pubblico a voler partecipare alla festa battendo entusiasta le mani. Meno entusiasta sarà però proprio Connick e il problema naturalmente non è nel battito di mani in sé ma nella interpretazione ritmicamente poco accorta che ne dà il pubblico.
Ogni brano musicale ha dei ritmi specifici che devono essere rispettati con una certa attenzione. Ogni brano deve rispettare una precisa scansione di accenti. Questi sono chiamati accenti agogici . Ad esempio, nella musica jazz, in una canzone 4/4, gli accenti agogici cadono sul secondo e quarto tempo. Cioè se si dovesse contare insieme da 1 a 4, si dovrebbe sottolineare appoggiando la voce in questo modo: 1 2 3 4 ... ecc. Nella maggior parte della musica pop gli accenti si possono facilmente identificare seguendo il ritmo della batteria.
Bisogna sottolineare che la successione degli accenti appena ricordata è fondamentale per creare quel groove jazz, blues e swing. Durante la performance di Connick si può ascoltare che il pubblico applaude rumorosamente con un accenti che cadono sul primo e quarto tempo. Per qualsiasi musicista jazz professionista, questo è semplicemente blasfemo (ed estremamente irritante probabilmente).
Quello che succede dopo, soprattutto nel contesto di un'esibizione dal vivo, è a dir poco geniale. Durante il suo assolo, a partire da 0:35, il pianista si accinge a risolvere questo problema con una trovata musicale. A partire da 0:38 circa, Harry inserisce abilmente una misura di 5/4 (5 battiti invece di 4). Quando continua a suonare, poiché il pubblico ha seguitato ad applaudire secondo il suo tempo, i loro applausi vengono spostati da 1 e 3, a 2 e 4 (spostati dall'unico battito in più nella misura di 5 !!!). se si prova a contare ci si potrà rendere facilmente conto l'accento agogico è stato corretto in 1 2 3 4!
Ad un certo punto si può notare anche il batterista dietro il pianista, che alza subito le braccia entusiasta per celebrare la correzione discreta del pianista.
Questo la dice lunga sull'abilità musicale di Connick: notare il pubblico che batte le mani in modo errato, occuparsene correggendolo mentre ci si esibisce dal vivo in un modo che è quasi impercettibile: semplicemente fantastico!