Come si è più volte sottolineato, non esiste una netta separazione tra generi musicali e, ad ulteriore conferma di questo dato, in questo articolo proponiamo una piccola antologia di brani pop che hanno tratto diretta ispirazione dal repertorio classico.
In un nostro articolo di qualche tempo fa abbiamo osservato che “se si dovesse fare un esempio di semplicità che scade nella banalità forse si dovrebbe citare l’affermazione secondo la quale esisterebbe un confine netto, oggettivo e rigorosamente esclusivo tra generi. I confini labili e interdipendenti tra le forme classiche e la musica popolare sono una realtà testimoniata dalla storia e dai secoli.
Gershwin e Stravinsky si sono confrontati con il jazz. I grandi barocchi componevano suite in stili di danza popolari e Chopin scrisse, oltre a celebri notturni, musica da ballo come polacche e valzer. Naturalmente esistono esempi anche di sconfinamenti in direzione opposta con pop star come Billy Joel, Paul McCartney o Brian Eno che compongono in forme classiche. Si dà, addirittura, anche il caso che un rapper come Kayne West si cimenti con un'opera. Forme e stili possono avere caratteristiche diverse, ma non esistono confini rigorosi in nessuna arte. Si può disquisire in fatto di gusti ma la buona musica non conosce confini”.
A ulteriore conferma di questa argomentazione, vogliamo fornire una piccola ma significativa galleria di brani pop che si sono esplicitamente ispirati a grandi opere di musica classica.
Forse non tutti ricorderanno questo gruppo musicale inglese creato dallo stesso ideatore delle Spice Girls, Simon Fuller, tuttavia, nei loro 4 anni di attività hanno pubblicato cinque album (quattro inediti e una raccolta) riscuotendo un notevole affermazione sia in patria, sia in Europa che negli Stati Uniti. Uno dei loro più grandi successi è proprio Natural che contiene un evidente prestito da Pavane di Faurè.
Lana Del Rey sembra avere una vera e propria ammirazione per il tema d'amore scritto da Nino Rota per il film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli. Utilizzato già nel suo album di debutto in un insolito doodle a cappella singolarmente intitolato Metamfetamine, la cantautrice statunitense ha ripreso il tema del grande musicista italiano anche nel brano Old Money incluso nel suo album Ultraviolence.
Plaisir D'Amour è una celebre romanza composta attorno al 1785 da Jean-Paul-Égide Martini su parole di Jean-Pierre Claris de Florian di cui Hector Berlioz scrisse un arrangiamento per orchestra nel 1859. Interpretazioni degne di nota della canzone sono quelle di Joan Baez, Brigitte Bardot, Nana Mouskouri, Karen Allyson e Charlotte Church. La melodia fu riutilizzata sia per la canzone My Love Loves Me, eseguita da Anita Carter, che per la famosa Can't Help Falling in Love, cantata, tra gli altri, da Elvis Presley, anche se con testo diverso.
Fu Freddie Mercury in persona, nel suo geniale estro e nel suo profondo amore per i classici dell’opera e dell’arte, a voler omaggiare personalmente una delle arie italiane più famose al mondo, nonostante gli altri componenti della band fossero poco convinti della cosa. L’incipit della canzone dai Queen è cantato sulle stesse note dell’aria Vesti la giubba tratta dall’opera I Pagliacci del compositore napoletano Ruggero Leoncavallo.
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Nel 1967 Gary Brooker conobbe il poeta paroliere Keith Reid e gli chiese di scrivere un testo sulla base di una melodia da lui composta. Da qui nasce la celeberrima A Whiter shade of pale. Per la canzone Brooker voleva un’introduzione strumentale, venne così contattato il 21enne Matthew Fisher, talentuoso tastierista di Croydon, che compose quello che diventerà uno dei più celebri intro strumentali della storia della musica pop, ottenuto sovrapponendo il basso del secondo movimento dell’Aria sulla quarta corda, la Suite per orchestra n. 3 di Johann Sebastian Bach, con una melodia presa da un’altra opera del compositore tedesco, il Corale in mi bemolle maggiore Wachet auf, ruft uns die Stimme.
Could It Be Magic è una canzone con testi di Adrienne Anderson e musiche di Barry Manilow, sulla base del Preludio in do minore di Frédéric Chopin. Pubblicato inizialmente nel 1971 dai Featherbed, prodotto e co-scritto da Tony Orlando, è stato poi ri-registrato come traccia solista di Barry Manilow nel ’73 e ha visto una nuova edizione nel 1975. Quest’ultima riedizione divenne uno dei primi successi di Manilow. La canzone è stata registrata anche da numerosi altri artisti nel corso degli anni, da Donna Summer nel 1976 ai Take That nel 1992.
Sky è stato un gruppo rock strumentale inglese/australiano specializzato proprio nella combinazione di diversi stili musicali, in particolare rock, classica e jazz. Uno dei loro brani più famosi è questa versione prog del pezzo di organo più celebre di Bach la Toccata e fuga in re minore.
Per rimanere nell’ambito della stessa ispirazione, a quanto pare Bach è una modello molto seguito anche nell’ambiente della musica pop, sempre la sua Toccata e fuga in re minore è esplicitamente citata nel raffinato riff di chitarra per Plug In Baby dei Muse.
Forse non si potrebbero pensare mondi apparentemente più distanti e impermeabili come musica classica e hip hop, eppure anche in questo caso la fluidità e l'influenza tra generi si verifica ugualmente quando Nas nel singolo I Can utilizza dei campionamenti della melodia Per Elisa di Ludwig van Beethoven e la trasforma in successo da classifica.
Sempre il genio di Bonn protagonista di un altro prestito che è quello che si può rintracciare ascoltando la linea melodica che apre il brano Road to Joy della band indie rock dei Bright Eyes, si tratta, infatti, di una esplicita citazione dell’Inno alla gioia di Ludwig van Beethoven.
In almeno un'occasione, Mika ha confermato di essersi ispirato per la melodia del suo successo del 2007 alla celebre cavatina Largo al factotum dall'opera Il barbiere di Siviglia di Rossini. Anche se non si nota una diretta derivazione dall’opera rossiniana, si può osservare una evidente analogia di esibizione di virtuosismo musicale e linguistico tra i due brani.
My Reverie è una canzone popolare del 1938 con testi di Larry Clinton. La sua melodia si basa sul brano per pianoforte Rêverie del 1890 del compositore classico francese Claude Debussy. Tra le tante versioni di illustri interpreti, citiamo quella straordinaria e sognante, per l’appunto, della grande cantante jazz Ella Fitzgerald.
Il compositore e pianista francese esponente dell’espressionismo ha costituito una fonte di ispirazione anche per un brano di Janelle Monae, cantante e attrice statunitense, che nel finale della sua Say You'll Go inserisce la colta citazione di Clair De Lune.
Never Forget è una canzone del 1995 registrata dai Take That, dall'album Nobody Else. Lanciata il 24 luglio 1995, ha raggiunto il successo in molti paesi, tra cui Regno Unito, Spagna e Irlanda, dove ha conquistato la classifica dei singoli. La canzone fu scritta da Gary Barlow e cantata principalmente da Howard Donald. Il brano cita in apertura il Requiem di Verdi.
L’ultima grande opera del genio di Busseto ha ispirato anche al dj Gabri Ponte l’ardita operazione di trasformare il Lacrimosa contenuto nel Requiem in un pezzo di musica dance.
Karma è una canzone scritta dalla cantautrice americana R&B/soul Alicia Keys, in collaborazione col suo partner artistico Kerry "Krucial" Brothers e con Taneisha Smith. La canzone, estratta come quarto ed ultimo singolo dal secondo album della cantante, The Diary of Alicia Keys, ha raggiunto la top20 sia della Billboard Hot 100 che della Billboard Hot R&B/Hip-Hop Songs ma ha ottenuto un successo maggiore nella classifica pop, dove è entrata in top10. Karma contiene un ampio campionamento dell'ingresso del violino nel primo movimento dal Concerto per violino in re maggiore di Brahms.
Conclusa con il bellissimo Synchronicity l’esperienza con i Police, Sting nel 1985 pubblicò il suo primo album d’autore The Dream of The Blue Turtles, che ebbe un grandissimo successo con una hit da classifica (If You Love Somebody – Set Them Free). Fra le tracce di quell’album c’era anche una singolare canzone pacifista Russians, il cui tema musicale è stato ripreso dalla Suite sinfonica, Il luogotenente Kize di Sergej Prokofiev.